Quinto capitolo

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Ero immobile, la rabbia mi uccideva, non potevano essersi baciate in quel modo, c'era reale passione tra di loro e ciò mi confondeva, volevo davvero essere io al posto di Debora, dovevo avere anche io quel bacio.
La bottiglia girò di nuovo e puntò Mike, "ti prego fa che non capiti a me"pensai, ma nulla da fare i Numi mi erano avversi quella sera e la bottiglia indicò me. Volevo fuggire, ma poi mi venne un istinto vendicativo mai provato prima, dovevo vedere la sua reazione. Così mi avvicinai a Mike in modo sensuale e gli diedi un bacio sulle labbra, lui mi tenne la testa con una mano per non farmi staccare, quel bacio durò un po', non mi fece senso, anzi era un bravo baciatore, ma non era ciò che desideravo. "Hai visto Sara? Questa volta vinco io! Lei è diversa!" Mi innervosii :" Diversa da chi e da cosa? Non parlate di me come se non fossi qui, io ci sento!" Dissi. Mike allora aggiunse :" Scusami dolcezza, le amiche di Sara hanno gusti diversi dai tuoi!" " E io che gusti avrei?" Chiesi in modo scontroso. Mike rimase in silenzio, Sara prese la situazione nelle proprie mani: "Ale, non ascoltarlo! Vuole solo una ragazza, ma tutte le mie amiche gli danno pali!" " Quel bacio è solo un gioco, che sia chiaro!" Dissi guardando Mike. "É per tutti così, Ale!" Mi rispose Sara, facendomi l'occhiolino.
Aveva capito che ero gelosa di Debora? Forse si, e ora?
Il gioco continuò per un po', niente bacio, era davvero noioso. Si fece ora per tornare a casa e Sara si offrí di accompagnarmi. Per la strada, c'era un po' di tensione, lo avvertivo, poi ad un tratto iniziò: " C'è qualcosa che non va, Ale?" "Mike mi ha infastidito!" Mentii. "Sicura?" "Certo".
Passarono dieci minuti, eravamo quasi arrivati a casa e le chiesi:" Tu e Debora siete molto amiche, eh?" " Lo eravamo, è la mia ex!"
La sua cosa??? Oddio, almeno sapevo che le piacevano le donne. Presa dalla curiosità continuai l'interrogatorio:" E vi piacete ancora? Vi frequentate in quel senso?" " A me lei non piace più, ma io a lei credo di si!" Rispose. Spero dicesse la verità. Arrivammo avanti al mio portone:" Buonanotte Ale! Mike è un idiota, ricordarlo, ma io no!" Mi mandò un occhiolino e un bacio da lontano, poi corse via. "Buonanotte Sà!" Urlai. Quanto mi piaceva.

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