Cap. 1

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《Mamma, Sofia. Vi prego non andatevene.》Le urla di Camila rimbombavano nel vuoto senza alcuna risposta. Iniziò a correre verso di esso, correndo più che poté, senza riuscire ad arrivare ad una meta.
《Mila... Camila... svegliati.》La piccola sbarrò gli occhi. "Era un sogno dunque." Davanti a lei, suo padre la calmò. 《Sto bene papà. Grazie.》lo abbracciò e gli chiese l'orario. 《Sono le 7.00. Ti aspetto giù per la colazione.》 Le diede un bacio sulla fronte e si congedò. Camila si alzò dal letto ancora sconvolta e andò in bagno. Faceva lo stesso sogno ogni notte, da quando sua madre e la piccola Sofia morirono uccise. Da allora non fu più la stessa ragazza sorridente, se non con le sue migliori amiche e suo padre. Si fece una doccia veloce, uscì dal bagno, si vestì con calma, prese lo zaino e scese a fare colazione. Arrivata in cucina, vide suo padre alle prese con i fornelli. Accennò un piccolo sorriso, ricordando sua mamma. 《Cosa prepari di buono?》La sua voce, riportò Alejandro alla realtà. 《Bacon e uova. Ti piace?》《mmmh.... buonissimo.》La colazione venne servita. Non parlarono molto. Per via della morte della madre e della sorellina, la loro vita venne cambiata drasticamente. 《Dopo la scuola ti vengo a prendere. Ok?》
La mora annuì poco felice. 《Camila lo so che vorresti andare con Ally e Normani. Ma non è più sicuro. E lo sai.》 Lo sapeva eccome. Praticamente la sua vita era sorvegliata ventiquattr'ore su ventiquattro da mafiosi pronti ad ucciderla. Ma non poteva dare torto al padre. Anche perché ne sarebbe andata dell'incolumità delle sue amiche e questo Camila non lo voleva.
Suo padre era il direttore di una delle imprese nautiche più importanti al mondo. Era grazie a lui se quasi tutte le esportazioni e importazioni, avvenivano con successo nel porto di Miami e in tutti gli altri in America. E con questo, oltre a guadagnare un sacco di soldi, poteva permettersi tutto ciò che voleva. E per Camila era la stessa cosa. Era viziata. Rimaneva comunque una ragazza sveglia e ribelle. Però, un giorno, fece un'affare poco sicuro. Perse tutti i suoi soldi e in più dovette rimborsare DomKing. Non avendo i soldi quest'ultimo uccise la madre di Camila e Sofia. Lei si salvò per miracolo. Da allora, il padre non la lascia più un attimo sola, se non a scuola.
I suoi pensieri vennero interrotti dalla suoneria di un cellulare. Era il suo, ma anche quello di suo padre. Controllò. Un messaggio da Normani.

Normani
'Allora come sta la mia piccolina oggi?'

Camila
'Bene Normani. E tu?'

Normani
'Sempre le solite cose. Sai com'è. Anche oggi vieni a scuola in macchina?'

Camila
'Purtroppo sì. Mi dispiace tanto. Vorrei così tanto ritornare a prendere l'autobus con voi. Ma non posso.'

Normani
'Tuo padre ha per caso scoperto qualcosa che non gli andava giù?'

Camila
'Non penso. Ah sta arrivando. Ci vediamo a scuola.'

Non poteva dire a Normani ed Ally di suo padre e della situazione in cui si trovava. Avrebbe messo in pericolo suo padre, ma soprattutto loro due. Di nuovo, i suoi pensieri vennero interrotti. 《Chi era papà?》《Oh. Un altro direttore per parlare di affari. Hanno rifiutato anche questa volta.》 Suo padre stava cercando di racimolare in tutti i modi, i soldi che doveva ancora al mafioso. Sebbene continuasse a chiedere in giro di firmare contratti per ampliare l'azienda, tutti rifiutavano perché sapevano del suo problema. 《Non preoccuparti papà. Ce la faremo.》Lo abbracciò forte. 《Grazie tesoro. Coraggio andiamo o farai tardi a scuola.》 Finirono di prepararsi e uscirono dalla villetta. Salirono sull'Audi A4 nero pece e insieme si avviarono verso scuola. Fu un viaggio piuttosto lungo e dopo venti minuti. Arrivati a scuola, Alejandro si fermò.
《Allora ci vediamo dopo.》
《Certo papà. Ci vediamo dopo.》 Gli diede un piccolo bacio sulla guancia e scese dalla macchina.

The Moon is my Shadow - The Sun is you're Light (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora