Cap. 9

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Camila prese subito un asciugamano e aprì la porta cercando la nera, ottenendo scarsi risultati. Come poteva sparire così all'istante?
《Qualcosa non va?》 Camila si girò e vide Dinah.
《No tutto a posto.》
《Se stai cercando Lolo è andata giù in cucina.》Camila si strinse nelle spalle imbarazzata, facendo sorridere Dinah.
《Come fai a sapere... leggi nella mente?》
《Se riesci a capire Lolo, hai il controllo mentale di tutti nelle tue mani mia cara Mila.》 Risero entrambe.
《Coraggio vai a cambiarti la cena è pronta.》Dinah lasciò Camila da sola e quest'ultima andò in camera a cambiarsi. Tolse l'asciugamano e aprì tutte le ante del'armadio, guardando dove la nera avesse messo i vestiti. Notò anche che una non si aprì. La curiosità fece da padrona e spostò l'anta, ma niente. 'Cosa diamine ci sarà mai dentro?' Rimuginò su cosa potesse nascondere Lauren. 'Armi.' Era l'unica risposta, dato il suo lavoro. Pensando a questo non si accorse dell'ora e qualcuno bussò alla porta.
《Avanti.》
《Ehi ragazzina. Ti stiamo aspettando per cenare.》 Lauren si affacciò. Camila la guardò imbarazzata ricordando l'episodio precedente e che quegli occhi verdi, la videro nuda. Il rossore si fece notare.
《Non stai bene?》
《No benissimo. Solo vorrei sapere cosa ci sia dietro quell'anta.》 E puntò l'indice verso l'armadio.
《Sei proprio curiosa ragazzina.》 Camila ormai, rimunciò al fatto di poter essere chiamata Camila o Mila.
Lauren si avvicinò al suo orecchio.
《È la mia stanza segreta.》
《È così segreto?》 Chiese la mora. Voleva sapere cosa ci fosse dietro. A tutti i costi.
《Se farai la brava, potrei anche fartelo vedere.》 Poi aspettò che Camila assorbì l'informazione e aggiunse.
《E per la cronaca, hai un corpo mozzafiato.》Camila, strinse i pugni sulle maniche della felpa di Lauren e quasi si soffocò alla frase.
Si staccò dalla piccola. 《Coraggio. Andiamo a mangiare.》 Camila titubante, andò insieme a Lauren andarono in cucina.
《Alleluia Mila. Ti sei addormentata per caso?》 Chiese Dinah divertita.
《No mi sono soffermata a pensare ad una cosa.》
《In camera di Lauren? E a cosa?》
《All'anta dell'armadio di Lauren. Non si apre.》
Intanto si sedettero e iniziarono a mangiare.
《Certo che siete proprio delle ficcanaso voi due.》 Le due si guardarono e risero.
《Aaaaaah. Ho capito. Volevi sapere della stanza segreta.》
《Sì. Cosa c'è dentro?》
《Non glie l'hai detto Lauren? Eppure non è così top secret.》 Lauren aveva lo sguardo abbassato verso il piatto e Camila si soffermò su di lei.
《Un pianoforte e qualsiasi oggetto che abbia a che fare con la musica.》 Tagliò corto Lauren. A Camila brillarono gli occhi. 《Un giorno canterete insieme come avete fatto poco fa?》 Chiese Dinah felice.
《Vedremo.》 Ipotizzò Lauren. Finirono di mangiare, e Camila chiese di poter aiutare in un qualche modo.
《Puoi aiutare Lolo a lavare i piatti.》 Consigliò Dinah.
Camila annuì e piano si mise vicino alla nera la quale le disse di poter asciugare le stoviglie, mentre lei finivia di lavare. La piccola prese uno strofinaccio e iniziò ad asciugare.
Ci fu un silenzio imbarazzante e Camila cercò di rompere il ghiaccio.
《E quindi ti piace cantare.》
《Già.》 'Molto loquace.' Pensò.
《E hai altri hobby oltre al canto?》
《È per caso un interrogatorio?》 Chiese Lauren piuttosto seccata.
《N-no. Semplicemente voglio conoscerti. Sapere quello che ti piace e cosa no. Semplice. In poche parole conoscerti meglio.》
《Conoscermi meglio...》 Concluse la nera.
《Canto da quando sono piccola. Mi è sempre piaciuto strimpellare il pianoforte, fino a quando i miei genitori non decisero di regalarmene uno vero e proprio. Fu il giorno più felice. Poi la mia passione crebbe sempre di più, fino a quando iniziai a lavorare giadagnando soldi, per registratori, microfoni e così via. Tu?》 A quella domanda Camila si sentì felice.
《Anch'io come te. Ho iniziato a cantare fin da piccola. Mi è sempre piaciuto. Ma con gli strumenti non andai molto d'accordo. Quindi mi concentrai solo e unicamente sulla voce.》
Finirono poi insieme di asciugare le stoviglie.
Camila fece per congedarsi quando Lauren la fermò.
《Ehi. Le tue medicine.》 La piccola si fermò, la guardò ringraziando perché si dimenticò completamente delle sue allergie. Assunse i medicinali e si congedò in camera.
Lauren la seguì poco dopo e andò in camera di Dinah.
《Allora Dinah. Cosa mi racconti di questi ultimi tempi?》
《Niente di speciale. Anzi. Qualcosa di carino ci sarebbe.》
《Ovvero?》
《Beh.. non si tratta di storie d'amore. Almeno non per adesso.》 Rise sotto i baffi poi continuò. 《Sono stata integrata nell'Intelligence per dare informazioni sul mafioso.》
《Ma è fantastico Dinah. Avremo più possibilità per catturarlo. E gli ultimi spostamenti di DomKing?》
《I soliti. Almeno, lui si sposta nelle solite città. Miami, New York, Boston e poi di nuovo Miami.》
《Pensi stia tramando qualcosa?》 Chiese Lauren rimuginando.
《Non saprei cosa dire. Le toerie sono tante. Però molte le ho escluse.》
《E cosa avresti pensato?》
《Toericamente, le città appena nominate, sono i porti principali che collegano l'importazione e l'esportazione tra l'America e l'Europa. Dato il suo notevole spaccio di armi è possibile che stia tramando qualcosa verso l'altro continente.》
《E se invece stesse tramando qualcosa qui?》
《Può anche essere Lolo.》 Dinah si buttò sullo schienale della sedia stanca.
Lauren mise una mano sulla spalla della ragazza.
《Meglio andare a dormire. Vado a prendere un pigiama.》
《Va bene.》
Lauren uscì dalla stanza recandosi verso la sua. Bussò sperando che la piccola fosse già a dormire, invece la sua voce ruppe il silenzio, creatosi dal buio della notte.
《Scusami. Prendo solo un pigiama e me ne vado.》
Camila la guardo rovistare nell'armadio, poi iniziò a parlare.
《È camera tua, dovresti fare quello che vuoi, invece di essere così formale.》 Stavolta fu Camila più sveglia di lei.
《Hai ragione. Allora 'notte.》
《Sì 'notte.》

