Capitolo 13

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{Mia's P.O.V}

Era passata circa una settimana da quando io e Hodges avevamo passato la notte insieme, riuscivo ancora a sentire il suo respiro sulla mia pelle.
Ma non potevo sognare ad occhi aperti durante la lezione di filosofia.
"Ma di che diamine parla?"
La voce di Logan rimbombó in tutta la classe.
Il prof Matthews si avventó su di lui, poi Chris si alzó dalla sua postazione, dirigendosi verso la porta.
"Andrews?! Torni al suo posto!"
"Professore sono stato io, non Carris."
Che cosa?! Chris si prende la colpa degli altri?
"E va bene signor Andrews. Mi fa piacere che lei abbia ammesso le sue colpe."
Di solito quelle lezioni non le perdeva nessuno, ma quella mattina mancava Greg.
"Mia, hai visto Greg?"
La voce della mia amica mi risveglió dal mio pisolino.
"No, sarà in ritardo. O arriva dopo. Lo conosci."
Infatti, appena uscimmo dall'aula per andare nel laboratorio di Hodges, Greg ci raggiunse.
"Cosa mi sono perso?"
"Oh, niente. Chris si è preso la colpa di Logan durante la lezione di filosofia."
Greg fece una smorfia, poi guardó Lauren.
Io fui la felice esclusa in quei cinque minuti.
Poi mi ricordai una cosa.
"Greg! È urgente. Ascoltami."
"Dicami."
Le sue labbra erano sporche di rossetto, come sempre.
Lauren mi bloccó prima che io riferissi parola al suo ragazzo.
"C'entra Hodges?"
"Hodges è onnipresente."
Dopodichè riguardai il biondino.
"La Sidle ha detto a Hodges che ha detto a Lauren che ha detto a me di dire a te che domani bisogna consegnare il progetto."
Greg sbarró gli occhi, prima di portarsi una mano alla nuca grattandosi.
"Ehm... Ragazze... Io... Non l'ho ancora finito..."
"Io ho bisogno del progetto bitosu. Nullonefan."
Lauren disse quella frase che io capii dopo un mese di ripensamenti.
Entrammo finalmente nell'aula di scienze.
Io, da brava alunna, consegnai il progetto finito a Hodges e quando tornai a sedere, feci una linguaccia ironica a Greg, che lui ricambió, con l'aggiunta del terzo dito.
Mentre Hodges spiegava, io non facevo caso a quello che diceva. Ma guardavo il suo viso cambiare espressione, ogni suo movimento... Mi ero perdutamente innamorata di lui... E fu lì, che mi ricordai che mancavano solo tre giorni a Natale, ció significava: LETTERA.

•••

La vigilia di Natale avevo invitato Lauren e Greg a casa mia, per fermarsi a dormire.
La mattina di Natale, infatti...
"MIA ALZATI È NATALE!"
Lauren mi saltó addosso facendomi quasi rompere le doghe del letto. Mentre Greg sorrideva tenendo una GoPro in mano, stando appoggiato allo stipite della porta della mia stanza.
Io mi alzai da letto, prendendo la lettera di Hodges da sotto il cuscino. Era giunto il momento di leggerla.
Andammo nel salone, aprimmo i vari regali, peró uno molto grosso rimase sotto l'albero.
"E quello?"
"Prima leggi la lettera."
Disse Lauren la doppiogiochista.
Scartai l'involucro della lettera e tirai fuori il foglio con la calligrafia di Hodges, solo quella volta, ben scandita e chiara.
"Cara Mia,
Buon Natale.
Ti scrivo questa lettera per dirti che provo una certa attrazione sentimentale e fisica nei tuoi confronti.
Già dal primo momento che ci siamo guardati, io ho capito che dimenticarti e trattarti da semplice alunna non era cosa facile.
Vorrei anche dirti che nei tuoi momenti più bui, io ci saró. Saró accanto a te. Non ti lasceró.
Non sono bravo a parole ma vorrei dirti queste cose in modo chiaro e sintetico. Quindi, ti auguro di passare un Natale bellissimo.
Tuo, David Hodges.
P.S. Ho preso due biglietti per Revenant - Redivivo. So che hai una passione per l'attore."
Mi commossi. Anche se era come scoprire l'acqua calda, tutte cose che sapevamo già.
"Mia, ora apri quello."
Vidi che Greg indicava il pacco enorme - il regalo, la scatola. Senza doppisensi, così io mi avvicinai ad esso e... Si scartó praticamente da solo, facendo uscire un Hodges in camicia blu e jeans.
Io cercai di resistere, ma fallii.
Mi avventai su di lui e lo baciai, avevo aspettato quattro mesi quel momento fantastico.
Lauren e Greg stavano esultando come pazzi mentre io e David facevamo danzare le nostre lingue.
Riuscii a staccarmi da lui, cavolo che sensazione stupenda.
"Oserei dire che ora... Stiamo insieme?"
"SI!"
Saltai di gioia, buttandolo sul divano e 'per sbaglio' cadendoci sopra. Dio se l'amavo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2016 ⏰

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