Baci rubati

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Evee vedendo lo sgomento delle persone non capii bene cosa fosse successo in quella frazione di attimi. Solo in un secondo momento realizzo di essersi buttata in mezzo. Castiel si era preso un pugno per lei. Subito dopo l'intervento dello strano uomo armadio a doppia anta Castiel si era diretto alla porta principale sussurrando qualcosa verso Kentin.
Quest'ultimo accortosi di cosa stava per fare si avvicinò ad Evee, ma quello che si avvicinò non fu il nuovo ragazzo, ma il dolce e timido bambino con lo strano taglio di capelli e il golf troppo grande per la sua corporatura.
"Evee io.." La ragazza aveva un'aria indecifrabile dipinta sul volto, alzó una mano per zittirlo.
"Ora basta!" Aveva la voce ferma, ma le mani la tradivano, le piccole dita erano percosse da piccoli fremiti causati dallo stress della giornata più assurda che le fosse capitata da tempo.
"Io non ti riconosco più" quegli occhi verdi trafissero Kentin nel profondo, solo lei riusciva a farlo sentire piccolo così, indifeso. I suoi occhi scrutavano la sua anima ferita che mostrava i segni di una sofferenza che si era trasformata in odio verso tutti.
"Posso accettare il fatto che tu te ne sia andato senza dir nulla, davvero, ma non accetto come sei diventato... C'è differenza tra prendersi una rivincita nella vita e cercare la vendetta trasformandoti in ciò che tanto ti ha ferito"
E con quel l'ultima frase quasi sussurrata Evee lasció la palestra, era arrivata al limite le lacrime le bruciavano la pelle diafana, non voleva che tutti vedessero le sue lacrime. Più nessuno le avrebbe viste.
Quando uscì fuori Castiel si stava accendendo una sigaretta fece per avvicinarsi a lui per ringraziarlo, ma appena svoltó l'angolo vide un'altra persona. Ambra se ne stava accanto a lui scrutando un po' divertita la faccia del rosso che se ne stava sulle sue.
"Kentin ti ha ridotto così? Mi sto pentendo di non esser venuta a quella studpida lezione" cinguettava.
Quando Evee passó loro davanti Castiel si pietrificó, il suo primo istinto fu di alzarsi e seguirla ma le dita smaltate della bionda lo arpionarono trattenendolo nel punto in cui era, accanto a lei.
Gli sussurro qualcosa all'orecchio, qualcosa che Evee non riuscì a sentire.
Quando rientró in palestra Nathaniel si avvicinò ad Evee.
"Stai bene?"
"Vuoi la verità?" Lui la guardò con sguardo compassionevole.
"Nath è tutto così strano, la mia vita è cambiata da un giorno all'altro e più cerco di abituarmi alla nuova condizione più che si complica"
"Mi dispiace..." Sussurrò il biondo.
"Per cosa?"
Una mano percorse il braccio della ragazza fino al polso lasciando dietro di se un sentiero di fuoco, l'altra si chiuse sul suo mento e le alzó la testa.
"Per questo..."
Nathaniel la baciò come se lei fosse l'aria che da tempo agognava, la baciò con tutta la dolcezza che quella dolce creatura meritava. Nathaniel doveva sempre fare appello a tutte le sue forze quando stava con lei per non perdere il controllo, ma in quel momento non voleva trattenersi, voleva lasciarsi andare ai sentimenti che da anni covava per lei.
Evee presa alla sprovvista, sopraffatta da tutto rispose al bacio per qualche secondo finché non si staccò guardandolo. Gli occhi del delegato erano fieri, un porto sicuro. Era stato un bacio diverso da quelli di Castiel che erano fuoco allo stato puro, un'intensa scarica di adrenalina, come se la gravità non esistesse più, no, quello di Nathaniel era stato un bacio dolce rassicurante fatto di promesse future.

Dolce Flirt-Un disastro d'amore|| CASTIEL <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora