Luigi XVI (2)

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In quel momento in cui il capo borghese annunciò la sua decisione, tutti gli uomini pensarono la stessa cosa, tutti loro sapevano che quello era una scusa, e che in verità... (Sh...si saprà)
Era tutto buio nella galera, non si sentiva niente, solo qualche volta i passi del guardiano che passava per controllare. Che solitudine, che freddo, che paura e che terrore...Luigi non riusciva più a rimanere calmo, non sapeva più cosa fare, sapeva che la sua morte stava per arrivare e che non poteva scappare. Non aveva nessuna via di uscita, il suo unico cugino era sotto il controllo dei borghesi, e suo figlio e la sua Maria erano imprigionati.
Ad un tratto vide una luce provenire fuori dalle sbarre, alzò gli occhi stanchi e vide un uomo alto almeno 1m90, aveva i capelli castano scuro un po' mossi, occhi di color nero profondo, come se in un secondo ci si potesse sprofondare all'interno. Guardava il povero re con un sorrisino da diavoletto, come un bambino che aveva trovato il proprio giocattolo.
"Caro mio re, vuoi fare un contratto con me?" La sua voce risuonava in quel piccolo spazio buio, il suo tono basso entrava nelle orecchie di Luigi, facendolo tremare.
"Eh...? Che...contratto?" Il re non riusciva a seguire il discorso.
Il ragazzo aprì la porta della galera con la chiave attaccata ai fianchi, entrò chiudendo la porta dietro di lui.
Si inchinò davanti a Luigi per non guardarlo dall'alto al basso, siccome era seduto per terra. Il re era spaventato per i suoi movimenti così improvvisi, voleva allontanarsi da lui, ma non ci riuscì, perché l'altro gli strinse il braccio. Fortemente.
"Io mi chiamo François, ma sua maestà mi può anche chiamare Fra. Non sono venuto per farle del male, ma l'incontrario." François gli sorrise di nuovo, ma adesso in modo più dolce. In un secondo i suoi occhi cambiarono, guardandolo con degli occhi innocenti.
"D-davvero...?" Non riusciva a credere alle sue orecchie, in una situazione del genere, chi poteva salvarlo? Uno sconosciuto? No...aspetta, il re non era ancora così stupido fino a questo punto. Cosa vuole costui da lui, i soldi? Il potere? L'onore? Ma adesso Luigi non ha più niente in tasca, non può offrirgli niente e il ragazzo davanti non sembrava neanche stupido. "Che...patto vuoi fare?"
"Eheh non è niente di che, vorrei solo conoscervi un po' di più, più profondamente~ e alla fine la porterò fuori da qui."
Il re voleva ancora dire qualcosa, ma venne subito zittito con le labbra secche di François .

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