sognare
per non perdere
l'idea del mare
e l'infinita tristezza del marinaio
con l'occhio vitreo del pesce
nel cesto di ghiaccio
le gride del gabbiano
sull'ombra della banchina
e il cane rognoso che aspetta la testa dell'acciuga
e il sangue che sporca le mani
come le rughe rughe secche sulla fronte
il sole guizza sull'onda
e il vento muove la palma
la cima legata alla bitta
stride come un canto di sirena
e il gatto appostato
lancia il suo agguato
il marinaio triste come la vecchia sciabica
lascia fare...
tutto è mare e tutto è niente