Incubo?No realtà

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Quante volte lo avrà sognato?
Quante volte la notte si alzava con il cuore che batteva a mille e lo sguardo teso a scrutare l'oscurità?!Nella stanza in cui si trovava era difficile capire quanto tempo sia trascorso.Forse due giorni oppure tre,ma dai,anche quattro o cinque.Qualche volta la madre saliva nella stanza della figlia e le dava da mangiare.Come poteva essere così crudele il padre?Come poteva lasciare la figlia chiusa in una stanza per quattro giorni senza provare pietà?Non faceva nulla in quella stanza,si addormentava spesso è faceva sempre lo stesso incubo.Cosa doveva fare?Buttarsi dalla finestra e tentare di scappare? No!Non poteva lasciare la madre da sola con qurll'uomo,che ogni notte si divertiva con il suo corpo.Non poteva lasciarla.Se se ne fosse andata Ruvio avrebbe ucciso Maria,questo lo sapeva bene.Rimuginava spesso prima di buttarsi dalla finestra.E poi...alto com'era si sarebbe fatta male,non da morire,ma comunque...male.Scalciava spesso a terra.Aveva rotto tutto di quella stanza.Tutto.Aveva solo il materasso,messo in un angolo,con su una coperta,ancora interi.Perfino i piatti che le portava la madre erano rotti.Rompeva tutto.Era cosi arrabbiata con il padre,che aveva gli occhi sfocati.Non ci vedeva più dalla rabbia.Ma si calmava quasi subito,con lunghi sospiri e ripetendosi la storia che la madre le raccontava da bambina.
Due giorni dopo...
Annalisa era distesa sul suo materasso,rannicchiata come un cagnolino abbandonato.La porta si aprì di scatto,trascinandosi dietro un vento gelido,accompagnato da due uomini grossi e tozzi.Fecero alzare Annalisa e le legarono catene grosse al collo e alle mani.La portarono su un carro,accanto alla madre,anch'essa pesantemente legata.<<Mamma che succede??>>fece Annalisa.La madre si limitò a guardare il marito che prendeva un bel gruzzolo di soldi.Annalisa capì al volo e odiò il padre ancora di più.<<Sei un mostro!!>>gridò aggiungendo un imprecazione.<<Lurido mostro b******o!>> gridava nera di rabbia.<<Ah taci serva!>>le disse un uomo rifilandole un bello schiaffo.La madre prese la mano alla figlia ma Annalisa si staccò da lei e sputò in faccia all'uomo.<<Tu brutta!>>fece per picchiarla ancora,ma Ruvio lo trattenne.<<Non te l'ho venduta per ucciderla!>>disse serio.L'uomo si calmò e partì.Le portarono al mercato,vicino ad altre donne e bambini.Uomini grossi e uomini magri andavano e venivano trascinandosi dietro una o più donne,compresi i bambini.Annalisa non ci poteva credere.Realtà.Il suo incubo era diventato realtà.Schiave,suo padre le aveva davvero vedute come schiave.Doveva immaginarselo,la stalla era vuota,non avevano più animali,doveva immaginarselo.Ruvio le aveva vendute davvero.
<<150!>>gridò un uomo.<<Accordato>>fece un altro dando le catene della madre in mano A un uomo.Ad Annalisa le ci volle un minuto per capire cosa stesse succedendo.<<NO ASPETTATE!>>gridò afferrando le mani della madre.<<Annalisa!>>fece Maria stringendola in un abbraccio.Ma gli uomini le srrattonavano e le dividevano senza darle il tempo di salutarsi.<<No!Per favore,mamma!!>>allungò una mano verso la madre e lei fece lo stesso.Ma gli uomini le tiravano per le catene.Piangevano,era l'unica cosa che riuscivano a fare.<<Muoviti ragazza!>>fece l'uomo che la tirava per le catene.<<Ti troverò mamma!Lo prometto!Tornerò da te!!>> gridava Annalisa,e la madre non poté far altro che sorridere tra le lacrime.<<Cammina ragazza!>> le ordinava un uomo.Lei si voltò e non poté far,altro che ubbidire.Camminò dietro l'uomo senza aprir bocca,la fece sedere su un carro e arrivarono nella sua nuova prigione.<<Benvenuta a casa.>>fece l'uomo con sguardo cattivo.La spintonò fino all'interno.Era super indisordinata,uno schifo di porcile,un grosso tanfo le attraversava le narici e un senso di nausea le percorse lo stomaco,tanto che non poté trattenerlo.Si fermò sulla soglia della porta,la testa fuori,in un angolo,si abbassò e iniziò a vomitare.L'uomo sorrise.<<Bene vedo che apprezzi la mia dimora.Dovrai pulirla da cima a fondo e...>>si chinò davanti a lei.<<Se oserai fare la furba,provare a scappare o altro,ti farò patire le pene dell'inferno.>>le sussurrò con un tono malvagio accompagnato da un sorriso malizioso.La liberò dalle catene e le tirò degli attrezzi per pulire.<<Inizia ragazza.Domani mattina avrò ospiti molto inportanti,la casa deve spendere.Hai un giorno intero davanti.>>si sedette sulla sedia e mise i piedi sopra al tavolo.<<Ah e...quando avrai finito preparami da mangiare.Annalisa.>> sorride di nuovo e si addormenta sulla sedia.Era mattina,aveva un giorno intero per pulire quel porcile.Si rimboccò le maniche e guardò quel posto con determinazione.<<Devo farlo!Per mia madre,si se voglio andarmene da qui devo sbrigarmi a pulire,cosi sarò libera e potrò cercare mia madre!>>strinse i pugni e iniziò.

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