Terzo capitolo

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Mi addormentai, ma ancora pensavo a lei, ero ancora sotto l'effetto dell'alcool o provavo davvero qualcosa? Mi svegliai il giorno dopo, era domenica, accesi il cellulare ed ecco un suo messaggio: "Hey, sono Sara, andiamo a prendere la tua macchina al parcheggio della disco?" Mi ero completamente dimenticata di aver lasciato la macchina lì, dovevo andarla a prendere, quindi le risposi: "Certo, ci vediamo alle 10.30 in piazza!" Rispose subito, era già sveglia:" Ti vengo a prendere io a casa, tranquilla, a dopo bella!" Bella? Era ironico o lo ha detto in modo affettuoso? Ero confusa. Erano le 9.15, dovevo sbrigarmi, scesi dal letto, andai a farmi un caffè, c'erano i miei genitorni in cucina, allora mamma:" Come è andata ieri?" "Tutto bene mamma, mi ha accompagnato un'amica a casa per non farmi guidare di notte, ho lasciato la macchina al parcheggio, tra poco l'andiamo a prendere!" "Caroline? Che gentile!!" " No,no, Sara, l'ho conosciuta da poco!"
Me ne andai, volevo evitare che vedesse la luce nei miei occhi. Mi vestii, misi un jeans nero, una felpa nera e la scarpe basse nere.. Che fantasia con i colori! Poi mi truccai alla meglio e aspettai. Arrivò precisissima, entrai nella sua macchina e mi salutó con i due baci, poi "Tadan! Questo è per te!" Era un cornetto caldo, che carina! Lo presi e l'abbracciai. Mise in moto e arrivammo al parcheggio, salii in macchina e guidammo separatamente fino a casa mia, poi posai la macchina, andammo da lei e posò la sua. Poi decidemmo di andare al parco, ci sedemmo su una panchina e iniziammo a parlare:" Come va la caviglia?" "Bene, me n'ero dimenticata!" Lei rise, e mi fece più vicina a lei, sentivo un brivido leggero su per la schiena, ero attratta da lei, ne ero quasi sicura. Parlammo del più e del meno, poi si fece mezzogiorno e mi accompagnò a casa. Già mi mancava.

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