Sono girata sul lato sporgente del letto, ho la mano a penzoloni dal letto, sbatto con una cosa, è dura ma al tempo stesso è piacevole al tatto. Sono capelli..morbidi, apro leggermente gli occhi. È Paul, ha delle coperte addosso, la testa su di un ad un cuscino che è appoggiato al muro. Inizio ad osservarlo intensamente.Il suo modo di respirare, la sua espressione dolce di quando dorme. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso, mi avvicino a lui per osservarlo meglio da vicino, ha i capelli spettinati davanti agli occhi, le ciglia folte chiuse. Ha un aria serena e sognante. Mi avvicino, gli tocco leggermente il viso. Il cuore prende a martellarmi nel petto al contatto della sua pelle morbida al tatto mi dà una sensazione strana, come se la sua pelle al contatto con la mia fosse una calamita. Mi vien voglia di accarezzargli ancora il viso, di sposargli quelle ciocche di capelli davanti agli occhi. Così faccio, dopo essere tornato "il Paul di sempre" mi soffermo con la mano sulla guancia, lo osservo con occhi sognanti, in quel momento avrei voluto stringerlo a me con una forza e con dolcezza per fargli sentire a quali velocità record il mio cuore viaggia quando lo ho al mio fianco. Mi sono concentrata troppo sui miei pensieri che solo adesso mi accorgo che i suoi occhi puntano sui miei, ci guardiamo. Io allontano la mano dal suo volto, ma lui la riprende, tiene stretto il mio polso sul materasso. Con un gesto veloce lo ritrovo sopra di me che mi tiene entrambi i polsi,poi arriva alle mie mani e interseca le sue dita tra le mie stringendole,il cuore mi batte all'impazzata, credo che lo senta anche lui attraverso le mani. È così vicino a me, i nostri corpi sono vicini, sento il suo profumo che mi inebria di lui, pagine, strumenti e fumo. Lo sento quando inizia a baciarmi sul collo sbottonandomi i bottoni iniziali sulla maglia,i suoi baci sono delicati ma decisi al contatto con la mia pelle è piacevole ma sento che il mio cuore potrebbe scoppiare da un momento all'altro quando man mano sento le due mani scendermi sulle braccia e percorrermi il corpo fino alla maglietta. Sento le sue mani sotto la maglia, che delicatamente arrivano alle mie costole poco prima del seno -McCartney..-dico con un filo di voce tra i sussurri. Lui si stacca dal mio collo e toglie le mani da sotto la maglietta. -Non credi..di correre un po' troppo..?- gli chiedo -Hai ragione..scusami.-dice lui, si siede sul letto a gambe incrociate -Ma tu e Jane..?-gli chiedo aspettandomi una risposta brusca, ma lui con calma risponde -Jane è una donna affascinante, però non siamo sposati, siamo solo fidanzati ma non è una cosa ufficiale, fin quando non saremo promessi o sposati possiamo fare quel che vogliamo- mi disse lui con un sorriso sottile-capisco..-sussurro io. Sento uno strano tripudio di sentimenti..mi sento la seconda scelta, lo guardo ancora negli occhi e mi manda un messaggio dolce, come posso odiare quest'uomo? Che con il solo sguardo mi fa tremare le gambe e l'anima, gli sorrido. Lui si avvicina a me e mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, continua a guardarmi con occhi di desiderio, di affetto, quando mi guarda così mi sento protetta, l'ho imparato oggi -perché dormi sul pavimento?-gli chiedo
John ha vomitato sul divano-mi dice lui -capisco..che ore sono?-chiedo -Le 03:05.-mi risponde -Senti McCartney..- dico io mentre lui torna a dormire sul pavimento -Ma cosa fai? Il letto è abbastanza grande per due non c'è bisogno che tu ti sacrifichi così tanto..-dico quasi sussurrando, lui fa un sorriso, gli si marchia sul viso. Senza pensarci due volte, si getta sul letto al mio fianco, si mette sotto le coperte insieme a me. Sento la sua presenza affianco alla mia, mi sembra strano, inusuale, sono un po' a disagio, mi sdraio -buonanotte- gli dico dandogli le spalle, lui si avvicina al mio orecchio -Buonanotte Elean- mi sussurra dolcemente, prendendomi la vita e stringendomi. Appoggia la sua testa sulla mia spalla, sorrido e mi aggrappo al cuscino. La sua stretta mi dà calore, protezione e amore. Vorrei vivere per sempre in queste braccia, in questo suo sapore di carte, libri, fumo e profumo di strumenti che mi attira sempre di più. Sento scivolare delle lacrime dalle guance, mi ha chiamato "Elean", nessuno mi ha mai chiamato così, nessuno tranne due persone Paul e mia sorella che aveva preso fin da piccola il vizio di chiamarmi Elean. Io l'avevo chiamata Jakie, mia madre odiava i soprannomi, da quando ci aveva sgridato lei non mi ha più chiamato Elean davanti alla mamma, ma io continuavo a chiamarla Jakie anche davanti a lei provocandole furia, io non capivo perché non fossi libera di chiamare mia sorella a mio piacimento. Jaqueline era molto più rispettosa di me, forse questo non le avrebbe mai condotta a scappare e adesso trovarsi tra le braccia di un uomo, lei non l'avrebbe fatto, lei non ha paura, lei affrontava i problemi, io no.. ma se lei fosse stata nella mia situazione a questo punto avrebbe fatto la stessa cosa, per quanto io voglia bene a Jakie, lei non può capirmi, è stata seguita, educata a dovere; io ero una scorta, per questo non mi pento della mia scelta, Jaqueline affrontava i problemi perché qualcuno le aveva insegnato ad affrontarli. A me no, sono stata sola, lo sono sempre stata. Eppure adesso fra le sue braccia per la prima volta mi sembra di non essere così sola al mondo.
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I'm Happy Just to dance with you
FanficDurante i meravigliosi anni '60, Eleanor è sola come tanti ragazzi di oggi e dell'epoca,vuole essere indipendente,cerca la libertà così dalla romantica Parigi migra a Londra in cerca della sua libertà,ugualianza e soprattutto di sé stessa.