Mi accorgo di stare peggio...

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Stavano correndo per quell'immenso giardino,decorato con montagne di alberi e fiori e fontane.Il paradiso ideale.Quanta bellezza,quanta lucentezza,troppo splendore.Un bellissimo corridoio ad arco imrattato di fiori li invitava a oltrepassarlo,come se ci fosse qualcosa di più oltre quel corridoio.<<Andiamo?>>chiese Annalisa prendendo Artur per mano è correndo lungo il corridoio.Inziarono a giocare come bambini e poi,sfiniti dalla corsa,si sdraiarono nell'erbetta morbida e iniziarono a osservare le nuvole.<<Quella sembra un cigno>>disse Artur indicandone una.<<Quella un pesce>>e cosi via.Passarono tutto il giorno li per poi...
<<Io devo andare!>>
<<Dove?!>>
<<A cercare mia madre>>
<<Non puoi andare da sola>>
<<È mia madre!Le ho promesso che sarei tornata da lei e così sarà!Se vuoi seguirmi fai pure,sennò resta pure qui a goderti il paradiso.>>rispose secca la sedicenne.<<Certo che voglio venire con te ma...>>provò il diciasettenne.<<Niente "ma".Vieni o no?>>Artur ci pensò un pochino.Non voleva lasciare quella casa.Per la prima volta sentiva davvero che era quella la sua casa.Non voleva andarsene.<<La mia casa è dove sei te!>>disse alla fine sorridendo.Si alzò dall'erba verde e baciò delicatamente le labbra della fidanzata.
Intanto dentro casa,nell'ufficio del Signor.Violin,stava succedendo qualcosa di strano.<<Io non voglio lasciarla...ora che l'ho ritrovata non voglio lasciarla più.>>disse l'uomo quasi soffocando le lacrime.<<Lei deve cercare la madre...sai che non smetterà di farlo.>>gli rispose secca Sofia.<<Lo so lo so.Ma come facciamo a trovarla?Anche io voglio cercare Maria,ma non so dove si possa trovare.Non ho sue notizie da mesi.>>disse Max affacciandosi alla finestra sorridendo.<<Insomma guardala!>>disse mettendo una mano al vetro.<<È una donna ormai.Ha il suo fidanzato e qui starebbe d'incanto.Non pensi che debba tenerla qui con me?>>chiese guardando la domestica.<<Non pensi che sarà triste?Infondo lei ora ha un bel vestito da dama,un letto morbido e tanti gioielli,mentre la madre è schiava di qualche uomo che si diverte con lei.>>gli fece notare.<<È vero...ne ha passate troppe quella donna.>>le lacrime ora si facevano più pungenti.<<Infondo è colpa tua...>>disse Sofia sedendosi sul divanetto nero.<<Io non volevo...>>iniziò a piangere e cascò in ginocchio.<<Non volevo venderle!!>>gridò
<<L'ho fatto solo per riuscire ad avere tutto questo.Ma ora...ora capisco che sto ancora peggio di prima.Darei qualsiasi cosa per tornare in quella vecchia baracca con mi figlia e mia moglie.>>disse singhiozzando e stringendosi nelle spalle.Sofia stava a guardare indifferente.Non gli faceva pena,infondo se l'era cercato.Lui aveva venduto come schiave la moglie e la figlia,ora perché mai si doveva lamentare?Non lo capiva e non voleva capirlo.A volte gli faceva pure schifo,diceva che lavorare per lui era come lavare la strada con uno spazzolino da denti.Gli faceva schifo.Si alzò dal divanetto e uscì dalla stanza senza dire nulla.Mentre il padrone di casa restava a terra a singhiozzare e a urlare...

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