.......

《Mamma, Sofia. Vi prego non andatevene.》 Di nuovo lo stesso sogno. Lo stesso buio. Camila non riusciva a vedere le figure da lei tanto amate.
《Ina.... ehi ragazzina.》 Camila si svegliò di soprassalto.
《Stai bene?》
La guardò disorientata.
《Si sto bene. Era solo un incubo grazie.》 Disse passandosi una mano sulla fronte sudata.
《Ok. Allora buonanotte. Di nuovo.》 Camila non rispose e vide Lauren allontanarsi.
《Aspetta.》 Disse tirandola per la manica del pigiama. 《Potresti dormire con me?》
Un lieve rossore invase le guance di Lauren.
《Certo.》 La piccola le fece spazio e Lauren si sdraiò dando la schiena verso Camila. La piccola si girò verso di lei, e senza pensarci due volte appoggiò le mani e il viso sulla schiena della nera. Poi, chiusero gli occhi e lasciarono che l'oscurità le riportò al sonno, lasciando loro una piacevole sensazione.

Piccolo spazio a me c:
Volevo solo dire due cose xD
Uno) nel capitolo 7 ho trovato un errore che mi ha fatto suicidare il dizionario. Invece di scrivere 'tastiera', ho scritto 'tastatura', una traduzione sbagliatissima :o del tedesco.
Secondo) è la seconda volta che scrivo questo capitolo, in tutto ci ho messo due ore :o mi licenzio per questo c:
Spero che la storia vi piaccia ^^ se sì, sfondate (non capite male) la stellina, yeeeee c:
-A

The Moon is my Shadow - The Sun is you're Light (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora