Che la partita abbia inizio

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Camminavo per i corridoi svuotati diretta all'armadietto per fare l'ultimo cambio di libri. Mi ero quasi immersa nel rettangolo di alluminio che un tonfo per poco non mi fece venire un infarto. Blake se ne stava divertito a fissarmi.
"Ma che diavolo...? Ti sembra il caso di sbattere l'armadietto in quella maniera?"
"Ti ho spaventata?" Come se non lo sapesse. Avevo ancora il cuore che andava a mille.
"Che vuoi Blake?" Dissi chiudendo in modo decente il mio sportello e avviandomi verso l'uscita senza aspettarlo.
In meno di due passi mi era già a fianco.
"Quando vengo a casa tua... Per quella cosa?" Piantai i piedi a terra e lo guardai con gli occhi sgranati.
"S-scusa?" Balbettai in confusione.
Lui rimase stupito, alzó un sopracciglio e poi scoppiò a ridere senza ritengono. Era proprio piegato in due dalle risate. Il nervoso che mi pervase fu tale che per poco non lo stesi con il grosso libro di biologia che stringevo tra le mani.
"Ma che hai pensato pervertita!"
"Pervertita? Senti chi parla sei te che ti stai autoinvitando a casa mia!"
Ero esterrefatta e allo stesso tempo in soggezione per quegli occhi verdi. Erano davvero brillanti, sembravano due smeraldi. Per fortuna si ricompose e tornò serio, un cambio così repentino che mi sentì spaesata. Era così lunatico, mi ricordava qualcuno di mia conoscenza. Fastidioso e intrigante allo stesso tempo.
"Comunque io intendevo per il compito di biologia che ci ha assegnato il professore"
Oh cavolo! Me ne ero completamente scordata, era un compito a coppie. Mi portai le mani alla testa.
"Non ti disperare, così mi offendi" disse portandosi le mani al petto in modo teatrale.
"Facciamo da me domani dopo scuola? " non avevo scelta ero con le spalle al muro.
"Perfetto" un sorrisetto sghembo gli affiorò sulle labbra carnose. Mi ci incantai per qualche istante e scuotendo la testa cercai di continuare la conversazione.
"Perché comunque hai proposto subito casa mia?"
"Perché a casa mia non si può" risposta secca ed evasiva, c'era qualcosa sotto, ma non erano affari miei.
Stavo per salutarlo e finalmente andarmene da quel luogo quando arrivò Castiel. Non sembrava di buon umore, ma nell'ultimo periodo non lo era mai.
"Ehi Castiel"
"Ehi" disse con tono glaciale fissando Blake.
"Questo è Blake"
Il gemello tese la mano, ma Castiel fece finta di nulla. Lo sentì ridere e questo fece accigliare ancora di più il rosso.
"Domani sei libera?"
"No, il professore di biologia ci ha assegnato un compito a coppie e studierò con Blake"
I due si lanciavano sguardi di sfida. Menomale che gli sguardi non potevano uccidere sennò avrei avuto un bel po'di problemi.
"Va bene. Quando avrai finito con... Biff"
"Blake" lo corressi io.
"Si, come vuoi, Bill, fammi sapere che ti devo parlare" lo stava facendo per davvero?!
"Ok" e nel giro di due secondi girò sui tacchi e se ne andò.
"Simpatico il tuo amico"
"Senti chi parla!" Sbuffai.
"Facciamo la strada insieme? Dovrebbe arrivare anche Sophia ora"
Stavo per rispondere ok, perché mi faceva piacere stare un po' con Sophia, ma sentì il cellulare squillare. Guardai il display, Castiel.
"Pronto?"
"Devo fare una cosa, ma se ti va ci vediamo tra 10 minuti all'uscita e ti riaccompagno a casa" fu una proposta inaspettata e al tempo stesso bella.
"Ok" dissi sorridendo come non facevo da un po'. Vidi Blake irrigidirsi per un secondo. Riattaccai. Stavo per dirgli che allora tornavo da me, ma senza dire nulla se ne andò.
Cominciavo ad averne abbastanza delle persone che cambiavano umore e se ne andavano sempre senza darmi nemmeno mezza spiegazione.
Il karma mi stava torturando e ci stava prendendo gusto.

Capitolo non lungo, perché Bho mi era presa voglia di buttar giù qualcosa, ma è tardi quindi il sonno sta cominciando ad attanagliarmi! Morpheusssss arrivooooo❤️❤️❤️❤️ Notte a tuttiiii fate dei bellissimi sogni ❤️

Dolce Flirt-Un disastro d'amore|| CASTIEL <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora