Capitolo 15

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Mi svegliai sbadigliando rumorosamente.
Guardai Louis dormire beatamente alla mia destra, e non mi sentì di svegliarlo, così mi alzai e, dopo essermi vestita, andai in cucina a preparare la colazione per entrambi. Bevvi il suo succo di frutta, poi andai in salotto dove mi misi a leggere uno dei miei amatissimi libri sul divano in tutta tranquillità aspettando che Louis si svegliasse. Adoravo leggere, scoprire cose nuove e conoscere tante storie diverse, mi piaceva immergermi nella lettura, starmene tranquilla per i fatti miei, mi rilassava.
Sentì dei passi scendere le scale e trovai Louis che si stropicciava gli occhi ancora assonnato. Sii diresse in cucina dove trovò la colazione pronta, prese un biscotto e poi venne in salotto

Louis:"Che fai?" chiese entrando di colpo nella stanza e spaventandomi. anche se di fatto era palese la risposta.

Io:"Leggo?" Risposi retorica

Louis:"Molla questo coso" disse Louis strappandomi il libro di mano e lanciandolo lontano, ai piedi del grande albero di Natale.

Io:"Nooooo!" Esclamai seguendo con lo sguardo il libro.

Louis."Ci sono cose più interessanti di uno stupido libro" tentò di convincermi

Io:"Ah si!?"

Louis:"ovviamente, dolcezza" rispose lui convinto, per poi cominciare a baciarmi l'incavo del collo, cosa che mi faceva impazzire.  Sorrisi per poi allontanare Louis, quello era il mio punto debole e sapeva che se non avessi fermato Lou avrei ceduto di sicuro.

Io:"Hai visto che ti ho preparato la colazione?" chiesi alzandomi e andando in cucina per prendere un altro bicchiere di succo

Louis:"Si.. oh ma che cosa lodevole" disse lui seguendomi nella stanza per fare finalmente colazione. Lei mi fece una linguaccia e mi rubò un biscotto dalle mani ridendo.

Io:"Louis?" Lo chiamai dopo un po'

Louis:"Si?" Rispose lui bevendo il suo caffè

Io:"La tua grande passione è il calcio, no?"

Louis:"Si, e allora?" chiese confuso Tomlinson

Io:"Perché non giochi e fai solo l'allenatore?" chiesi curiosa "l'altro giorno ti ho sentito parlare con Niall, dicevi che ti piacerebbe poter giocare come attaccante.."

Louis:"Infatti.." prese un respiro facendo una smorfia "E fino all'anno scorso giocavo anch'io.. Ma poi ho avuto un incidente al ginocchio giocando.. E addio carriera da attaccante" sospirò malinconico. "Fare l'attaccante era il mio destino, ero la punta di tutte le squadre in cui avevo giocato, fin da bambino, io e la palla in campo eravamo una cosa sola...se non fosse stato per quel maledetto infortunio."

Io:"oh.." mormorai a mezza voce, consapevole di aver toccato l'argomento sbagliato.

[...]

Louis:"Datti una mossa che tra dieci minuti arriva Andrew!" esclamò Louis infilandosi i jeans saltellando per la camera in modo goffo

Io:"Si si quanta fretta" borbottai dal bagno sistemandomi un ciuffo marronr che non riuscivo a far stare in ordine. Per tutte le ragazze era un sogno avere dei capelli come i miei, eppure io la mia chioma la vedevo solo un ammasso di capelli marroni che non stavano mai al loro posto.

Louis:"Vestiti anche un po' elegante, che poi ti porto in un posto" urlò Louis

Io:"Uff, e va bene" urlai in risposta  uscendo dal bagno per andare a vestirmi.
Misi un jeans aderente e un top nero di paillette, abbinandoci un coprispalle anch'esso nero e il tacco 12 che avevo indossato la vigilia di Natale sempre nero.

Io:"Contento?" chiesi posizionandomi davanti a Louis e facendo delle pose strane scimmiottando una qualche famosa modella, per far ammirare al mio ragazzo la mia 'opera'.

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