Nineteen

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Dylan's pov.

Un ragazzo voleva entrare nella nostra gang. Si chiamava Jacob. Era alto, aveva i capelli castani e corti e gli occhi color nocciola. Trevor mi aveva detto che se sarebbe riuscito a superare delle prove sarebbe entrato nella gang e avrebbe rimpiazzato Kyle.

Ero preoccupato per Jacob. Aveva un anno in meno di me, era solo un ragazzino. Trevor sapeva essere spietato a volte. E molto crudele.

Per quello che mi riguardava, io non facevo più parte della gang, non mi incontravo mai con loro per discutere e non sapevo che tipo di prove stava affrontando Jacob.

Ogni tanto Brian mi chiamava e mi raccontava come andavano le cose nella gang. Brian era quello con cui avevo legato di più. Mi raccontava che Trevor non era così spietato come qualche anno fa. Era più buono. O forse era più disperato. Gli serviva al più presto un nuovo componente della gang, dato che Kyle se ne era andato e io me ne sarei andato presto.
Brian mi diceva che a Jacob mancavano un paio di prove e sarebbe entrato nella gang di Trevor. Mancava davvero poco.

Jacob avrebbe sostituito Kyle e me contemporaneamente? O forse, dopo che io me ne fossi andato, Trevor avrebbe cercato un altro ragazzo? Oppure la gang sarebbe stata composta da sole quattro persone e non più cinque? Molte domande mi frullavano in testa, ma non volevo assolutamente chiederle a Trevor. E tanto meno a Brian. Non mi importava più di quella gang. E dovevo farglielo capire.

Tiffany's pov.

Erano passati pochi giorni da quando io e Dylan ci eravamo fidanzati. E quel sabato sarei dovuta uscire con lui. Ero così... emozionata.

Mi vestii con dei semplici jeans, una maglietta e una camicia aperta. Indossai le mie vans rosse e mi diedi l'ultima passata di mascara. Il fatto di avere un ragazzo mi aveva resa più sicura di me e mi aveva alzato l'autostima. Certo, ero sempre la sfigata senza amici, però dentro di me sapevo che non era così. Avevo un ragazzo. E avevo una specie di amica. La mia vita stava prendendo la direzione giusta. Non ero più orribile, ero accettabile e con un po' di trucco ero persino decente. Avevo iniziato ad apprezzare i miei capelli biondi e i miei occhi grandi. Non ero più pallida come un cadavere, ma grazie al sole della California mi ero abbronzata un po'.

Uscii di casa. Appena incontrai Dylan lo abbracciai forte. Il suo profumo era buonissimo. Le sue braccia forti mi cingevano la vita e non avrei voluto staccarmi da lui.

«Ciao principessa, sei bellissima» disse.

«G-grazie» arrossii.

«Sei ancora più bella quando arrossisci»

Si avvicinò a me e mi guardò negli occhi. In quel momento non riuscii a pensare a niente, lui mi prese e mi baciò. Sentii il mio stomaco attorcigliarsi e tutto il resto del mondo scomparve per un attimo. Eravamo io e lui. Lui ed io. Solo noi due e nessun altro. E lui mi amava. O almeno, credevo che mi amasse.
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S/A

Omg, ho scritto questo capitolo in pochissimo tempo, perdonatemi se è noioso, spero che vi sia piaciuto.

Comunque vorrei soltanto dire a Concetta che la deve smettere di invidiare il mio nome (Cira), abbiamo capito lo vorresti avere tu, beh attaccati (al tram).

E dopo queste cose molto sensate

Bye bye

(aggiorno a 6 stelline)

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