33. Su diversi livelli.

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33.   Su diversi livelli.

Camminai per il corridoio dopo essermi saltata la lezione di filosofia che coincideva con quella di Luke, come molte altre. Non volevo vederlo, o forse sì, ma solo per colpirgli i gioielli di famiglia così forte, che tutta la rabbia che avevo accumulato dentro di me potesse sfumarsi proprio come le sue possibilità di riprodursi. 

Un mondo senza mini Hemmings, non mi dispiacerebbe.

Entrai in classe ed osservai Jodie seduta in uno dei banchi infondo alla classe mentre sfogliava una rivista, dopo la sua confessione nel bar ed essersi eliminata ella stessa dal gruppo delle cheerleaders, Jodie Campbell era diventata come la peste per qualsiasi gruppo sociale, ed in quel momento mi sentii malissimo per non essere stata con lei quando tutto quello era nato per colpa mia, però non sembrava stare così male... No?

Camminai verso di lei mentre premevo ancor più il mio libro sul petto e mi fermai davanti al suo banco, aspettai lì, in piedi, pensando che avrebbe sputato qualche tipo di commento maleducato, cosa piuttosto strana da una ragazza con una faccia d'angelo come la sua.

-Ciao, M.- Mi salutò con un sorriso alzando gli occhi dalla rivista.

-Ciao Jodie, come stai?

-Beh, sono stata meglio.- Confessò con un sorriso, ma non era cinico, il suo sguardo non mi rimproverò nulla, non mi colpevolizzò del suo isolamento sociale. -Tu, come stai?- Chiese mentre posava la rivista nel suo zaino dandomi la certezza che quella conversazione sarebbe durata un minuto in più.

-Bene, suppongo.- Risposi e puntai lo sguardo sul posto destro affianco a lei.

-Vuoi sederti?- Chiese vedendo che non mi muovevo da quella posizione anche quando entrò in classe il professore.

-Eh...- Esitai domandandomi se sarebbe stata una buona cosa sedermi così lontana, ma in realtà non mi importava ormai, mancavo alle lezioni quando volevo, avevo voti bassi... Sedermi in fondo alla classe nella lezione di storia non sarebbe stato poi così male. -Certo.- E dopo di che Jodie mi dedicò un sorriso con il quale sembrò ringraziarmi per la compagnia, e mi sedetti.

-Brook ti ha detto che andrò con lui al ballo?- Volle sapere Jodie quando si concluse la lezione e ci dirigevamo verso quella di letteratura.

-Sì, sono veramente contenta che sia tu e non qualcun'altra.- Confessai sorridente, mentre notavo come le guance di Jodie si colorarono di rosso.

-Grazie... Credo... Tu con chi vai al ballo?

-Semplicemente, non vado.

-Io inizialmente ho pensato che tu saresti andata con Brook...

-Perché? Per caso pensi che Brook ed io...?- Cominciai a dire e quasi scoppiai a ridere per l'assurdità di questa cosa.

-State sempre insieme.

-No, no siamo buoni amici, ma Brook sarà totalmente disponibile per te.- Chiarii divertita e Jodie mi sorrise, per poi sentire la sua risata in fondo al corridoio. Merda. Luke.

Continuai a camminare insieme a Jodie e non lo degnai neanche di uno sguardo quando passammo di fianco a lui, anche se notai con la coda dell'occhio che cercò di attirare la mia attenzione. Stronzo. Continuammo sui nostri passi e, quando stavamo per entrare nella classe, sentii una mano afferrare il mio avambraccio, sapevo che era lui.

-Ci puoi scusare un attimo, Jodie?- Chiese Luke guardando la bionda accanto a me. Jodie mi guardò con uno sguardo interrogativo che subito dopo si trasformò in uno malizioso, girandosi ed entrando in classe. Se solo sapesse.

Rebellion || L.H. [ Italian traslation ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora