capitolo 5

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Per un istante aveva creduto di vedere qualcuno dietro di se, ma doveva essere solo il frutto della sua fervida immaginazione.

Era veramente esausta quindi decise di andare a coricarsi.

Eli era cosi stanca che si addormento immediatamente.
Una volta arrivata al lavoro saluto la sua amica Erika e comincio a lavorare .

Eli faceva la restauratrice le piaceva molto riportare le opere d'arte al loro antico splendore , in quel periodo stava restaurando un bellissimo ritratto , raffigurante una giovane donna con
un meraviglioso abito rosso .

<< Eli mi dici cos'hai e da un po che hai quella testolina vuota sempre sulla nuvole >> mentre gli e lo diceva Erika le lancio una tovaglietta per farla tornare con i piedi per terra .

<< Uffi ma quante volte devo dirtelo che sto bene , non riesco a dormire a causa del letto nuovo >>

<<si certo come no sai benissimo che non ti credo , comunque è tardi  io vado a casa , non rimanere troppo a lavorare , mi sembra che negli ultimi tempi passi più tempo con quel quadro che con il resto del mondo .>>

<< Stai tranquilla Erika , mezz'oretta e vado a casa tranquilla >>

<< vedi che fra un' oretta ti chiamo e se non sei a casa vengo e ti ci porto di peso capito? >>

<< va bene , adesso vai ho farai tardi al tuo appuntamento con Marco .>>

<< è vero me ne stavo dimenticando >>

<< ora vai >> finalmente sono riuscita a farla uscire altrimenti sarebbe rimasta per ore e in questo momento ho solo voglia di lavorare.

È passata un mezz'ora e meglio che mi prepari ad uscire altrimenti quella pazza sarebbe capace di ritornare a riprendermi con la forza .

Uscita fuori dal laboratorio , noto degli strani individui sospetti proprio dall'altra parte della strada, penso che sia solo la mia immaginazione e che magari siano soltanto degli avventori del pub li vicino.
Eppure quella sensazione di inquietudine non mi vuole abbandonare, decido comunque di affrettare il passo e mi accorgo che anche loro lo fanno .

Vedendo ciò comincio seriamente ad avere paura, quindi provo a far finta di parlare al cellulare con un mio ipotetico fidanzato, in fondo loro non sanno che non esiste, non faccio in tempo a prenderlo che lo sento squillare ,dev'essere sicuramente Erika che fortunatamente mi ha chiamata in anticipo, faccio per prenderlo ma sbatto contro qualcosa di duro , alzo lo sguardo dalla tasca e vedo un omone davanti a me.

<< mi scusi , spero di non averle fatto male >> glielo dico gentilmente anche se ho i brividi in tutto il corpo .

<< non mi ha fatto niente >> anche se lo dice con voce calma e ugualmente inquietante , non riesco a finire quel pensiero che qualcuno dietro di me prende il mio cellulare e lo getta a terra distruggendolo.

Sono ancora sconvolta quando da dietro l'angolo compaiono altri tre tizi .

<< scusate, ma io avrei da fare , fra qualche minuto arriverà il mio fidanzato e sarebbe sconveniente se mi vedesse qui con voi >>

<< tu vieni dal nostro capo >>

<<cosa vuole da me ? Io neppure lo conosco questo vostro capo >> questa faccenda cominciava non piacermi ,devo trovare un modo per scappare .

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