Mercato

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"Finalmente.Finalmente è arrivata l'estate."questo era il solo pensiero che ronzava nella mente di Annalisa.Perché? Perché,adesso che aveva quattordici anni,sarebbe andata per la prima volta al mercato.Era super emozionata.Quante cose avrebbe visto,quante persone e ragazzi della sua età,magari si sarebbe fatta anche un'amica.Era eccitata.Anche se il padre la picchiava spesso ultimamente,non le importava,ormai c'era abituata,ormai vedeva spesso il padre che maltrattava lei e la madre che non sentiva più il dolore dei suoi schiaffi.Ma ora doveva pensare solo alla bellissima mattinata che avrebbe passato al mercato.Si vesti con il suo solito abitino marrone,le solite scarpe nere e l'immancabile fiocco nero.Sorrise specchiandosi e corse in cucina.
<<Annalisa>>chiamò il padre.La quattordicenne si fermò a fece un lieve inchino con la testa in direzione del padre.<<Mi dica padre>>fece avvicinandosi a lui.<<Sei felice...>>disse senza staccare gli occhi dal muro.<<Si padre.>>esitò Annalisa.Il padre si alzò dalla sedia strusciandola rumorosamente,mise una mano sulla spalla della figlia e la fissò intensamente negli occhi,finché quest'ultima non fu costretta a distoglierli.<<Sappi che non è un gioco Annalisa.Il mercato è un posto oscuro,pieno di persone egoiste e crudeli.Stai ben in guardia.>>detto questo uscì di casa rumorosamente,lasciando Annalisa con una domanda:"Si sta preoccupando per me?!"pensò.Che volesse avvertirla?Che volesse essere sicuro che non capitasse in qualche guaio.Sorrise a quest'idea.<<Annalisa!>>si voltò.<<Madre!>>corse ad abbracciarla.<<Sei emozionata?!>>le chiese.<<Tantissimo.Spero di non dimenticare nulla!>>sorride e prende un cesto.<<Tranquilla.Segui le mie istruzioni e andrà tutto bene!>>le stampa un bacio sulla fronte e la spinse fuori con gentilezza.<<Stai attenta>>fece la madre.<<Si fidati>>la guardò un ultima volta e se ne andò.
<<Sono così felice,per la prima volta andrò al mercato!>>si disse ciondolando a occhi chiusi.<<Attentaaaaaa!!!>>Annalisa si voltò,si sentì la vita stringere e cascò in terra.Aprì gli occhi e un carro con a bordo un uomo enorme la sfiorò di poco.
<<Stai bene?!>>Annalisa guardò il ragazzo accanto a lei.<<S-si>> fece ancora sbalordita.<<Meno male,si può sapere dove avevi la testa?!>>le chiese con un tono rimproverante.<<Mi scusi io...io non stavo guardando.>>Annalisa scosse la testa e raccolse il cestino da terra.<<Mi dispiace di avervi recato tale disturbo!>>si inchinò e il ragazzo rise di gusto
<<Ahah!Come sei divertente.Io mi chiamo Artur,dammi del tu.>>Annalisa arrossi di poco.<<Il mio nome è Annalisa>>fece.Artur si incamminò seguito dalla castana.<<Io stavo andando al mercato.Sai mia madre è così assillante.>>rise.<<Oh anche io.>>sorrise Annalisa.<<Sei già stata al mercato?>>Annalisa scosse la testa.<<Ho compiuto quattordici anni da poco,questa è la mia prima volta!>>
Passarono ore a parlare,a comprare cose al mercato e a sorridersi a vicenda.<<Avvicinatevi!!Forza signori avvicinatevi!!>>la voce roca di un uomo riecheggiò per tutti il mercato.Annalisa e Artur si avvicinarono e videro una serie di donne e bambini in piedi,mal messi e con delle catene al collo.Annalisa si tappò la bocca.<<Cosa fanno?!>>chiese abuzzando gli occhi.<<Li vendono come schiavi.>>
<<Ma è terribile>Artur prese per mano Annalisa e provò a portarla via.<<Aspetta!Voglio vedere>>fece lei liberandosi e attraversando la folla.<<Annalisa!!>>Artur la seguì.Arrivati davanti all'uomo ne videro altri che gettavano soldi e tiravano le catene degli schiavi.Ma una cosa oltre la crudeltà li avrebbe marchiati a vita...
<<Non potete!Lasciatemi andare!!Non potete dividermi da mio figlio!!>>gridava un donna dimenandosi dalle catene.<<Mamma!!>>piangeva il bambino in braccio a un uomo alto e magro.<<Lasciatemi!!>> gridava la donna.<<Annalisa andiamocene>>le sussurrava Artur,ma lei sembrava non sentire.<<Smettila schiava!!>> fece l'uomo che la tirava per le catene.La donna si voltò e gli sputò in faccia.<<Maledetta!!>> un imprecazione.<<Tu brutta schiava!!>>un'altra imprecazione.Prese un bastone e la spinse a terra iniziando a darle grossi colpi violenti su tutto il corpo.La donna sotto di lui gridava e sanguinava,mentre nessuno osò intervenire.Artur prese Annalisa e la spinse via,ma quest'ultima vide benissimo le gambe e le braccia della donna smettere di muoversi per sempre.Lontani ormai dal mercato Artur si fermò.<<Perché non hanno fatto niente?!>>chiese Annalisa incredula.<<È la legge.Le donne sono schiave...non ci si può fra nulla.>>rispose lui con gli occhi bassi.<<Ma perché??>>insistette Annalisa.<<È così e basta...non c'è un perché.O sei benestante o finisci come loro.>>mise un accento di tristezza nella sua voce.<<Mio padre ha venduto mia madre come schiava quando ero ancora molto piccolo.Lui faceva parte del Senato,e tu sai cosa significa>>una lacrima gli attraversò la guancia.<<Artur...>>sussurrò Annalisa,lui alzò la testa e sorrise.<<Dai andiamo a casa.>>

Una madre da trovare!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora