Primo bacio...forse l'ultimo!

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Freddo.Il pavimento di quella stanza era freddo e gelido.Annalisa,rannicchiata su se stessa,tremava,schiacciata in un angolo della stanza,sussurrava parole che la madre usava per calmarla da bambina.Si mise a sedere e osservò la finestra.Era pomeriggio,forse le quattro o le tre.Si affacciò,nascondendosi dietro le tende e osservò fuori.Si trovavano in una periferia,un vicolo nero le dava il ben venuto e proprio li,infondo alla via,un uomo stava vendendo a un ragazzo una bacca.Sbarrò gli occhi. "L'Andresia!" Pensò tappandosi la bocca.Si affacciò sempre di più per vedere meglio.Il ragazzo si mise l'Andresia in bocca.<<NOO!!>> gridò l'orfana battendo le mani al vetro,ma era troppo tardi,il ragazzo si accasciò a terra,iniziò a vomitare,urlò di terrore e si comprimeva dal dolore.Annalisa incrociò i suoi occhi prima che si rigirassero e smise di muoversi.Annalisa,sempre con gli occhi sbarrati,respirava affannosamente,spaventata e disgustata.<<Se anche io l'avessi mangiata ora...>>ricacciò indietro quel pensiero,scuotendo la testa e stringendo gli occhi.La porta della sua stanza si aprì di scatto,facendo trasalire la ragazza.<<Buon pomeriggio Annalisa>>sorrise Bruno chiudendo la porta dietro di se.La sedicenne indietreggiò fino a toccare le tende e lo guardava con gli occhi immersi nella paura.Sembrava più grosso dall'ultima che lo aveva visto,questo le faceva ancora più paura.<<Che cosa volete?!>> riuscì a dire,ma non riuscì a fermare il tremolio della sua voce.<<Ho una notizia per te.Non c'è bisogno che tu pulisca le stanze o mi cucini da mangiare.Ho trovato un'altra.>>la sedicenne sorrise quasi come se fosse una speranza.<<Quindi sono libera...>>disse smettendo di tremare.<<Ahaha!!Io non ho detto questo.>>rise l'uomo chiudendo la porta a chiave e avvicinandosi all'orfana con aria maliziosa.Annalisa si schiacciò al muro,non voleva subire altre violenze,non se lo poteva perdonare.Bruno le accarezzò una guancia,costringendola a guardarlo.<<Sei bellissima lo sai?>>le sussurrò avvicinando le sue labbra alle sue,ma prima ancora che potesse baciarla,Bruno sbarrò gli occhi,soffocando un grido.Nel suo petto si formò un fiore rosso, accompagnato da una lama grigia.Cadde in ginocchio e poi di faccia.<<Nessuno tocca la mia amica!>>disse Artur estraendo la spada dalla schiena dell'uomo.Annalisa corse tra le sue braccia scoppiando in un pianto.Lo guardò e sorrise tra le lacrime,lo attirò a se per il colletto del mantello e gli stampò un bacio sulle labbra,che il ragazzo ricambiò subito.Uscirono da quella casa macrabe e tornarono in piazza.Si sedettero su una panchina ammirando il Colosseo mentre incrociavano le loro dita.<<Hey tu ragazzo!!>>una guardia corse verso di loro.<<Maledizione!!>> gridò Artur prendendo per mano la fidanzata e correndo.<<Che succede?!>>chiese lei correndo.<<Mi hanno riconosciuto!Dobbiamo correre o finiremo in prigione>>spiegò lui senza smettere di correre.Girarono un angolo e si nascosero dietro un mucchio di spazzatura.<<Ok è troppo pericoloso qui per te.Vai fuori di qui e corri a casa,io lo distraggo così che non ti segua ok?>>le ordinò.<<No!Lo sai che non ti lascio.>>gli disse decisa.<<Lo so...ma non voglio perderti di nuovo>>la baciò intensamente e scappò via.Annalisa attese che il silenzio calasse e se ne andò.Corse per le strade di Roma e vide Artur,con le spalle al muro, circondato da tre guardie.Non poteva lasciarlo li.Corse dalla parte opposta e si ritrovò proprio sopra il muretto dove si trovava l'amico.<<Artur!>>allungò la mano e lo fece salire sul muro e scapparono via.<<Ti avevo detto che dovevi tornare a casa!>>le disse.<<Ma non l'ho fatto>> sorrise e si corsero mano nella mano.<<Eccoli laggiù!!>>urlò una guardia.<<Ma sono ovunque!!>>rise Artur.<<Bhe allora diamo inizio alla festa>> aggiunse la sedicenne.Saltarono su una montagnetta di spazzatura e corsero sui tetti.Delle frecce li sfiorarono.<<Wow!!Iniziano pure a tirare le frecce ora?!>>chiese Annalisa continuando a correre.<<Eh si!Se corri nei tetti si!>>rise Artur,ma la sua risata fu sommersa dall'urlo dell'amica.Smise di correre,si voltò e quello che vide lo lasciò di sasso.Annalisa cascò di sotto,una freccia infilata nella spalla,proprio vicino al petto.
Cascò giù con un tonfo sordo.Incrociò lo sguardo di un uomo,prima di essere divorata dal buio...

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