12. Con le buone o con le cattive.

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12.   Con le buone o con le cattive.

-Andiamo, angelo, devi venire.- Ripeté Luke dall'altra parte del telefono.

-Quale parte di "non voglio" non hai capito?- Risposi stendendomi sul letto stanca della sua insistenza. Oggi era venerdì e volevo trascorrere un pomeriggio ed una serata rilassante, ma Luke era determinato a farmi andare con lui ad una festa organizzata da uno dei suoi amici.

-La prima.

-Vaffanculo, Hemmings.- Lo insultai intenta ad agganciare quando lo sentii pregarmi di nuovo.

-Ti riporterò a casa presto, giuro.

-E che dico a mio padre? E a mio fratello?

-Una volta mi hai detto che avevi inventato di uscire con un'amica immaginaria per coprire il fatto di essere uscita con me, fallo di nuovo.

-Sei la persona più...

-...incredibile che hai mai conosciuto in tutta la tua vita?

-Stavo per dire imbecille.- Risposi alzando gli occhi al cielo.

-Oh, andiamo, piccola, sarà solo per una sera.

-Non accetterai un no come risposta, vero?

-Vero.- Accertò.

-E va bene.- Conclusi sentendolo gioire dall'altro lato.

-o-

Mi stavo fissando intensamente allo specchio intenta a mettermi il mascara accuratamente quando la porta della mia camera si aprì, facendo entrare qualcuno che non si era degnato neanche di bussare. Sapevo che era Ashton e, da come chiuse la porta violentemente, capii che era incazzato.

-Com'è sto fatto che tu esci?

-Sarà solo per un paio d'ore, Ash.- Risposi mentre accesi la piastra per lisciare i capelli.

-Con chi?

-Te l'ho detto, ho conosciuto una ragazza e siamo diventate amiche, è una cosa così strana? Tu lo hai fatto con Brook.

-E' diverso.- Affermò guardandomi mentre si appoggiava con la schiena alla porta.

-Certo che lo è, prima Brook era amico di Hemmings.- Sapevo che mio fratello lo chiamava sempre con il cognome in tono dispregiativo, e che quando lo facevo anche io gli piaceva. Luke e mio fratello non avevano avuto nessun'altro confronto, ma nonostante questo, il sentimento di disprezzo reciproco era rimasto.

-E...

-Che cosa e...?

-Voglio solo che tu stia attenta, va bene?- Contestò Ashton avvicinandosi ed arricciando con le dita i miei capelli come suo solito.

-Accidenti, Ashton, li avevo appena stirati.

-Sei carina lo stesso.- Disse ironicamente per poi uscire dalla porta.

-o-

Il mio cellulare suonò esattamente alle 11 in punto di sera, avvisandomi che Luke era arrivato. Dopo aver preso la borsa mi diressi fuori casa, cercando di evitare mio padre, non volendo che nascessero battibecchi o scontri per motivi sconosciuti. Luke aveva deciso di parcheggiarsi su un'altra strada in modo da non essere visto né da Ashton e né da mio padre. Nel cammino per raggiungere Luke mi balenarono in mente tutte le immagini della settimana come un treno in movimento, lo scontro con Mark, il confronto con le cheerleaders unito con lo scontro con Luke, e dopo di ciò non successe niente di particolarmente fuori dal comune, insolitamente. Mi vedevo con Luke occasionalmente nei corridoi, senza fermarci a parlare troppo, non volendo avere nessun'altro problema con quelle ragazze, anche se Luke non smetteva di ripetermi che non mi sarebbe successo nulla con lui che mi difendeva. Sono uscita diverse volte anche con Brook, ed Ashton come sempre aveva avuto uno o due scontri con nostro padre, nulla di straordinario, urla, colpi e comportamenti come se non fosse successo nulla, la mattina successiva.

Rebellion || L.H. [ Italian traslation ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora