{Hodges' P.O.V}
Un'altra mattina di scuola era cominciata. Il sole splendeva nella metropoli di Los Angeles.
Scesi nel mio grande garage, dove attivai il basculante automatico, entrai in macchina e mi avviai verso la scuola. Ovviamente richiudendo il garage, dopo.
La nuova scuola mi piaceva, anche se non ero un bravo professore, perchè mentii ai miei studenti il primo giorno di scuola, dicendo che ero un insegnante rinomato per via della mia occupazione all'Accademia di Analisi Forensi a Las Vegas. Invece, io ero, sì, nell'ambito forense, ma essendo uno scienziato in un laboratorio della polizia scientifica.
I nuovi allievi mi piacevano. Specialmente Mia. Era educata, intelligente... E tanto altro.
Arrivai a destinazione, dove tutte le auto dei ragazzi erano parcheggiate nei loro posti riservati. Mi fermai un minuto ad osservare la macchina che mi sembrava quella di Mia.
Era una Cadillac XTS verde smeraldo, e dentro conteneva quattro sedili in pelle di coccodrillo.
"Professor Hodges! Ma cosa fa!?"
Venni sorpreso dalla diretta interessata che mi guardava ridendo.
"Oh, nulla... Stavo guardando il mio riflesso."
"Dai, sia sincero."
"Giuro che mi stavo guardando."
"Narcisista, prof?"
"Primo, non sono quello che tu pensi che io sia. Secondo, dammi del tu quando siamo da soli, e terzo, devi chiamarmi Hodges."
"Ma non posso!"
Dopo avermi detto ció, si incamminó verso la scuola. Come d'altronde feci io.
Arrivai alla mia classe, dove mi stavano aspettando i ragazzi del corso di chimica.
"Io, non sono il vostro professore di chimica, ma sono qui perchè lui è a casa in malattia. Comunque. Tre opzioni. La prima, studiate altre materie senza fare troppo casino. La seconda, vi faccio vedere come ricavare il DNA da una traccia di pelle presente nei vestiti. La terza, vi faccio vedere un film. Per alzata di mano."
Vidi che volevano vedere il film. Scelsi di fargli vedere 'Io sono leggenda'. Per spiegare loro il meccanismo della scienza nel realizzare ció che si vuole. E poi perchè io amavo quel film. Inserii il disco nel modem del computer e lo feci partire.
Mi sedetti e guardai le immagini proiettate. E ripensai a Mia. Mi sa che fossi piuttosto fissato con quella ragazza.
'Hodges, lei è solo diciottenne, mentre tu sei un quarantenne.'
La vocina dell'angelo nella mia testa non faceva altro che ripetermi queste parole.
'Fregatene se è piccola, dovrete solo avere un rapporto.'
Poi veniva fuori quella cattiva. Io avevo smesso di ascoltarle da quando avevo quindici anni. Quando il film terminó, uno degli alunni dell'ora dopi entró.
"Prof buongiorno. Volevo dirle che l'ora dopo io dovró uscire prima perchè ho una visita."
"Dimmelo dopo, non ti preoccupare Greg."
Una settimana prima avevo visto quei due, lui e la sua ragazza, Lauren mi sembra, avere un fantastico e dolce momento amoroso.
La campanella suonó, e io mi accorsi che le ore successive passarono molto velocemente. Così, nella pausa pranzo, mi recai nell'aula insegnanti, dove il mio collega di italiano si stava rilassando.
"Ehi Hodges. Dimmi un po'. È vero cha hai una storia con Mia Westcarrew?"
"No... Non ci proverei nemmeno. Perchè?"
"Boh, girano delle voci..."
"Beh, io ci tengo a dirti che nulla è vero."
Uscii per andare a prendere una boccata d'aria.
Non avrei neanche osato toccare Mia. Sarebbe stato uno scandalo.
Quando rientrai, alla fine della pausa, Mia mi bloccó.
"Hodges ti devo parlare."
"Certo. Dimmi tutto."
Fu un sollievo per me sentirmi dare del tu.
"È successo qualcosa. La mia amica Lauren non viene a scuola da due giorni e non riesco a contattarla. Mi devi aiutare ti prego."
Pensai un minuto.
"Vieni Mia, ora rilassati. Se mi dai il numero di Lauren posso provare io a chiamarla. Peró tu stai tranquilla."
La rassicurai, e vidi che cominció a calmarsi.
"Ma perchè ti sto dando del tu? Io non posso."
"Ora non ti preoccupare di quello che devi fare e che non devi fare. Pensa a calmarti."
Era troppo agitata. Così accostai qualche banco e la feci sdraiare. Poi, io chiamai Lauren. Alla terza chiamata, mi rispose.
"Pronto?"
"Ehi Lauren, sono Hodges. Sono qui con Mia che è nel panico perchè tu non le rispondi."
"Ah! Dica a Mia che sto bene e che mi sono finiti i giga del cellulare. Non sono venuta a scuola perchè c'era sciopero dei mezzi pubblici. Ma domani torno."
Vidi Mia alzarsi e venire verso di me. Mi abbracció, e io la ricambiai. Mi disse di sentirsi meglio, quindi si avvió verso la sua classe.
Mentre camminava, io la osservai per qualche secondo. Si raccolse i lunghi capelli neri in una coda di cavallo. Il che mostrava la sua schiena ben formata, grazie alla scollatura della maglia.
La vidi girarsi verso di me, facendomi l'occhiolino. Io la salutai semplicemente.
Forse ero io a piacerle.
'Ma dai Hodges cosa pensi?!'
'Fa dei ragionamenti da persona normale, buono a nulla.'
La vocine litigavano in continuazione.
Vidi che arrivava la preside, così io corsi alla mia postazione per sembrarle un professore coi fiocchi.
Quando in realtà, invece di correggere una tesi, stavo scrivendo una lettera a Mia. Che forse non le avrei mai consegnato.
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Just good friends.
Teen FictionUna storia d'amore, ma allo stesso tempo intrigante, misteriosa. Due ragazze liceali incontreranno il loro vero amore, ma uno di loro non é proprio quello che ci si aspetta. Questa storia sarà creata in collaborazione con @givemelovesanders.