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Il mercato era affollato,forse anche più del solito.Artur,Annalisa,Sofia e Ruvio erano rimasti affascinati da tanta gente.<<Chissà perché sono tutti qui!>>disse Annalisa guardando dei consoli fare il loro ingresso nella città con le loro guardie del corpo.<<L'asta>>disse Sofia fermandosi tutto a un tratto,battendo un pugno nel palmo della mano.<<L'asta?>>chiese Annalisa senza capire.<<Si l'asta.Capita ogni mese per due giorni,dei venditori mettono all'asta degli schiavi.>>spiegò Sofia senza tante cerimonie.Ruvio abbracciò da dietro la figlia per farle capire che non l'avrebbe abbandonata di nuovo.<<E se ci fosse anche...>>iniziò la protagonista e il padre annui con un sorriso.Quel sorriso le riempì il cuore di speranza.Girarono per il mercato tutto il giorno senza trovare Maria.Artur e Annalisa percorrevano una via stretta,dove le bancarelle vendevano solo tappeti,tutti uguali.Stessa forma,stesso colore,nell'osservarli Annalisa notò qualcosa.In un tappeto c'era qualcosa di strano,su di esso non c'era lo stesso stemma come negli altri,no!In quello c'era una scritta con un disegno.Un cuore nero spaccato a metà da un fulmine rosso cremiso e la scritta riportava questa frase:"Tornerò da te!" E sotto c'era scritto:"Le cose più reali al mondo sono quelle che non si vedono!"  E ancora:"Magari anche lui ha bisogno di una possibilità!"  E infine,proprio accanto a una stella argentata c'era scritto:"Essere schiavi non è meglio di morire!"  Annalisa indietreggiò piano.Quelle frasi,erano così familiari,se lè ripeté più volte in testa,cercando di capire il modo in cui i fili erano intrecciati.Prese il tappeto in mano e lo osservò attentamente notando che vicino all'ultima frase il filo si interrompeva.Seguì con lo sguardo tutto il procedimento e capì...i fili erano intrecciati in modo differente dagli altri tappeti.Questo non aveva una fine,non aveva un senso logico,era stato fatto apposta,era chiaro che contenesse un messaggio è quelle frasi lo dimostravano.<<Signore!Chi ha fatto questo tappeto?!>>chiese frettolasa al mercante senza accorgersi di aver urlato.<<Una delle mie schiave.>>rispose con voce roca l'uomo.<<Dove possa trovarla?>> chiese ancora la sedicenne.<<E che ti importa?Comprami il tappeto e basa!>>rispose senza vergogna l'uomo.Annalisa nera dalla rabbia tirò una bestemmia,prese la spada dal fodero di Artur,saltò addosso all'uomo e gliela puntò contro.<<Sono stanca di ricevere queste risposte!!Mi dica dove si trova quella donna!!>>disse premendo la spada nella spalla del venditore,che ansimante e sudato balbettò:<<L'ho data a un mio collega,doveva venderla all'asta>>Annalisa sbarrò gli occhi.<<Quindi è qui al mercato?>>chiese guardandosi intorno con qualche speranza.<<Non lo so...doveva venderla stamattina,poi non ho avuto più notizie...>>continuò l'uomo tremando.<<Accidenti!>>grignò Annalisa alzandosi da sopra di lui e correndo via seguita da Artur.<<Ricordati di non prenderti mai per il verso sbagliato!>>rise Artur correndo al suo fianco.<<Tieni gli occhi aperti Artur!Stiamo cercando una donna alta,capelli marroni,magra,occhi blu con un nastro nero legato alla caviglia!>> Annalisa conosceva la madre,si portava sempre dietro un nastro nero legato alla caviglia destra,dove ci metteva i pugnali o i coltellini,per precauzione.Corsero fino all'asta.<<Padre!Padre credo di aver trovato la mamma!!>>gridava Annalisa mentre gli andava incontro.<<Padre lei è...>>non finì la frase che il padre la precedette.<<Li sopra...>>indicò il palco,dove sopra c'erano due file di schiavi e proprio li,in mezzo a due donne,c'era Maria.<<Mamma...>>sussurrò Annalisa,mentre gli occhi la si riempirono di lacrime.

Una madre da trovare!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora