Capitolo 10

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«Hai degli occhi fantastici, perchè gli nascondi in quelle palpebre? Aprili e falli vedere al mondo» non seppi resistere e così aprii gli occhi...

Restò scioccato quasi non se lo aspettasse. Lo osservai mentre iniziavo a sudare e sentirmi impotente sotto il suo sguardo.
Si sistemò sulla sedia e iniziò a tirarsi i capelli «Non hai sentito niente vero?» girai leggermente la testa e feci finta di niente come se non sapessi di cosa stesse parlando «No tranquillo, non ho sentito niente» si calmò alle mie parole che uscivano dalla mia bocca come un sussurro.
Sembrò rilassarsi ma poi ricominciò a tirarsi i capelli, ma voleva diventare calvo magari?
«Ma allora come mai hai aperto gli occhi?» «Cosa?» feci finta di non aver sentito «Ti ho detto allora come mai hai aperto gli occhi» lo guardai per qualche minuto «Quindi vuol dire che mi hai chiesto di aprire gli occhi per caso?» dilatò le pupille in un modo esagerato e spalancò gli occhi aprendo la bocca cercando di recuperare ossigeno.
Boccheggiava mentre cercava di fare una frase di senso compiuto.
Lo guardai aspettando una risposta che non arrivava. Iniziò a boccheggiare più del solito «Ehm, no cosa te lo fa credere..» «Non stavo dicendo niente era solo una curiosità» «Ah capito, bene perfetto ora vedo che hai capito tutto» iniziò a asciugarsi la fronte. Doveva essere molto imbarazzato «Si ora mi è chiaro che me lo hai chiesto» stessa scena di prima. Che noia dai su un po di fantasia.
Visto che il mal di testa stava passando ebbi la forza di prenderlo per un braccio e trascinarlo fuori dalla stanza.
Mi risdraiai sul lettino e aspettai l'arrivo dell'infermiera.
Sentì la porta aprirsi e Conny entrare con le solite cartelle dell'ospedale «Ciao speranza, tutto okay?» Annuii per il mal di testa che si era intensificato visto il mio sforzo «Mia cara Hope giusto? Ah si Hope Dreminton giusto giusto giusto. Allora resterai qua qualche giorno per controlli e robe del genere noiose -disse facendomi l'occhiolino- starai nella stanza...» Aspettai pregando non fosse quel numero che mi tormentava da una vita «Ah si 567» Chiusi gli occhi respirando, okay non era vero. Non era assolutamente vero ma solo ed esclusivamente tutto un sogno, un sogno troppo lungo ma un solo, lungo e tragico sogno. Mi pizzicai il braccio e faceva male. Non era un sogno maledizione.
«Conny potrei cambiare stanza per favore?» «Scusa tesoro ma c'è solo libera quella dai non è una catastrofe appena ne trovo un'altra ti trasferisco okay?» Annuii tanto non c'era speranza per Speranza.

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Spazio Autrice

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Bacius
Ladygiu

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