-Che cosa possiamo fare?- chiese molto arrabbiato Nir agli altri membri del Consiglio dei Tre. Riunito esclusivamente per discutere della fuga di Hakumen, chiamato anche "Cryes".
-Non lo so...parlarne con i Grandi è fuori discussione...dobbiamo risolverla da soli- rispose l'Arcangelo Michele.
-Se...chiedessimo a Lei?- suggerì Asgaroth, il vice di Lucifero.
-È morta ormai, ed è stato il suo sacrificio a permetterci di catturarlo...se ci vedesse ora, sprofonderei dalla vergogna.- disse rassegnato Nir.
All'improvviso, una spirale nera di quella che sembrava sabbia inondò il tavolo del Consiglio. La spirale si alzò per una decina di metri. Poi dal nulla, una voce parlò.
- State piangendo per Me? Che teneri...- disse Hakumen, apparendo in piedi sul tavolo -..ma non pensate di commuovermi!-.-Cavolo! Dobbiamo fermarlo!- disse Shaco.
-Non penso volesse trattenersi a lungo qui...quel drago appartiene a...- ma Viktor si bloccò prima di pronunciare quel nome. Un nome maledetto.
-Bé, qualunque cosa sia, dobbiamo fermarla, o rischia di demolire il mondo umano pezzo dopo pezzo - continuò Marco.
Il trio cercò di riaprire il varco. Ma lo specchio che lo formava era incrinato. Una forte scossa distrusse tutti gli altri
varchi nella zona.
-Sta facendo collassare il Sottomondo! Dobbiamo arrivare all'Obitorio, lì c'è un uscita sempre aperta!- urlò Viktor, tentando di aprire le ali.
Ma il Sottomondo era una dimensione a sé, quindi anche la Fisica era molto diversa.
Volare era fuori discussione.
-Correte!- disse Shaco. Il gruppo eseguì.
I varchi non tardarono ad arrivare.
-Che cavolo...ARGH!- Marco semtì affermarsi una gamba. Una mano abbrustolita e parzialmente decomposta lo stava trascinando in basso, nel cerchio di fuoco e lava. La presa era salda, impossibile districarsi.
-Stupidi esseri!- disse Viktor comparendo sopra Marco e tranciando le braccia con la falce.
-Andiamo!- continuava a ripetere Shaco, mentre i varchi e le scosse non cessavano di alternarsi.
I percorsi "pedonali" nel Sottomondo erano pochi, ma sempre disponibili.
Il trio si diresse velocemente verso l'unica struttura visibile. Lo strano ospedale abbandonato dove Marco si era svegliato. Ma ben presto vennero colti di sorpresa.
Una ragazzina, vestita completamente d'azzurro, giaceva a terra, quasi priva di vita. Era proprio in mezzo al cammino. Che fosse un'anima?
-Chi è?- chiese Marco, sperando in una risposta che non arrivò.
-Lui...uccidere...- borbottava la ragazzina.
-Chi? Chi deve morire?- chiese Marco.
La ragazzina spalancò gli occhi, che erano diventati neri. Si rialzò con uno scatto.
Un enorme barriera di fumo nera emerse, circondando il gruppo. Poi si teletrasportò alle spalle del ragazzo, trafiggendolo con la sua spada nera.
-Tu- disse l'essere.-Solo questo sai fare? Mi deludi Nir...- continuava a dire Cryes. Nir aveva evocato orde di zombie e perfino qualche cavaliere, ma non riusciva a fare più di così. Nella stanza dove si trovavano nessun potere poteva prevalere su quello degli altri. L'Osservatorio Lunare.
-Andiamo Michele!- urlò ancora il Demone, questa volta lanciando una serie di freccette nere addosso all'Angelo. Persino in tre non riuscivano ad affrontarLo.
Asgaroth si lanciò all'attacco, ma Hakumen parò i suoi attacchi senza neanche guardare. Generò una palla d'ombra, con cui colpì il suo avversario facendolo schiantare sul muro.
-Peccato. 1 a 0.- rise.
Alzò la mano, creando un piccolo vortice con la quale assorbì tutte le ombre che erano nella stanza.
-Ops.- disse, spingendo il vortice a destra e scaraventando tutto sul lato destro.
Nir e gli altri si schiantarono violentemente sulle mura.
-Oh, che sbadato!- disse ancora Cryes muovendo la sfera a sinistra.
Ma mentre il trio cadeva, Michele riuscì a strappare la piccola sfera dalle mani del suo creatore. Qualche istante dopo la distruzione dell'oggetto, tutti avevano di nuovo riacquisito la capacità di muoversi.
-Stupido essere! Io ti esorcizzo!- disse Michele lanciandosi di nuovo all'attacco e rinchiudendo il Demone in una bolla di luce.
-Ahaha...quanto sei divertente!- fu la risposta.
Una serie di tentacoli neri bloccarono gli arti dell'Angelo. Poi, Cryes distrusse la bolla, e, prima ancora che Nir potesse intervenire, trapassò il corpo di Michele con la spada.
-Questo non ti ucciderà...ma soffrirai, nell'oscurità dove io sono nato...- sussurrò al nemico il Demone.
Michele cadde violentemente a terra, contorcendosi e soffrendo mentre la macchia nera lasciata dalla ferita si espandeva.
Nir sudava. Sembrava incredibile, ma Cryes era migliorato. Troppo.
-E ora...dimmi dove si trova la mia arma!- urlò Cryes prima di lanciarsi all'attacco.La ragazzina rise dalla pazzia. Poi il suo aspetto cambiò, diventando uno di quei Grows, i demonietti che servivano i più potenti. Il fumo si dissolse.
Ma quando il Grow vide chi aveva colpito, smise subito di ridere.
Anzi, scappò, cercando rifugio nell'oscurità. Ma non andò lontano. La mano di Viktor lo sollevò. Era molto arrabbiato. Molto più del normale.
-Ops, ho le mani sudate.- disse quando un varco si generò proprio sotto il Grow sollevato.
-Aspetta aspetta! Posso servirti! Darti tutto!- tentò di dire quest'ultimo.
-Mi dispiace, offerta rifiutata...buona eternità!- rispose Viktor mollando la presa.
Il piccolo Grow cadde dritto tra le braccia di una di quelle cose, e sprofondò quasi subito.
Poi, il varco si richiuse.
-So già chi lo ha fatto, e credimi, non resterà impunito.- disse Viktor.
La lama nera aveva trafitto Shaco, proprio nel centro del suo cuore.
I sigilli non bastavano più a contenere l'oscurità.
-NO! NOOO!- continuava ad urlare il Mietitore ferito.
-Credo che opteremo per il Piano B...-.-E quello cos'è?- chiese un membro del gruppo.
-È un maledetto Drago, ecco cos'è! Tutti al riparo!- disse Jacks.
Il quintetto si separò, posizionandosi su vari edifici. Per fortuna la loro preda non li aveva visti.
-Al mio segnale, fate fuoco...intesi?- ribadì il capo.
-Se lo prendiamo, quanti soldi pensi ci daranno?- chiese Lucas.
-Abbastanza da pagare qualcuno per buttarti in un varco, ecco quanti...pensa a catturarlo!- disse rabbiosamente il Primo Ufficiale Nikolai, nel suo spiccato accento russo.
Il Drago si avvicinò. Ma il segnale tardava ad arrivare. Il Drago era lì. Lucas prese l'iniziativa. Sparò un colpo con il suo Thunder, ma mancò il bersaglio. Il Drago se ne accorse e virò in tutta fretta verso il suo nuovo spuntino.
-HO DETTO IL MIO SEGNALE! Maledizione! Sparate, ormai sa che siamo qui!- urlò Jacks su tutte le furie.
Senza l'effetto sorpresa, il Drago riusciva a parare la maggior parte delle bolle elettriche sparate dai Thunder.
E le poche che lo colpivano, non bastavano a farlo arrendere.
Quando fu abbastanza vicino da sparare una fiammata, la Valkyre arrivò in soccorso sparando una bordata, mentre veniva guidata agilmente dal Nostromo.
-Ritirata!- disse Jacks, attivando il suo bracciale e facendo calare diverse scale di corsa dalla nave.. La squadra quindi fu costretta al rientro, senza aver concluso nulla. Il Drago infatti era fuggito.
-Lucas, restituisci il tuo fucile. Sei fuori da questa squadra di Cacciatori.- disse in tono solenne, e con un briciolo di rabbia, Jacks.
-Cosa? Ma perché?- cercò di scusarsi.
-Sono tre missioni che fai fallire a causa della tua impudenza. Buon viaggio, Lucas.- disse quasi ridendo Jacks.
Con un calcio, spedì Lucas fuori dalla nave volante. Il ragazzo colpì violentemente il tetto del palazzo sottostante, rimanendo a terra per via dei forti dolori.
-Che brutta caduta...- disse qualcuno, osservando l'altezza a cui viaggiava il vascello, che non era neanche eccessiva.
-Tranquillo, è solo qualche graffio!- rispose Jacks.
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Il Fantasma Umano
FantasyRoma, epoca moderna. Uno spaventoso incidente aereo sconvolge gran parte della metropoli, uccidendo più di 6000 persone in quattro ore. Marco, uno dei morti, si risveglia nell'Obitorio, luogo di accoglienza per chi passa a miglior vita. Non volendo...