Lentamente lentamente...
"Uhm...ah..ah..." il secondo dito entrò accompagnato dal lubrificante, non ho neanche aspettato che lui si abbituasse alle mie dita che gli feci già sentire una nuova sensazione. Aveva la testa appoggiata sulle mie spalle, con gli occhi chiusi, gemeva e respirava facendo arrivare aria calda sulle mie orecchie.
Questi minimi dettagli mi entravano nella mente e mi invogliavano a mangiarlo! Quanto vorrei baciare le sue labbra finché diventassero solo mie!
Mi abbassai per succhiargli il labbro inferiore e glielo morsi cattivamente. Le mie dita giravano a destra e sinistra, si chiudevano e si aprivano, ogni volta sentivo un gemito nuovo dalla sua bocca, non ce la facevo più.
Volevo entrare dentro di lui, farlo diventare mio...così che, senza di me, impazzirebbe dalla solitudine.
Ad un tratto mise le sue dita sui miei pantaloni e si spostò pian pianino in su, fino a quando mi toccò il pacco, che stava ormai per scoppiare. Questo gesto mi stava facendo impazzire.
Lui alzò la testa e mi guardò con quegli occhi pieni di lacrime come un cucciolo, le sue labbra rosse tremanti pronunciarono una frase "N-non entri...?...t-ti voglio dentro...di me..." il piacere gli occupava tutto lo spazio per pensare, non capiva più neanche lui cosa stesse dicendo.
Ma l'hai voluto tu~.
Tiro giù la cerniera dei pantaloni, miro il bersaglio e go!
Uhm...mi avvolgeva tutto, il suo didietro era troppo sexy...
"Ah...sei così caldo che non voglio più uscire..." incominciai a muovermi, ma il poco spazio sul divanetto mi fece innervosire, dunque mi alzai dalla poltrona, portandolo in braccio così che la presenza poteva entrare di più.
"Uhm...piano...ah v-veloce...più veloce..." mi sussurrava nelle orecchie e questo gesto mi eccitava ancora di più. Lo portai in camera, dove c'era il letto matrimoniale e mi ci fionai sopra.
"Ti piace proprio il mio peperoncino~"
"Sì...ah...è così piccante e caldo..."
Quella sera fu la sera più calda che sentii in questo gelido inverno. È successo quello che è successo.
Il giorno dopo mi alzai toccando le lenzuola vicino a me, erano ancora calde, ma lui non c'era più. Me lo potevo immaginare, ma non volevo affrontare questo futuro. Non ho neanche chiesto il suo nome...ma sarà sicuramente un nome dolce e delicato come il suo profumo di limone.இдஇ A nessuno piacciono queste storielle...che solitudine...mi sa che non riusciremo più a scriverle...