Five

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Tiffany's pov.

Dopo aver pronunciato quelle parole scappai via. Non volevo illudermi ancora, come avevo sempre fatto. Non volevo affezionarmi di nuovo e rimanere ferita.

Dylan era un ragazzo stupendo e di sicuro se lo avessi frequentato mi sarei innamorata di lui. Preferivo comportarmi da stronza piuttosto che ritrovarmi ancora con il cuore spezzato.

Mi comportavo come una stronza con lui, lo sapevo. Ero fredda, ma solo per proteggermi. Per proteggere il mio animo fragile.

Dylan's pov.

Non la seguii. Mi avrebbe cacciato via sicuramente. Volevo solo essere suo amico. Dovevo. Per la scommessa. Dovevo diventare suo amico, intanto, per la scommessa. Non mi stavo affezionando a lei. Neanche un po'.

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Il giorno dopo la vidi a scuola, la salutai e lei ricambiò.

《Come va?》le chiesi.

《Bene. Come sempre》rispose.

E io volevo crederle, ma i suoi occhi raccontavano un'altra storia.

Alla fine della scuola non la vidi. Forse era andata a casa prima, o forse aveva deciso di ignorarmi.

Non me ne preoccupai molto e tornai a casa.

Tiffany's pov.

《Bene. Come sempre》risposi.

Che falsa. Non stavo bene. Stavo malissimo. Come sempre.

Alla fine della scuola una mano mi prese. Un'altra mano mi tappò la bocca, in modo che non potessi urlare.

Mi portò in un angolo e mi fece girare. Era uno degli amici di Trevor. Non mi ricordavo il suo nome. Aveva i capelli castani e gli occhi dello stesso colore.

《Ragazzi!》chiamò gli altri ragazzi della gang e subito arrivarono.

《Bravo Ethan, vedo che hai fatto quello che ti ho chiesto》disse Trevor.

Ethan. Ecco come si chiamava.

《Ehi, piccola sfigata!》mi chiamò Trevor.

Mi girai verso di lui e lui si avvicinò. Appena fummo abbastanza vicini mi tirò un pugno sul mento. Poi mi tirò un calcio sulle coscie. Si aggiunserò anche gli altri. Mi fecero cadere a terra e iniziarono a calciarmi. Avevo male dappertutto. Volevo rialzarmi, reagire, fare qualcosa. Aprii gli occhi e vidi che si erano appannati. Stavo piangendo. Non volevo. Non volevo dare a Trevor la soddisfazione di vedermi piangere.

《Oh, la piccolina sta piangendo!》disse Ethan con un tono canzonatorio.

Gli altri risero e continuarono a tirarmi calci. Avevo male ai fianchi, alle gambe, alla testa. Stavo piangendo ma non me ne importava più.

Ad un certo punto mi fecero alzare in piedi e si misero a tirarmia schiaffi.

Poi se ne andarono.

Caddi a terra e piansi. Piansi per il dolore, piansi perchè non avevo reagito e avevo lasciato che loro mi picchiassero come se fossi un oggetto.

Piansi. Piansi, ma nessuno arrivò ad aiutarmi. Avrei voluto che fosse arrivato Dylan. Avevo tanto bisogno di lui. Avevo bisogno che mi salvasse da tutto quello schifo.

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Quando tornai alla casa-famiglia ero distrutta. Andai in bagno a lavarmi il viso e mi guardai allo specchio. Ero uno schifo. Avevo le guancie rosse e graffiate, ero sporca di fango e lacrime e avevo i capelli arruffati.

Andai a letto cercando di non pensare ai lividi che mi facevano malissimo.

Andai a letto cercando di non pensare a niente, ma ovviamente non ci riuscii.

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S/A

Finalmente un nuovo capitolo!

Aggiornerò il prima possibile.♡

TiffanyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora