✧ Quattro ✧

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🌸 Revisionato 🌸

Presto si fece ora di pranzo, ma Taiga non aveva appetito. Il che era strano, non era da lei deprimersi o innervosirsi davanti a del buon cibo.

Ma quella mattina, tutto aveva preso una piega diversa, e nella sua testa non c'era spazio per altri pensieri. Voleva solo sapere di più sul conto di Yuno.

Tuttavia, era consapevole del fatto he non ci sarebbe mai riuscita da sola. Non è semplice passare inosservati quando sei conosciuta in tutta la scuola come quella che ha lussato una spalla a un ragazzo del quinto anno.

A quel ricordo, Taiga ridacchiò.

Aveva bisogno di qualcuno che fosse quasi invisibile, del quale Yuno non dovesse sospettare.
E lei sapeva già a chi rivolgersi.

In fondo alla mensa, seduta in disparte e col capo basso, Yuki Nagato era più esposta di quanto credesse. L'occhio vigile della Tigre Palmare aveva subito inquadrato la sua preda, la stessa stupida che pensava che Taiga avesse provato pietà nei suoi confronti.

Attraversò la mensa quasi schiacciata contro il muro, pur di non farsi vedere. Si rivelò più facile del previsto, ma Taiga sapeva che tutto ciò era dovuto solo alla sua altezza. O meglio... alla sua bassezza.
Cercò di non pensarci e si fermò a pochi centimetri dal tavolo di Yuki, mandando giù quel boccone aspro.

Quando Yuki si accorse di non essere più da sola, alzò lentamente gli occhi dal suo pranzo, osservando la ragazza che qualche ora prima l'aveva dapprima difesa, e subito dopo riempita di parole.

Quando Yuki si accorse di non essere più da sola, alzò lentamente gli occhi dal suo pranzo, osservando la ragazza che qualche ora prima l'aveva dapprima difesa, e subito dopo riempita di parole

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『E-Ehi, Yuki...』iniziò Taiga forzando un sorriso, sperando di renderlo quanto più gentile le permetteva l'orgoglio. 『C'è posto qui?』 E senza nemmeno attendere la risposta di Yuki si sedette dando le spalle alla sala. Magari così nessuno l'avrebbe riconosciuta.

Come si aspettava, nessuna delle due aprì bocca per dieci minuti, e a Taiga toccò osservare Yuki mangiare il suo onigiri, pentendosi amaramente di aver scelto di saltare il pranzo.

Ma la verità è che, di tanto in tanto, Yuki lanciava qualche sguardo incuriosito alla sua insolita compagna di classe. Era uno sguardo fugace, veloce, ma carico di curiosità, come quello dei bambini. Molto diverso da quello di Taiga, che non puntava mai lo stesso oggetto per più di due secondi e che era sempre accompagnato da un lampo infastidito. Evidentemente, si aspettava da Yuki una reazione diversa, magari che la temesse. Ma Yuki non aveva mai avuto motivo per farlo, pertanto, il desiderio di Taiga era perfettamente irrazionale.

『Be', come va?』continuò Taiga tamburellando le dita sul tavolo.

Yuki annuì, senza scomporsi più di tanto.

Taiga serrò i denti.『Fan... fantastico. Davvero fantastico. Mi fa davvero piacere che tu stia...』

『Perché non la smetti di mentire spudoratamente e mi dici che cosa vuoi?』Le chiese Yuki per metterla a tacere. A Taiga non era mai stata più simpatica di così.

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