La sveglia è suonata, anche oggi mi devo alzare.
Tocco la parte esterna del letto, sempre freddo. Lo so che non ci sei, ma questo gesto è diventato un abitudine ormai.
Vado davanti allo specchio, vedo occhi rossi e gonfi.
"Si vede che ho pianto?" Che domanda stupida, ma stai calmo, perché le lacrime si sono già asciugate.
Sapevo che un giorno te ne saresti andato. Quando dazanvamo, avevi un sorriso così splendente, che sembrava tutto un sogno.
La guerra è davanti a noi, e tu devi andare.
Il tuo dovere non ti fa restare vicino a me.
Ma hai pensato a me? Se sapevi già una fine così...allora non dovevi avvicinarti!
Tutte quelle dolci parole e promesse, erano tutte bugie e falsità. "Adesso possiamo stare insieme per sempre." "Siamo proprio fatti l'uno per l'altro." "Non ci lasceremo..." "Guarda! Quella sarà la nostra casa."...
Ah...di nuovo. Le lacrime scendono di nuovo. Non vieni a togliermele? Come facevi sempre.
"Non piangere, sei più carino con il sorriso."
Sprofondo nel giardino pieno di fiori col tuo profumo, senza di te, nell'aria gira una solitudine che mi travolge ogni secondo.