"Mr Presuntuoso" arrivero' al tuo cuore?

CAPITOLO 13

Dal momento che la porta sbatte' iniziai i miei movimenti da robot, l'unico pensiero era quello di 

raccogliere le mie cose,prenotare un biglietto aereo e allontanarmi il piu' lontano possibile da Lui. Ma 

prima di fare tutto cio' mi rifeci la doccia e stavolta con l'intendo di togliermi il suo odore di dosso, 

non volevo niente che mi ricordasse di Lui e di questa serata.Una volta vestita preparai il trolley, 

risistemai il vestito e le scarpe nella scatola e scrissi un biglietto di scuse a Manuele, non li avrei 

tenuti erano troppi per me. Una volta pronto tutto scesi nella hall, consegnai la scheda elettronica e 

la scatola con l'indirizzo di Manuele facendomi promettere che gli veniva restituita il giorno dopo e mi

 feci chiamare un taxi.

Quando il taxi mi lascio' all'aereoporto andai dritto a prenotare il biglietto, il primo aereo per Roma 

era alle 6:00 e visto che ancora erano solo le due decisi di sedermi vicino ad una guardia giurata, sarei 

stata piu' al sicuro. Iniziai a pensare a cosa avrei fatto ora.... mi serviva un nuovo lavoro, riprendere 

cio' che rimaneva della mia dignita' e rimarginare una ferita al cuore.

In effetti se ora ci pensavo il modo in cui mi ha scopata, stretto, fatta sua e le parole che mi ha detto 

stavano a significare solo una cosa "sesso", invece per me era stato amore puro, reale, 

incondizionato. STU-PI-DA! 

Non avevo chiuso occhio tutta la notte e mi sentivo a pezzi sia fisicamente che moralmente, quando 

finalmente senti' annunciare il mio volo ' presi le mie cose e mi imbarcai e prima che l'aereo 

decollasse guardai fuori dal finestrino e giurai che a Milano non avrei piu' messo piede. 

Mi addormentai e fui svegliata da una hostess che mi avvisava che stavamo per atterrare, ero felice,

finalmente a Roma e a casa! Erano gia' le otto del mattino, chissa' se lo stronzo si era accorto della 

mia assenza?  Miiiiiiii ma allora sono proprio scema, mi ha trattato male, mi ha umiliato e ancora 

perdo tempo a pensarlo?     

Quando arrivai trovai tutti in cucina, stavano facendo colazione prima di andare a lavorare, e appena

 Laura mi vide mi fiondai da lei   e lasciai che le lacrime uscissero, finalmente stavo scaricando tutto 

quel dolore che mi stavo tenendo dentro. Dopo un po' Laura ruppe il silenzio.

<Chi cazzo ti ha ridotta cosi'?>

<Gia'> disse Ale< vorrei proprio saperlo>

Sofia mi guardo' dispiaciuta e facendomi segno di sedermi sul divano mi disse,

<Vado a prepararti una bella tisana rilassante.> 

La ringraziai e quando ci trovammo tutti seduti sul divano iniziai a raccontargli tutto... 

da quel maledetto ascensore fino a ieri sera e quando fini' nei loro sguardi non vedevo compassione 

ma solo una gran voglia di strozzare lo "stronzo". Dopo un po' Laura ci tolse dall'imbarazzo.

<Bene Martina, visto che da oggi sei di nuovo disoccupata ti propongo di venire a lavorare nel mio 

stesso bar, cercano una banconista, la paga non sara' mai come quella dello stronzo, ma sempre 

meglio di niente c'e'....almeno puoi pagarti le spese.> 

La ringrazia e accetai di fare una prova il lunedi', ma Laura ancora non aveva finito infatti aggiunse.

<Da stasera a sabato andremo a festeggiare, tu ballerai e ti sbronzerai, indosserai il tuo vestito da 300 

euro e allontanerai i tuoi pensieri negativi.>

Annuimmo tutti anche perche' nessuno si permetteva di contraddire Laura, ci sapeva proprio fare  

quando si trattava di fare festa... 

Passammo la serata in un locale carino..... l'unica cosa che non avevo programmato era di passare 

ancora un'alta volta la notte abbracciata al water....