Cap.6

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Il viaggiò durò quasi un'ora. Lauren guidava tranquilla guardando ogni cartello e stando attenta ai limiti. Camila se ne stette tranquilla, finché non notò dopo tanto tempo quanto fosse tranquilla alla guida.
《Non pensavo guidassi così prudentemente.》 Si girò verso la nera. 《Solo perché sono stata in carcere non significa che sia spericolata in tutto.》 Era seria e non si girò per guardare Camila negli occhi. Doveva guardare la strada. A quelle parole la piccolina formulò dentro di sé la domanda 'perché sei stata in carcere allora?' Ma cacciò quel pensiero nel buio più profondo. Cercò di mantenere la conversazione con altri argomenti. 《Come mai non siamo rimaste in carcere con mio padre.》 Stavolta Lauren si girò e accennó appena un sorriso. 《Sapevo di avere a che fare con una ragazza sveglia. Ma pensavo lo fossi di più.》 Camila si offese. 《Pensavo fossi più gentile.》 《Dovresti accettare bene le critiche come i complimenti. Ci sono vari modi del perché non siamo rimaste là insieme a tuo padre. Primo: tuo padre ha aspettato fino al limite di assegnarti a qualcuno. È riuscito a tenerti al sicuro fino ad oggi. Secondo: il tipo da cui ti devo proteggere sapeva che Alejandro sarebbe andato da Waterman. È così prevedibile. Tz. E terzo: immagino nemmeno tu non te ne sia accorta..》Camila non capì. 《Illuminami.》 Allungò la mano 《il tuo cellulare prima.》 Perplessa Camila negò di volerglielo dare. 《Non ci penso nemmeno. È l'ultimo regalo di mio padre.》 La nera sembrava seccata. 《Smettila di fare la bambina viziata, vedi di iniziare a cambiare atteggiamento, da oggi vivrai con me e ci sono varie regole che dovrai rispettare. Quindi cerca di abbassare la cresta ragazzina.》 Camila intimorita le allungò il cellulare. Scattò il rosso ad un semaforo e così Lauren fermandosi, riuscì a lavorare con tutte e due le mani. Prese un mini cacciavite e aprì il cellulare. 《Ehi cosa stai..?》 《Sssssh. So quel che faccio.》 Tirò fuori un piccolo puntino nero da dentro l'aggeggio elettronico. 《Ma cosa?》 Buttò fuori dal finestrino il puntino nero.《Attaccata alla macchina di tuo padre e adesso anche al tuo cellulare c'erano delle cimici. Quella di tuo padre è stata rintracciata subito. Il che significa che presto arriveranno a distruggere il carcere.》 La mora si preoccupò subito a quelle parole e Lauren notò subito la tensione che si creò dentro la sua auto. 《Non preoccuparti. Piano piano, senza dare sospetti evaquereranno il carcere. I detenuti verranno portati in altri edifici di alta sicurezza e la stessa cosa tuo padre. Lo spacceranno per un prigioniero e starà in una cella.》 Era davvero sveglia, ma non solo. Era sicura di quello che diceva. 《Come fai a saperlo? Te l'hanno detto?》 《No. Semplice intuito, e poi è così logico.》 In effetti non aveva tutti i torti. Era davvero sveglia quella ragazza e riconobbe anche quello. Pensò che suo padre fece bene ad assegnarla a quella ragazza. 'Voglio tua figlia.' Quelle parole le tornarono su come un conato di vomito. 《Perché mi vuoi?》 Lauren rimase paralizzata a quella domanda. Non se l'aspettava davvero. Cercò di sdrammatizzare svoltando pagina al discorso. 《Vivrai con me e un'altra persona.》 《Chi è?》Era davvero così facile sviare quella ragazza da domande così serie? Pensò Lauren. 《Si chiama Dinah. Ha la tua età, ed è la mia migliore amica. È l'hacker più abile qui a Miami. Se le darai fastidio, penserò io a conciarti per le feste.》 《Sei sempre così gentile con le persone?》 Lauren sorrise di nuovo. 《Con quelle che mi stanno così simpatiche sì. E tu vali tutto il divertimento. Credimi.》 Stavolta Camila non volle più parlare, si girò verso il finestrino e il silenzio ritornò in auto. Non accorgendosi di questo si addormentò pure.
Arrivarono dieci minuti dopo.
《Ragazzina. Siamo arrivate.》 Lauren scostò la piccola dolcemente e questa si svegliò piano, sbattendo più volte le palpebre.
《Coraggio scendi.》la nera scese per prima seguita poi dalla piccola. La mora fece per prendere i suoi bagagli ma venne fermata. 《Tranquilla ci penso io.》Camila non riusciva davvero a capirla. Prima era seria, poi arrabbiata e poi gentile. Per caso aveva perennemente il ciclo? O era in menopausa prematura? Non riusciva davvero a capirla. Lauren si incamminò verso la 'casa'. No era proprio una casa. Era un edificio logoro, con pezzi cadenti. Alcuni piani dell'edificio erano completamente distrutti. No avevano le cornici delle finstre e la vernice si era incrostata, cadeva e erbacce crescevano alla base della casa.《Tu abiti in questo squallore?》 《È quello che dicono tutti quando vedono l'esterno. Aspetta di vedere l'interno.》Si avviarono per il vialetto, se così si poteva cambiare. Entrarono, e Lauren aveva ragione; l'interno era davvero caldo e accogliente. Un salone immenso dava il benvenuto, con un morbidissimo divano in pelle nero, un tappeto altrettanto soffice di colore rosso e a finire attaccato alla parete un televisore enorme a schermo piatto con tanto si scaffali e libri, tutti in ordine perfetto. A seguire, divisa da una piccola parete, trovò la cucina, con un bancone in marmo immenso e dei fornelli da fare invidia alle casalinghe. Vicino ad essa una scalinata a chiocciola portava al piano di sopra. 《Aaaah. Casa dolce casa.》 Si girò verso Camila. 《Allora cosa ti dicevo?! Quello dell'edificio logoro è per espiare i curiosi.》 Sorrise soddisfatta. 《Non sembra neanche che ci abiti qualcuno.》 《Ci abbiamo messo anche vari anni ad ottenere un risultato del genere. Ah prima che mi dimentichi.》 Si affacciò alla scalinata. 《DINAAAAAAAH.》 Nessuna risposta. Chiamò due, tre, quattro volte. 《Starà sicuramente ascoltando musica. Coraggio sali anche tu. Così la conoscerai.》 Camila la seguì più stupita che mai. Una casa veramente pulita e in ordine. Arrivarono davanti ad una porta, con un cartello 'keep out.' 《Ti conviene tapparti le orecchie.》 《Come mai?》 《Dinah adora ascoltare musica a tutto volume. Abbiamo costruito muri antisonori, in modo che la musica non disturbi.》 Lauren appoggiò la mano sul pomello. 《Ascoltami. Ne va del tuo udito.》 Camila mise le mani sulle orecchie e la nera aprì. Aveva davvero ragione; la musica era assordante pur avendo le orecchie tappate. Una ragazza si girò stupefatta di vedere Lauren. Spense la musica. 《Sono a casa Dinah.》
《LAUREN.》

The Moon is my Shadow - The Sun is you're Light (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora