Black in the blood .

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Ciondolava avanti e indietro .
Lupo .
Umano .
Pazzo .
Queste parole gli rimbombavano dentro .
E quasi credeva di essere in manicomio .
Quasi ....

Derek sussurró , Aiutami.
Mentre la gola ardeva secca , e le lacrime salate parevano essere la sua unica oasi , mentre gli occhi si socchiudevano stanchi , e la pancia si stringeva in una morsa dolorosa , non pensò neppure per un momento a Lyly . Neanche un istante perso nel ghiaccio . Nel fuoco . Nella neve .
L' unica parola , l' unico pensiero in testa , che veniva urlato sempre più forte e sempre più pesante era un nome : Derek .
Non sapeva come o perché .
Ma la terza soluzione era Derek .
Continuava a non comprendere , ma sapeva, era sicuro che solo e soltanto lui , sarebbe intervenuto nelle sue sorti .
Un breve ricordo gli balenó in testa , riguardava un seduta .
" È come un fischietto per i cani ?
Solo tu lo puoi sentire ? "
Lo psicologo gli si era avvicinato mettendogli una mano sulla spalla .
" Se avrai bisogno di aiuto dovrai solo chiamarmi . Io ti sentirò. "
" Come ? " chiese Max .
Derek sorrise leggero , con gli occhi profondi lo fissò , quasi a studiarlo .
" Mente animale . Anima animale .
Puoi scegliere una mente umana e un istinto animale se preferisci .
Puoi scegliere , Ricordati .
È questo che ci distingue . "
Max lo osservava quasi con ammirazione , quel nodo di sentimenti contrastanti si fece sempre più pesante , quasi a schiacciarlo .
" Distinguere da cosa ? " domandò .
" Non da cosa. Da chi . Max puoi scegliere chi essere e cosa fare finché non sei un animale . Tu non lo sai cosa si prova a sentirsi un lupo , a sottomettersi all' istinto primitivo .
Non ti sto incoraggiando a rimanere umano , ti sto incoraggiando a trovare l' equilibreo . Qualcosa che ti renda cosciente di chi sei . "
Max non capiva esattamente quell' uomo : lo convinceva ad essere un lupo con un branco , ma poi si opponeva all' idea di sottomissione e di vivere da animale . Che senso avevano quelle sedute se in fin dei conti non rappresentavano nulla di chiaro ? Si ritrovò a sbuffare , a muovere il piede sul pavimento con energia e a scompigliarsi i capelli .
Lo osservò storto , impaziente di una qualche risposta , di una qualche domanda . Di qualcosa . Di qualunque cosa.
Quando Derek fece un passo verso di lui disse piano ; in tono paterno "Ti sto solo dicendo di essere te stesso .
Anche se a 4 zampe , anche se sottomesso , anche se confuso , sii te stesso . È questo l' equilibrio di cui hai bisogno "
Ma Max lo sapeva , sapeva di non avere il controllo , sapeva di avere due se stessi , e che solo uno dei due sarebbe sopravvissuto , combattevano dentro di lui , doveva tenerli a bada .
Chi era dunque lui ?
" Tu chiamami e basta . Se hai bisogno d' aiuto sussurra il mio nome .
Io ci sarò . E sai perché ? Perché un lupo sente il richiamo del suo branco , e branco non è solo l' Alpha e il Beta .
Branco è chi malgrado tutto è con te . "
"Derek . Derek dove sei ? " e mentre lo diceva si rese conto di quanto suonasse ridicolo .
Perché mentre lo pronunciava un ' altra voce si fece pressante nelle sue orecchie. Una voce che diceva il suo nome . O meglio che lo urlava .
E mentre il sangue usciva dalle sue orecchie si rese conto che quell' urlo sembrava proprio nella sua testa .
E che quell' urlo apparteneva a Derek . Non ad un Derek impaurito ma arrabbiato. Anzi incazzato .
Sorrise e pensò a quanto fosse stupido che il suo unico amico fosse il suo psicologo .
Se solo non ci fosse stata la luna piena , se solo il suo lupo non fosse comparso all' improvviso uggiolando nel tentativo di sopravvivenza .
Ma mentre Derek sfondava la porta , Max si stava lasciando andare perché non aveva più le forze di contestare l' altro se stesso .
E si abbandonò ad un fiero lupo bianco dagli occhi neri .
Neri .
Neri .
Neri .
Neri .
Neri come la sua anima dannata .
Neri come le tenebre che lo avvolgevano .
Neri come il colore di aver perso l' amore .
Neri come il buio .
Si sa che gli occhi sono lo specchio dell' anima .
C' era un motivo se non voleva trasformarsi , oltre si intende all' indipendenza e giustificazioni varie .
Aveva sempre saputo che il suo lupo era cattivo . Aveva sempre saputo di non averne il controllo .
Sotto l' aspetto da ragazzino chiuso ed insicuro , ecco chi c' era , qualcuno di selvaggio , di ribelle .
E forse cattivo .
Aveva nascosto troppo a lungo il suo vero io .
Essere se stesso ?
Perfetto ! Che il modo si preparasse a lui .
Theo non sapeva chi aveva risvegliato , e avrebbe tremato , eccome se avrebbe tremato .

Lyly sospirò .
Era dal giorno dell' incendio che non riusciva a trasformarsi , forse era meglio così .
" Theo , amore ? Ti ho preparato il the ! " .
Tremante speró di fare la cosa giusta .
E anche che beh .... che insomma..... si che quel veleno facessero effetto .
Che lo uccidesse.
E questa volta definitivamente .
Mandò giù il groppo che le si formava in gola , stava respirando ?
Il cuore era così veloce .
Bum . Bum .Bum. Bum .
Le gambe molli come gelatina .
Il senso di colpa che la stritola dentro , la graffia .
Lentamente , sempre più lentamente gli offre la tazza di thè.
Lui la ringrazia , e la bacia su una guancia . Forse non meritava di morire ? Non le aveva mai fatto del male , si era sempre comportato così bene e non solo con lei .
Era gentile con chiunque , e aveva mandato il fratellastro , Max , in Inghilterra in una splendida scuola superiore . Aveva capito che la loro fosse una relazione tra ragazzini e li aveva perdonati . Era stato clemente , no ? Tutti le raccontavano che fosse fortunata , che la amasse .
Che avesse fatto tutto per lei .
Per proteggerla .
Ma l' aveva strappata dai suoi genitori , dai suoi sentimenti di adolescente , dalla sua vita .
La aveva fatta sua .
E in parte , malgrado tutto se lo sentiva dentro , c' era qualcosa che non quadrava .
Ogni volta che la toccava , che le parlava , che la guardava era come se mentisse .
Come se non fosse lui , le nascondesse qualcosa .
Lo voleva morto . Lo voleva uccidere perché oltre le apparenze aveva scoperto la sua crudeltà .
La aveva percepita , toccata e subita , quando lui aveva imposto a lei la sua autorità . Quando la aveva oscurata da chiunque . Quando per proteggerla la aveva resa prigioniera .
Perché ogni suo gesto le sembrava calcolato .
Persino quel bacio sulla guancia .
E il sorriso che le rivolse prendendo la tazza aveva un qualcosa di sadico .
Non importava quanto fosse cortese ed educato , la spaventava .
Si riscosse dalla propria riflessione , e lo guardò mandar giù tutto il liquido .
" Tanto lo sapevo tesoro .
Sei una pessima assassina , sai dovevi metterlo . Il veleno dico. ".
Ma lei lo aveva messo , no ?
O cavolo ! Erano le gocce per la tosse !


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