E' in arrivo una tempesta-II parte

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«Aspettami qua vado a cercare aiuto»

«E' pericoloso è meglio se rimani qua» ero fermamente convinta che la tattica migliore fosse rimanere insieme.

«Non abbiamo altra scelta» il suo sguardo ero risoluto.

Si avvicinò lentamente e mi poggiò le labbra sulla fronte. Il bacio fu dolce e prolungato. Chiusi gli occhi assaporando quel momento traendo da esso la forza di resistere.

Si scostò piano accarezzandomi con il pollice la guancia fredda.

«Cerca di resistere»

«E tu cerca di tornare sano e salvo»

«Contaci piccola» mi fece l'occhiolino. Solo lui poteva flirtare in una situazione del genere.

Due giorni prima...

Dopo avere assistito a quella scena romantica in stile film mi avviai verso la sala professori.

Stavo per bussare quando degli schiamazzi da dentro la sala mi fecero desistere.

«Non possiamo» la voce femminile era acuta quasi starnazzante.

«Non qui ti prego!» rideva tra una frase e l'altra.

«Anch'io ti voglio» O porca miseria, la signorina Queenby se la stava spassando con qualcuno là dentro.

Sentii dei passi provenienti dalla sala venire verso la porta, mi guardai velocemente intorno cercando un nascondiglio, ma l'unica cosa di lontanamente simile era una colonna lì vicino. Mi affrettai buttando lo zaino a terra. Ero spalle al muro quasi in punta di piedi.

La maniglia si abbassò e passò qualche istante prima che la porta si spalancasse.

Chiusi gli occhi e cercai di non respirare, ero talmente vicina che un minimo passo falso mi avrebbe fatta scoprire.

Qualche altra frasina di finto imbarazzo della professoressa e poi il silenzio. Aspettai qualche minuto sentendomi una cretina a rimanere ancora lì, ma poi non sentendo più nulla decisi di allontanarmi.

«Mi sembrava strano che la colonna avesse i piedi»

Lanciai un urlo che spaventò il ragazzo davanti a me.

«Diamine Evee ma che cavolo ti prende?»

«Castiel sei te!» E gli diedi un colpo sulla spalla per vendicarmi dello spavento che mi aveva provocato. Il cuore mi batteva così forte che mi sembrava volesse uscire dal petto.

«Chi pensavi che fosse per spaventarti così?»

Non volevo raccontargli ciò che avevo sentito, anche perché non sapevo bene a casa avessi assistito.

«Nessuno. Lascia stare. Te che ci fai a scuola così presto?»

«Hai battuto la testa per caso?» Incrociò le braccia al petto e mi guardò con sospetto.

«Mi hai detto te di presentarmi qua a quest'ora ricordi?»

Ok, avevo ufficialmente la mente offuscata, ma, diamine, era mattina anche per me e avevo appena rischiato di beccare una delle mie professoresse preferite in una situazione compromettente. Speravo solo che si stesse divertendo con un altro professore e non con un alunno.

«Hai ragione, scusa, sono stanca non ho dormito bene la notte scorsa»

«Ti perdono solo se mi hai fatto venire per un buon motivo» il sorrisetto birichino era tornato e mi faceva venir voglia di stuzzicarlo a mia volta.

Dolce Flirt-Un disastro d'amore|| CASTIEL <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora