Cap.16

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《Posso uscire con Ally e Normani?》 Camila fu davvero felice quel giorno, non sapeva però, cosa veramente la rendesse così di buon umore. Erano anche tornate da poco nel covo segreto delle ragazze.
《Certo che puoi uscire Mila.》 Intervenne Dinah. 《Vero Lolo?》 Continuò.
《Mmmh?! Sì certo se proprio ci tiene.》
《Grazie grazie.》 Camila corse e abbracciò entrambe le ragazze.
《Preparati. Fra un pò ti accompagno.》 Concluse Lauren.
Lauren e Dinah rimasero sole in cucina e Dinah guardò maliziosamente Lauren. Sapeva cosa successe quella notte, ma volevo sentirselo dire dalla più grande.
《Odio quando mi guardi così DJ.》Imprecò la più grande, prendendo il computer e accendendolo.
《Andiamo. Lo so cosa è successo.》 Dinah era davvero un genio, la più grande ogni volta si chiedeva come lei potesse davvero capirla senza problemi.
《L'ho baciata. Contenta?》 rispose vagamente roteando gli occhi.
《E poooooi?》 Mise il mento sulle mani e guardò Lauren sorridendo.
《Andiamo DJ.》 Sbatté le mani sul tavolo imbarazzatissima e si alzò andando verso il frigo.
《Lo sai che scherzavo Lolo. Volevo sapere se per caso quella ragazzina avesse mosso qualcosa in te.》
《Può darsi. Forse anche più di Alexis.》 Dinah sorrise felice. Finalmente vedere la Lolo che tanto conosceva la rese più felice che mai.
Nel frattempo Camila scese le scale già pronta per uscire.
《Andiamo?》 Chiese entusiasta.
《Senti ti va di portarti dietro anche Dinah? Ha bisogno di far prendere aria a qul cervello polveroso.》 Lauren picchiettò sulla tempia della ragazza. 《Hahahah Lolo. Smettila.》
《Pensavo venissi anche tu.》 Si intromise la piccola.
《Non posso. Ho ancora del lavoro da fare. Ma prometto di vernirvi a prendere a fine giornata. Va bene?》
《Giurin giurello?》 Camila alzò il mignolo verso la nera.
《Giurin giurello.》 E i due mignoli si strinsero.
《Allora ci vediamo dopo Lolo.》
《Sì. Ciao.》

......

《Bravo il mio Austin. Questa è opera. L'hai fatta recitare davvero bene. Il fotomontaggio è davvero impeccabile. Nessuno capirà della farsa. Presto mandatelo ad Alejandro Cabello.》 Il ragazzo accennò un grazie per i complimenti avuti dallo zio, e insieme a Gin, misero in atto il piano. Grazie a quello stupido gioco che si inventò quella sera, fece recitare Camila e avrebbe mandato il finto video a Cabello per poter farlo cadere nella rete come un pesce.
Austin e Gin finirono gli ultimi dettagli e mandarono il video falso al comandante Waterman.

.....

《Alejandro.》 Waterman aveva la voce bassissima e roca, preccupante e Cabello sudò freddo in quel momento. Alejandro non vedeva sua famiglia da quasi un mese, e non seppe più niente da quando si separarono. Lui andò insieme a Waterman in un altro carcere e da lì non si mosse più
《Cosa c'è Christopher?》 Si alzò dal suo letto. Faceva finta di essere un detenuto per non essere scoperto.
《I-io...》 Waterman era davvero paralizzato, non sapeva come poter iniziare.
《Christipher.》
《Forse è meglio se tu guardassi con i tuoi occhi. Vieni con me.》 Gli fece cenno di uscire dalla cella e lo portò in una stanza interrogatori.
Si sedettero e in piedi dietro di loro due guardie facevano la guardia. Waterman accese un monitor e fece partire il video.
Guardarono entrambi scioccati più che mai. Camila era seduta su una sedia, legata e continuava ad urlare.
Alejandro guardò allibito. Alla fine del video, comparve il volto di DomKing.
《Salve Alejandro. Spero ti sia arrivato il piccolo regalino. Tua figlia è in mano nostra. Sai, non è stato così difficile catturare la piccola. Spero tu abbia i soldi. Altrimenti tua figlia farà una brutta fine. Se dovessi averceli, portali al capannone del porto abbandonato, lunedì prossimo a mezzanotte.》
La rabbia fu talmente tanto, che Alejandro iniziò a sbraitare e a prendere a pugni il tavolo, continuando così per almeno dieci minuti buoni.
Quando si calmò cercò di parlare a Waterman, sembrando il più calmo possibile.
《Portami da quella stronza. Adesso.》
Si misero in viaggio e verso le sei di sera, arrivarono nel covo segreto di Lauren. Le ragazze non erano ancora arrivate e Lauren era ancora a casa da sola.
Alejandro arrivò davanti all'entrata ed iniziò a battere i pugni alla porta. Dietro, Waterman impotente.
《APRI QUESTA MALEDETTA PORTA. APRI HO DETTO. STRONZA. NON AVREI MAI DOVUTO AFFIDARTI MIA FIGLIA.》 Continuò a battere i pugni. 《APRI HO DETTO LAUREN.》 Quando non ebbe più la voce per urlare finalmente la porta si aprì e una Lauren stupita ai affacciò alla soglia della porta.
《Ma cos..》 Non finì di parlare, che Cabello le tirò un pugno dritto in faccia, accanendosi su di lei.
《COME HAI POTUTO? DOV'È MIA FIGLIA? RIDAMMELA.》 Lauren confusa, non riuscì a capire e inoltre non riusciva a pararsi dall'uomo. Waterman cercò di togliere l'uomo dalla ragazza, ma venne colpito da quest'ultimo e sbatté appena la testa sulla parete.

