Com'è difficile
se la schiuma dell'onda s'infrange sullo scoglio
della ragione
eppure le domande si alternano
semplici, banali e consuete
alcune impossibili altre sfuggenti
oppure accettate per pigrizia o necessità
eppure è difficile
seguire l'onda che dall'orizzonte arriva
per perdersi sulla roccia nera della riva
riservata a te che non fai che guardare, guardare
come fosse facile, facile capire
a volte ti pare di sentire il battito tenue del senso
quello che racchiude in un uovo tutto
a volte no, e ti abbandoni senza speranza al letto dell'abitudine
ma il fuoco non si è spento, no! dimentica
si consuma su inutili facciate di vetro
cattedrali di luci che un corto circuito in un baleno può spegnere
e quando si fa buio
l'orizzonte così vasto t'incanta
l'azzurro religioso dell'accettazione, il mistero dell'essere qui
sai che non lo saprai mai quali furono i calcoli e le incognite
i numeri esistono per chi sa contare
ma basta! continua a guardare
l'onda che s'innalza, si avvolge, esplode e si allontana
risucchiata nel mare infinito di ogni coscienza.