Mi svegliai di nuovo, con la fronte tutta sudata.
Era la seconda volta nel giro di 3 ore che mi svegliavo dopo l'ennesimo incubo.
Ora volevo solo una cosa... vendetta, per tutti questi anni di dolore, per ogni lacrima che ho versato a causa sua, per ogni volta che mi ha fatto stare male, per ogni volta che ho pianto a causa sua, per ogni volta che avevo avuto di lui accanto, ma purtroppo lui non c'era. Volevo che soffrisse quanto ho sofferto io. Volevo giustizia, solo questo.Mi alzai dal letto. Silenziosamente percorsi i pochi metri che separavano la mia stanza dalla sua. Aprì la porta della sua stanza e silenziosamente ci entrai. Il mio sguardo vagò per tutta la stanza fino a finire sul viso candido del mio fratellino. Era davvero bello. Mi avvicinai al suo letto e cercando di non fare rumore, mi sedetti sul bordo di esso. Portai la mia mano sulla sua fronte sudaticcia e spostai dietro l'orecchio i folti ricci che nascondevano i suoi bellissimi occhi verde smeraldo. Sembrava un angelo caduto dal cielo, solo per essere ammirato da me. Peccato che di angelico, nel carattere, non avesse proprio niente. Gli baciai dolcemente da guancia, sorprendendomi di quanto fosse morbida. «ambra, ambra n... non mi lasciare» lo sentì borbottare nel sonno. Una lacrima cade involontariamente dal mio viso «tranquillo con ti lascierò mai » dissi e il suo volto ritornò subito sereno. Peccato che una volta attuato il mio piano, sarebbe stato lui ad allontanarsi da me, ma forse sarebbe stato meglio. Noi non siamo stati fatti per stare insieme, per volerci bene, perché altrimenti non ci faremmo sempre del male.
Mi alzai dal letto e frugai nei vari cassetti della sua stanza alla ricerca di un preservativo. Quando lo trovai, lo infilai nella tasca dei pantaloncini della tuta e silenziosamente uscì dalla sua stanza.Mi dispiace Harry, ma voglio farti male, quanto tu ne hai fatto male a me
Andai a letto, consapevole che molto probabilmente stato commettendo un altro errore, di cui presto avrei pagato le conseguenze.
*****
Mi svegliai. Andai a farmi una doccia e mi preparai per andare a scuola. Recuperai il preservativo dalla taschino dei vestiti di ieri e andai al piano di sotto.
Andai in cucina e trovai Harry su una delle sedia mentre sgrannocchiava dei cereali al latte.
Mi stesi sul pavimento e strisciai verso di lui. Gli infilai la bustina che avevo in mano nella tasca e lentamente mi alzai cercando di non farmi vedere da lui. Mi sedetti vicino a lui, dove sul tavolo c'era già la mia colazione pronta. Si girò verso di me e per un momento i miei occhi si incatenarono ai suoi, come se non volessero guardare nient'altro che non fosse lui. Girai il mio sguardo dall'altra parte, in modo da sciogliere il contatto visivo che si era appena formato tra noi due. «giorno Ambra» disse mia madre spuntando fuori dal nulla «ciao mammi».
Si fece un piatto di cereali anche lei e si venne a sedere con noi. Che il piano abbia inizio.
«Harry, hai qualcosa che ti spunta dalla tasca» dissi tirando fuori il preservativo dal suo giubbotto. Vidi nostra madre spalancare gli occhi dallo shock, mentre pian piano il suo viso diventato rosso dalla rabbia. Credo che mamma sapesse che Harry non era più vergine, ma a qualunque madre avrebbe infastidito vedere il proprio figlio girare con un preservativo in tasca.
«mamma. Io non so come ci sia finito quel coso dentro la mia tasc... » «sta zitto Harry. Non voglio sentirti fiatare. Mi hai deluso, sapilo. Ti ho cresciuto per essere un uomo e non uno che gira con un preservativo in tasca. Vai in camera tua e non uscire finché non te lo dirò io» risi sotto i baffi, per la sfuriata di mia madre, lui mi guardò sorpreso, ma pian piano si trasformò in uno sguardo di comprensione. Forse aveva capito che ero stata io «no» «Harry vai» disse in tono ancora più autoritario «no, mamma. Non sono più un bambino a cui puoi dare ordini a spanello. Ora sono maggiorenne e faccio quel cazzo che mi pare» disse Harry alzandosi di getto dalla sedia e dirigendosi verso il corridoio che dava verso la porta d'ingresso. Che cazzo avevo combinato?*****
Presi le chiavi dal mio zainetto e le infilai dentro la serratura. Aprì la porta ed entrai in casa. Appoggiai il mio zaino sul tavolo in cucina e frugai nel frigo alla ricerca di qualcosa da bere. Presi una bottiglietta di succo e chiusi lo sportello. Mi girai e sentì qualcuno spingermi contro il frigo, facendo in modo che la mia schiena aderisse con esso. Aprì gli occhi e mi ritrovai davanti il viso di Harry «Harry... » «lo so che sei stata tu. Sai? Ieri avevo deciso che non ti avrei dato ascolto. Non volevo ridiventare quel fratello che tanto odiavi, ma adesso le cose cambiano» disse mentre io sentivo il cuore esplodermi dentro al petto a causa della sua vicinanza. Cercai di riaquistare una certa distanza di sicurezza facendo qualche passo indietro, ma fu tutto inutile. Ero come bloccata. «perché quando io mi avvicinano tu ti allontani? Perché quando ti guardo negli occhi inizi a tremare? Hai forse paura di me? »disse facendo un altro passo verso di me, in modo da non lasciarmi via di fuga. Le gambe iniziarono a tremarmi e se non fosse per il suo braccio che mi avvolgeva il fianco, forse sarei già caduta. Non risposi alla sua domada, perché non avrei mai avuto una risposta da dargli, neanch'io sapevo il motivo del mio strano, comportamento«beh, fai bene ad avere paura, mia cara sorellina perché il mostro è tornato stavolta e non se ne andrà più » disse prendendo il mio viso tra l'indice e il pollice, per poi avvicinarlo al suo viso per stamparmi un delicato bacio sulla guancia
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Sono Incinta Ed Innamorata Di Mio Fratello... Cazzo
LosoweÈ davvero possibile amare e odiare una persona nello stesso momento? Forse sì, perché a loro è capito. Si odiavano talmente tanto da amarsi. Si picchiavano così tanto da baciarsi. Si amavano così tanto da star male. E Il loro all'inizio era un odio...