...

《Senti Dinah. Ma dov'è Lauren?》 Chiese Camila preoccupata.
《Non saprei. È in ritardo di un bel pò. Meglio tornare a casa Mila. È troppo pericoloso stare troppo allo scoperto.》
《Hai ragione. Meglio andare.》
Presero un taxi e arrivarono alla strada prima dell loro covo, facendo il restante pezzo a piedi. Quando arrivarono davanti alla porta sentirono delle urla provenire dall'interno. Aprirono e vider due uomini uno stordito e l'altro su una persona.
《Christopher.》 Dinah si precipitò sull'uomo sedut sulla parete e lo aiutò ad alzarsi.
《Non preoccuparti per me. Aiuta Lauren.》 Dinah vide la persona per terra dimenarsi per cercare di liberarsi.
《Papà.》 Alejandro si fermò subito e si girò verso la figura dietro di lui.
《Camila. Mio dio sei tu.》 Si alzò e corse ad abbracciarla.
Intanto Lauren ancora stesa per terra stava perdendo un del sangue.
《Lolo.》 Dinah corse verso la ragazza stesa per terra.
《DJ. Sto bene grazie.》
《Papà ma che hai fatto? Sei pazzo?》 Sciolse l'abbraccio e andò anche lei verso la ragazza.
Lauren era stesa per terra con qualche livido quà e là e il labbro, dove Camila morse, rosso e del sangue usciva lucido e acceso.
La nera si alzò piano e si adagiò sul divano.
《Lauren...》 Camila si sedette vicino a lei e Dinah prese il kit di pronto soccorso.
《Sto bene.》 Continuò a dire Lauren, ma Camila continuava a guardarla negli occhi preoccupata e con lo sguardo più seducente di sempre.
Le tolse il sangue dal labbro con il pollice e appoggiò la fronte su quella di Lauren.
《Ma cosa ti ha fatto? Dio mio Lauren.》
《Era uno scherzo allora.》 Si intromise Alejandro.
《Uno scherzo?》 Chiese Dinah, cedendo del disinfettante a Camila. Dinah e i due uomini parlarono in cucina, mentre Camila e Lauren rimasero in salotto.
《Scusami Lauren. Dio mio. N-non so davvero cosa gli sia saltato in mente.》
《Sssh. Non dire niente.》 Prese la piccola per la guancia e la tirò a sé, baciandola con foga. Camila si lasciò andare e il bacio divenne più intenso.
Camila si staccò e la guardò negli occhi.
《Ti amo Lauren.》
《Lo so.》 E strinse la piccola a sé.
I tre tornarono in salotto e iniziarono a parlare di quello che successe.

C:
Vi adoro. Più di 3k visualizzazioni c: vi adoro. Il caso è chiuso.
Mi spiace di aver scritto un capitolo un pò così, ma sono di una fretta assurda e spero vi piaccia. C: fatemi vedere tanteeeeee stellineeeeeeeeeeee *-*

The Moon is my Shadow - The Sun is you're Light (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora