She Doesn't Know What I Feel For Her

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Li Il vento mi sfiorava delicatamente la pelle e mi lasciai cullare dal dolce suono di quell'aria pura . Quello che era successo prima era ancora ben stampato nella mia mente, anche se avrei dato di tutto per dimenticare, come se non fosse mai accaduto nulla. Come per scordare lentamente che la mia famiglia pian piano stava cadendo a pezzi e solo per colpa mia. Come per scacciare il pensiero insistente di essere nata per errore... di essere un errore. Come per dimenticare le molto probabilmente Harry vivrebbe meglio senza di me, già questo mi faceva male, sapere che senza di me avrebbe avuto una vita migliore, sapere che gli ero di intralcio, essere certa di essere solo solo un ostacolo nella sua vita ed soprattutto essere guardata da lui come se nemmeno di rendesse conto che ero io la causa di ogni suo male. Già, questo mi faceva star male... avergli procurato solo dolore.
Ma, infondo ero convinta che anche se l'avesse saputo, non mi avrebbe mai lasciata sola , perché era riuscito a dimostrarmelo molto volte... lui mi voleva bene e anch'io gliene volevo, ma una piccola parte di me, continuava a ripetere che io gli volevo più che bene, ma forse, a volte è meglio chiudere gli occhi, piuttosto che essere acceccati da una verità, che ci sconvolgerà per sempre la vita, anche se forse alla fine è solo codardia.

Sarei voluta entrare di nuovo in casa, correre in camera sua e dirgli che non lo avrei mai lasciato andare, che ci sarei sempre stata per lui, ma credo che lui lo sappia già, forse perché è quello che vede scritto nella mia anima, ogni volta che con i suoi grandi occhioni verdi, mi penetra gli occhi, la pelle fino ad arrivare al mio cuore.
Già, fu l'unico ragazzo a trovare il modo per scavarmi dentro, per sapere i miei segreti senza che io gliene parlassi, a lui bastava guardarmi negli occhi per capire come si sentissi.

Il rumore di un 'bip' mi fece riprendere dai miei pensi. Alzai lo sguardo che prima era rivolto verso le mie scarpe e notai una macchina fermarsi sul nostro vialetto. Mi avvicinai riconoscendo subito la ragazza al volante. Aprì lo sportello ed entrai per poi richiuderlo con una leggera pressione «ciao Mari» dissi salutando la ragazza che poche ore fa mi aveva chiamato dicendo che doveva accompagnarla al nuovo pub che avevano aperto da poco «ciao Ambra pronta per la notte migliore della tua vita? » scherzò alzando entrambi i sopracciglia «io sono nata pronta ora metti in moto ed andiamo che la notte è ancora giovane» «tranquilla, non me lo farò ripetere due volte » disse facendo ripartire la macchina.

******

Avevo bevuto talmente tanto che la pista davanti a me sembrava girare. Ma era questo quello che volevo, ubricarmi talmente tanto da dimenticare il mio nome, ubriacarmi così tanto da star male, ubriacarmi così tanto da dimenticare ogni mio problema, ubriacarmi così tanto da sentirmi finalmente viva.

«ti va di ballare? » mi domandò una voce maschile, circondando il mio fianco con il suo braccio. Girai lo sguardo per vedere chi fosse il ragazzo che mi stava cinghiendo la vita. Era biondo con gli occhi azzurri, era davvero carino. Ma nessuno poteva superare Harry.
Iniziai a strusciarmi su di lui, in modo provocante. Non l'avevo mai fatto, ma mi piaceva. Ma questa non ero io.

Harry's pov

Sentì il rumore della porta d'ingresso sbattere violentemente e per una frazione di secondi sperai che la persona appena uscita da quella porta non fosse Ambra.

In seguito sentì dei passi fermarsi davanti alla mia stanza e poi la maniglia lentamente si abbassò. Fa che sia lei, per favore.
Le mie speranze si dissolsero nel vento quando ad entrare fu mia madre «che vuoi? » le domandai scorbutico «parlarti» disse appoggiandosi contro la porta, incrociò le braccia e iniziò a guardarmi quasi fosse disgustata da me «ma io no» «senti, che tu lo voglia o no, io sono pur sempre tua madre, quindi esigo rispetto. Quindi se io voglio parlarti tu stai buono lì e mi stai ad ascoltare. Chiaro? » disse ogni parola con estrema lentezza, come per farmi capire meglio ogni sua parola. Ci furono attimi di silenzio, in cui nessuno fece o disse nulla. Ci guardavamo negli occhi esprimendo attraverso essi la rabbia che provavamo l'uno nei confronti dell'altro.
«allora? Dimmi quello che vuoi dirmi e poi vattene » «voglio che tu mi spieghi tutto. Come puoi.... » alzai il sopracciglio non capendo perché si fosse fermata«fare cosa? » «amare tua sorella » sgranai gli occhi incredulo delle sue parole. Già, la amavo, forse da sempre,anzi no, solo quel giorno di 12 anni fa.

Già quel 4 agosto mi cambiò la vita e soprattutto il modo in cui iniziai a guardare mia sorella, ma purtroppo lei non so ricordava nulla, ma infondo non mi sorprende era così piccola, ma già così bella all'epoca. Quante volte avrei voluto parlarle di quel giorno, sperando che riuscisse a riaffiorare dalle fondamenta della sua testa, ma alla fine non lo mai fatto. Il perché? Perché è mia sorella, non potevo amarla, non dovevo desiderla, non avrei dovuto dersiderare di farla mia e soprattutto non sarei dovuto essere geloso di vederla in compagnia di altri ragazzi ma era così. Io la amavo, ma questo sarebbe stato un segreto che avrei per sempre custodito dentro di me. Era strano, ma già sapevo che sarei morto amandola ancora.
Avrei voluto dirglielo, confessare finalmente tutto, ma non voglio che lei sia costretta a mentire per me solo per nascondere il fatto che l'amassi o che avesse paura di me, perché infondo lo sapevo, era anormale innamorarsi della propria sorellina, ma lei era speciale, diversa, aveva qualcosa di unico, qualcosa che nussun'altra possedeva apparte lei, per questo sapevo ne sarei sempre stato innamorato. Era pura perfezione.
Ma quello che non capivo era come mia madre lo avesse intuito, ma infondo era da un po' che avevo il sospetto che avesse capito qualcosa «allora? » disse mia madre per richiamare la mia attenzione «non so di cosa parli. Io non ne sono innamorato» mentì «lo so che menti, ho visto l'intensità con cui la osservi e di certo il modo in cui la guardi non è come di quello che vorrebbe essere un semplice fratello per lei» già aveva ragione, io volevo essere di più che un semplice fratello per lei «mamma. Quella parte della frase io non la amo, non capisci?» «bene, fai come vuoi. Continua a mentire se questo ti farà sentire meglio, ma sappi che io farò qualunque cosa per far in modo che lei non provi mai quello che tu provi per lei» si girò ed aprì la porta «sappi che finché io vivrò, lei non ti amerà mai, quindi ti consiglio di dimenticarla. Lei non ti vorrà mai» disse per poi uscire dalla stanca e chiudere la stanza. Una lacrima solitaria mi rigò il viso, presi la lampada vicino a me e la gettai come una furia contro il pavimento, contro il quale cade rompendosi violentemente. Già era quello che temevo...che lei non mi amasse mai

Sto letteralmente piangendo, dio mio. Aggiorno a 45 mi piace e 40 commenti. Ho avuto dei problemi con llA storia a chi piace schiacci di nuovo e commenta

Sono Incinta Ed Innamorata Di Mio Fratello... CazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora