Capitolo 17

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Sebastian

L'ho baciata.
Ci siamo baciati.
Avrei voluto tenerla tra le braccia per sempre. Poi abbiamo parlato di mamma, o meglio della donna che mi ha messo al mondo ed è svanito quel momento magico.
Non mi piace parlare di me e del mio passato. Ho trascorso l'infanzia tra una clinica e l'altra, non avevo amici, si prendeva cura di me l'infermiera di turno. Tutto questo però mi ha reso più forte e indipendente.

"Tranquilla sto già a casa".
Allora qualche bugia la dici Sofia.
Lei mi guarda e arrossisce perché sa di essere stata colta in fallo.
"Una piccola bugia può salvarti la fine" dice a mo' di scusa alzando le spalle.
"Sei proprio una ragazza ribelle!", alza gli occhi al cielo.
"Vediamo come questa donzella...Mmm..." Prendo posto accanto a lei sul divano e le massaggio la caviglia.
"Niente di rotto su."
"Scusami.." .
"E perché mai?"
"Sono sempre sbadata, adesso potresti stare nel letto a riposare e invece sei qui con me".
Le sollevo la testa mettendole due dita sotto il mento e le faccio alzare lo sguardo.
" Non c'è nessun altro posto al mondo in cui vorrei stare in questo momento sinceramente".
Mi sorride e, inconsciamente, ci stringiamo senza dire parola. Come può questo semplice gesto, dall'apparenza banale, rendermi così felice?!
Improvvisamente mi ritorna in mente la telefonata di poco fa con la mamma.
"E adesso come farai da sola a casa?".
Se avesse bisogno di aiuto?
"Ci sono abituata... Cado un giorno si e l'altro pure".
"Resti qui."
Devo saperla al sicuro.
"Non ce n'è bisogno, davvero".
"Non è una domanda..Resti qui, è un ordine".
"Non voglio disturbarti" mi dice quasi sussurrando.
"Tu non disturbi mai."
Sono sincero, ho iniziato a vivere da quando è entrata nella mia vita.
"...Se per te non è un problema andiamo in camera, andiamo a riposarci". Arrossisce così tanto che diventa dello stesso colore rosso dei cuscini.
"Io....Va bene" farfuglia.
Se potessi, ora farei le capriole dalla felicità.
"Permette al suo lord di accompagnarla in braccio, fino alle sue stanze?" le chiedo accennando un debole inchino.
"No... Non voglio che ti venga un colpo della strega".
"E perché mai dovrebbe venirmi?"
"Guardami..Sono tutto tranne che leggera". Ma se sei bellissima, meravigliosa, incantevole. E la prendo tra le mie braccia prima ancora che possa dire altro.
"Mettimi giù!" inizia a dimenarsi e scalciare.
"Se non la finisci ti mordo ancora".
Si blocca all'istante. Adoro quando si imbarazza, e sinceramente avrei voluto non mi ascoltasse così l'avrei zittita, a modo mio, di nuovo. È stato un gesto così spontaneo ed intimo, peccato che avesse ancora tutti i vestiti addosso.
Sebastian stai calmo.

"Puoi dormire qui. Ti prendo un antidolorifico così magari stanotte riposi un po' ".
Cerco in bagno, sono agitato. C'è Sofia nel mio letto, e la mia mente sta andando in tilt. Le porgo il bicchiere d'acqua con le pasticche. "Fa la brava e prendile".
Non se lo fa ripetere due volte. Brava bambina!
"Questa è la tua camera?"
mi chiede guardandosi intorno.
"Si"
"Sei molto ordinato".
"Rispetto a te di sicuro!".
Mi guarda di traverso.
"Io non sono disordinata, sono diversamente ordinata." E si porta le braccia al petto per enfatizzare il concetto.
"Certo" sto per scoppiare a ridere ma Sofia mi fulmina con lo sguardo. Poi cambia espressione e si fa seria.
"Ma se io dormo qui, tu dove dormirai?"
" Nel mio letto. Credo sia abbastanza grande per ospitare entrambi".
Arrossisco anch'io, non voglio e non posso allontanarmi da questa stanza e da lei.
"Ehm". Forse per lei è troppo, poi ripenso al ragazzo dell'altro giorno.
Cazzo è fidanzata!
"È un problema?".
Mi toccherà dormire nella stanza degli ospiti.
"No ... Però dormo io al lato destro.".
Tiro un respiro di sollievo.
"Questo è impossibile! Non posso proprio accontentarti".
Non sa che per lei dormirei anche a terra su un pavimento ghiacciato.
"Ti prego!"
"Gli occhi dolci con me non funzionano. Vado a mettere qualcosa di più comodo, e quando torno dormirò nel mio lato DESTRO".
"Vedremo" mi urla.
Vado verso l'armadio e prima di chiudere la porta del bagno mi tolgo la felpa. Mi volto e lei, con lo sguardo fisso sul mio petto si morde il labbro inferiore.

Sebastian 1 Sofia 0

Allora non ti sono indifferente.
Una speranza forse c'è.

... E se fosse Amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora