Capitolo 11

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Annuii tanto non c'era speranza per Speranza.

Risi dopo mezz'ora per la mia orribile battuta visto che mi chiamo Hope.
Ma ritornando a noi.
Quel numero era un incubo.
Un orribile e oscuro incubo.
Mi perseguitava da una vita ormai.
Non poteva che essere ovvio.
Il 567 era per me come un gatto nero che ti passa la strada.
Come quando ti si rompe lo specchio;
Oppure quando passi sotto una scala o infine quando fai cadere il sale.
Ecco quelle non funzionavano con me.
Ma quel numero si.
Quando lo trovavo, la mia vita si faceva piú difficile.
Ho sempre fatto fatica a condividere quel numero.
Diciamo che ormai era il mio numero.
Che mi perseguitava ma che sotto sotto ogni tanto mi aiutava.
Anche se personalmente ho sempre odiato sia il 5 che il 6 e anche il 7. Ma tutti insieme formano un inferno.
Mi faccio accompagnare da Conny alla mia stanza 567.
Attraversiamo il corridoio di un bianco candido, ma un bianco stanco.
Un bianco troppo pulito, ma affaticato a vedere tutto quello che succede dentro esso.
È circondato dalla verità.
Lui sa tutto eppure nessuno sa di lui.
Sa mantere segreti oscuri senza farli scoprire a nessuno.
Devo farmi svelare come fa.
Cammino a passo spedito, visto che Conny sembra una saetta.
Sbircio nelle stanze socchiuse, non riuscendo a vedere niente.
Prendiamo l'ascensore dove si trova uno specchio. E cosí mi guardo.
Sembravo un morto vivente.
Ero pallidissima. E avevo delle occhiaie che potevano servirmi da borse della spesa.
Apro la bocca non potendo credere di essere io.
Beh si mi sono ritrovata molto peggio di questo di sicuro, ma dopo essermi ripresa non mi era ricapitato.
Ripensavo a quello che mi era successo. Volevo piangere, ma con coraggio ricacciai le lacrime dentro.
Mi sarei sfogata dopo.
Sfoggio il mio migliore sorriso finto e cammino con la testa alta.
Tutti mi fissano. Forse non capiscano come possa essere felice. E fanno bene, visto che non lo sono . E fingere è più difficile di quanto pensassi.
Conny si gira e mi guarda con fare sospettoso.
Sorrido fino alle orecchie per sembrare convincente.
Quando si gira sbuffo e il mio sorriso scompare.
Conny si ferma e guarda una porta.
Non riuscendo a capire cosa c'era da guardare, mi sporgo a sinistra ma non si vede niente....

Cosa succede?

Mi faccio spazio tra la folla e arrivo alla stanza. Non vedo niente, faccio per girarmi quando un sospiro pesante mi colge alla sorpresa.
Entro come un fulmine ma non c'è niente.
Mi guardo attorno.
Niente, il vuoto più totale.
Forse l'ho solo immaginato.
Vado alla porta per parlare con Conny ma non la vedo.
Alzo lo sguardo per capire cosa c'è scritto sulla porta.
Ebbene si ragazzi, la saga continua un numero aggraziato 567.... Eh si, certo che ci vogliamo proprio bene.
Sospiro chiudendo la porta e buttandomi a peso morto sul letto.

Vicino al mio materasso ce ne è un altro...
Come?
Non riesco a capire. Tra l'altro personificato con qualche cianfrusaglia sparsa e un cuscino di una band a quanto pare.

Oh santo cielo. Avrò una fan sfrenata in stanza.

Cerco di non pensarci e tiro avanti il mio carro di problemi.

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