And I realize you're not coming back anymore

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  Cosa mi sarei aspettata stando con loro? Niente, dietro il furgoncino sono rannicchiata in me stessa, mentre davanti Dan e Penny cantano a squarciagola "Please Mister Postman" rifatta dai Beatles. Sentendo la voce di Paul nel coro mi viene un colpo e comincio a disegnare dei cerchi invisibili sul pavimento del furgoncino di Dan, le damigiane di birra mi circondano. La BBC mette almeno 3 volte al giorno una canzone diversa dei fab four, questo mi rende felice ma al tempo stesso triste. Arriviamo a Brighton, ci abbiamo messo un'ora. Dan parcheggia sulla spiaggia, sul quale c'è un falò e dei ragazzi con delle casse e radio ad alto volume che ballano intorno al fuoco. Ragazzi coloratissimi, con i pantaloni larghi danzano a ritmo di "Misery". Scendiamo dal furgone; io, Dan e Penny scarichiamo le damigiane sulla spiaggia e una mandria di ragazzi applaudono e urlano, corrono ad aiutarci a scaricarle. Mi spingono in spiaggia. Mi tirano e iniziamo a fare un cerchio intorno al fuoco, saltelliamo intorno ad esso come in un rito degli indiani d'America. Cantano e corrono attorno, ho alla mia destra una ragazza con i capelli riccissimi, gli occhi grandi, pelle scura; dall'altra parte una ragazza con i capelli lisci, occhi a mandorla, di origini cinese. Quanto l'altra fosse di origini africane. Entrambe avevano una fascia sottile che le cingeva la testa come una corona. La ragazza cinese ha le trecce, trovarsi tra due gruppi etnici così diversi mi mette felicità, sembra davvero che siamo tutti uguali, che possiamo vivere sempre così anche nella società dove inglesi, africani, cinesi, francesi, norvegesi, inuit, ricchi, poveri..possono vivere tutti in allegria...e in pace.
Finito questo rito tutti iniziano a ballare. Sorrido guardandoli, mi siedo sulla sabbia, prendo la chitarra e suono delicatamente sulle corde. Sembra accordata, la prendo, non capisco da che parte devo tenerla, la giro due volte tra le braccia -Hey che stai combinando? - alzo lo sguardo, mi accorgo che la voce proviene da un ragazzo dai capelli lunghi castano chiaro -sei mancina? - mi chiede lui sedendosi accanto a me -veramente no..-rispondo io -la mano sinistra deve fare gli accordi, mentre la destra pizzica le corde-dice lui ridendo -oddio pensavo il contrario..-dico cambiando mano, cerco di fare un accordo come lo facevo sul violino ma è diverso, esce male e il ragazzo ride -non hai mai suonato una chitarra, ma volevi provarci è così?-dice lui fissandomi, annuisco senza guardarlo -dammi, ti suono qualcosa.-dice lui suonando con velocità e delicatezza la chitarra, mi prendo un attimo per scrutare il suo viso: i tratti definiti,i capelli dorati con la luce del fuoco e gli occhi azzurri - qual è la tua canzone preferita?-mi chiede -non lo so ancora..qualcuna dei Beatles.-dico io, lui prende a suonare " All my Loving". Tra le tante, proprio quella doveva scegliere? Nonostante il ricordo di Paul, suona in un modo soave e canta con voce rauca, lo aiuto a cantare e mi ritrovo ad asciugarmi gli occhi alla fine della canzone -tutto ok?-mi chiede -si tutto bene, sei bravissimo a suonare.-dico io -non dirmi che ti sei commossa? Allora vuol dire che sono al livello di Paul McCartney. - dice lui ridendo,"bhe per quanto bravo potresti essere non ci arrivi al suo livello" vorrei dirgli, ma preferisco evitare-non ti ho detto come mi chiamo, piacere Maxwell Hamilton - dice stringendomi la mano -Eleanor Morel- dico guardando l'oceano e rivolgendo il mio pensiero alla persona che si trova oltre la Cornovaglia e oltre l'oceano Atlantico. Spero che anche lui mi rivolga almeno un respiro, per quanto sia grande la nostra distanza.  

I'm Happy Just to dance with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora