All'incirca un'ora dopo la chiamata di Bridget mi alzo dal letto preparandomi con calma per andare a scuola.
Non ho ancora capito chi sia questa Amanda. Secondo Bridget è una ragazza dal carattere spregevole.
Non ci faccio caso e mi incammino verso la scuola.
Mi sento un groppo in gola. So per certo che oggi verrò interrogata in storia, e il problema è che non so niente riguardante la Seconda Guerra Mondiale.
Ho una paura tremenda di fare fiasco o addirittura scena muta.
Non appena metto piede in cortile, una ragazza dai capelli castano mogano un po' tendenti al rossiccio, mi spinge facendomi cadere di faccia a terra.
"Hey! Ma dove guardi?" le urlo.
"Ma taci essere insignificante." Esclama.
"OH!" dico.
"Amanda, la smetti? Sei solo una ragazza disagiata. Non hai ancora capito che non ci voglio avere più niente a che fare con te. È chiaro il discorso?" dice Ryan con una voce molto severa.
"Scusami." Afferma voltandosi.
"Tutto bene?" mi chiede preoccupato.
"Sto bene." Affermo.
"Menomale." Ribatte.
"La tua amica è troppo agitata oggi." Dico.
"Nah. È solo gelosa." Esclama.
"Ah bene." Sbuffo.
Dopo l'interrogazione che ha occupato tutta l'ora torno a casa addormentandomi un po' per dimenticare ciò che è successo stamattina.
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HOW DEEP IS YOUR LOVE?
Chick-LitPROLOGO Ciao! Mi chiamo Jessie ho diciassette anni e sono americana. Vivo nel Minnesota ma domani partirò con mio padre nello stato di New York per motivi di lavoro. Eh già ma per me questo cambiamento non è una novità. Durante la mia carriera scola...