Cap. 5

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《Questo è tutto quello che devi sapere su Camila.》Waterman lanciò a Lauren un fascicolo con vari fogli e cartacce riguardanti la piccola mora.
Lauren guardò solo i dati principali. "Femmina. Nata il 3.03.1997 a Cojimar." Poi buttò il fascicolo sul tavolo. 《Hai già finito di guardarlo?》Chiese Waterman perplesso. 《Devo farle da guardia del corpo, non da balia. Penso possa benissimo occuparsi di se stessa avendo raggiunto la maggiore età da poco.》
C'erano soltanto Lauren, Waterman e Cabello nella stanza, la piccola la lasciarono fuori dalla stanza ad aspettare. 《Camila ha delle allergie e deve prendere dei medicinali. Potrebbe rischiare la vita se non dovesse assumerli.》 La voce di Alejandro tremava. Era preoccupato per sé stesso, ma soprattutto per sua figlia. Da quando i suoi affari andarono in rovina, non lasciò mai da sola Camila. E adesso lo spaventava ancora più a morte lasciarla da sola, ma soprattutto lasciarla con una persona come Lauren. Ma doveva.
《Non è un mio problema. Ha diciott'anni. Penso possa cavarsela benissimo.》Guardò Alejandro. 《I patti erano proteggere tua figlia in cambio della mia libertà e della mia vita. Non le farò da balia.》Alzò la voce, tanto da farsi sentire da Camila. La piccola si avvicinò alla porta e appoggiò l'orecchio per origliare, riuscendo a sentire quasi tutto. 《Ti darò altri soldi Lauren.》 Alejandro era esasperato, non ce la faceva più a parlare con lei. 《Non mi interessano i tuoi soldi.》 《E cosa allora?》 Si mise le mani tra i capelli. Ci fu un attimo di silenzio e Camila pensò di essere stata beccata a origliare, invece Lauren riprese a parlare.
《Voglio tua figlia.》La sua voce si fece più profonda e roca. La mora perse dei battiti al sentirlo dire. Da lei poi. 《Hahah. Questa sì che è bella Lauren. Hai cercato di fregarmi, brava. Ci ho creduto fino a pochi secondi fa. Andiamo quanto vuoi? Un milione? Due? Posso arrivare anche a tre.》 Lauren lo guardò con tutta la serietà in corpo.
《Non scherzo mai su quello che voglio.》 Lo fulminò, e fu sicura di aver intimorito il signor Cabello. 《Io voglio tua figlia.》Il sorrisetto stampatosi sulla faccia di Alejandro sparì subito, facendo spazio a perplessità e sorpresa. 《Ma sei una donna.》 Camila diede ragione al padre. Come poteva una donna volerne un'altra? Sarebbe andata contro ogni regola di madre natura. E comunque se il padre avesse dovuto accettare, lei non l'avrebbe fatto. 《Non lo farò. Mia figlia non si tocca.》 La nera sorrise e si alzò in piedi. 《Portami pure in cella Christopher.》 Era l'ultima giocata di Lauren. In realtà, voleva con tutto il suo cuore esser liberata. Riniziare una nuova vita, voltare pagina.
《Va bene. Va bene Lauren. Hai vinto.》Esclamò Alejandro ormai esasperato. Camila si staccò scioccata più che mai. Come poteva averlo fatto? Rimase ferma davanti alla porta, che si aprì subito e la prima figura paratasi davanti a lei, fu Lauren. 《Ehilà ragazzina.》Non ci fu risposta. 《A quanto pare non ti sto simpatica. Beh meglio così. Vedi di salutare tuo padre. Fra venti minuti ce ne andremo.》'Andremo? E dove? Non sarebbero rimasti in carcere?' Lauren si congedò insieme al tenente. Rimasero soli lei e il padre. 《Mi hai venduto a quella ragazza?》 Agitò le mani in segno di disapprovazione. 《No. Hai capito male Cam... aspetta. Hai origliato?》 Stavolta fu il padre a muovere le mani. 《Beh... ma scusa, cosa c'entra con la domanda che ti ho fatto?》《Lauren l'ha fatto solo per poter essere liberata.》 《Ha giocato così sporco?》 《È una ragazza molto attenta e furba. Tieni gli occhi bene aperti Camila.》

.......

Lauren intanto stava impacchettando i pochi oggetti in suo possesso, oggetti di valore, due collane, una con un sole e l'altra con una luna e una foto della sua famiglia. Si fermò ad osservare quella foto. 《Da chi la devo proteggere Christopher?》Waterman sperò tanto di non dover sentire quella domanda. 《Da DomKing.》 Rispose con sincerità. Lauren doveva saperlo. La nera si girò di scatto. 《Lauren. Non fare movimenti azzardati. Lo so che vuoi ucciderlo, ma ti prego, hai sotto le tue ali la piccola Camila e deve essere protetta a costo della vita.》 'A costo della vita.' Lauren si fermò su quelle parole. 《Già... sarei dovuta morire tre anni fa. Dovevo morire io, non Alexis.》
《Avevi fatto tutto in tuo possesso per proteggerla fino alla fine.》 Due lacrime scesero lentamente dai suoi meravigliosi occhi, rendendoli lucidi e ancora più belli. 《No. Il mio egoismo l'ha portata alla morte. Avevo DomKing davanti ai miei occhi. Avrei potuto ucciderlo. Invece non mi resi conto di Alexis. Una pallottola conficcata nella fronte.》 Sorrise anaramente. Se non fosse stato per la sua rabbia cieca, ora Alexis sarebbe stata in vita.
《Lauren..》 Waterman non finì. 《La proteggerò a costo della mia vita Christopher. Ma lo farò solo per te, per mio padre e per Jack.》 Il tenente sorrise. 《Sarebbero fieri di te.》 《Grazie. E ora andiamo.》 Uscirono dalla cella e si ritrovarono all'entrata del carcere. Camila e Alejandro li stavano aspettando impazienti. Quando arrivarono davanti a loro, Waterman ruppe il ghiaccio. 《Ok Lauren. Qui ci sono le chiavi della tua macchina. Ah già... vieni qua.》 Si appartarono in modo che gli altri due non potessero vedere. Tirò fuori una piccola Calibro 22. 《Te la ricordi?》 《L'hai conservata tutto questo tempo?》 《Sapevo che un giorno avresti fatto il passo giusto verso la libertà. E l'ho tenuta per quel momento.》 Lauren sorrise e la nascose. Camila era scossa. Aveva tanta paura di Lauren quanto ne fosse attratta. Era davvero bella e sensuale. 《Allora ragazzina pronta?》 Camila le cacciò un'occhiataccia. 《Mi chiamo Camila.》 《Sì va beh. Come vuoi. Andiamo.》 Aprì la portiera e Alejandro si avvicinò. 《Mia figlia deve vivere. O altrimenti ti ammazzo.》 Era minaccioso. 《Deve vivere come ha fatto mio padre?》 Lo provocò senza termini. Waterman si mise in mezzo. 《Ok ok ragazzi. Vediamo di finirla. Alejandro vai a salutare tua figlia. Ci penso io a lei.》 Cabello andò a salutare sua figlia e Waterman e Lauren finirono di discutere su due cose. 《Capito Lauren? Non l'ho fa apposta. Ma ci tiene a sua figlia. Più di ogni altra cosa su questo mondo.》 Camila intanto aveva già salutato il padre e si era chiusa in macchina. Sentì Lauren dire a Waterman. 《Non permetterò le venga fatto del male.》 Perse di nuovo due battiti. Allora quella ragazza aveva un cuore. Non era solo un concentrato di rabbia e sfacciataggine. La guardò salire in macchina, poi distolse lo sguardo.
《Oh sei già salita?》 Camila riportò tutta la sua sfacciataggine a sé. 《Vogliamo andare?》
Lauren la guardò. Era davvero come se l'aspettava. Sfacciata, prepotente e maledettamente bella.
Accennò un sorriso e insieme partirono.

The Moon is my Shadow - The Sun is you're Light (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora