|-Non ti preoccupare papà mi prenderò io cura di mamma e di nonna. Ti renderò fiero di me!- disse tra le lacrime un bambino di 4 anni sulla tomba del padre caduto in guerra per salvare un povero soldato ferito. La spilla che gli aveva dato il padre prima di partire la stringeva ancora in mano ricordandosi quello che gli aveva detto:
-Frank, figlio mio, ascoltami bene. Tu diventerai un uomo grande e forte, troverai una donna fantastica, l'amerai e la proteggerai. Devo andare figlio mio-
Il bambino aveva perso il padre in una battaglia in Iraq. Primo luogo dove i suoi genitori si sono incontrati,ultimo luogo in cui si sono visti. Il sogno cambiò: il bambino era più grande adesso aveva 12 anni, stava fissando una medaglia e la spilla vicini su una poltrona affianco alla nonna che stava cucendo a maglia una sciarpa. Il campanello suona e il bambino corre ad aprire la porta
-Giorno bambino, c'è la nonna-
-È di là in salone ma perchè la cercate- i due soldati si scambiarono uno sguardo. Non un semplice sguardo: QUELLO SGUARDO. Lo sguardo dell'ufficiale che è venuto a dire che il papà era morto. Lo sguardo che precede la notizia della morte
-Fai, chi è?-
-2 soldati-
-Falli entrare- e così fece. I 3 adulti si scambiarono uno sguardo e con la voce spezzata la nonna disse
-Fai, vai a fare il thè-
-Vado- le rispose e andò in cucina. Il thè fù pronto in 5 minuti, lo versò nelle tazze e le posò su un vassoio.
Appena superata la porta del salone il bambino sentì
-Il generale Emily Zangh ha dato la vita per salvare la squadra che le era stata affidata. Ha sacrificato la sua vita per salvarne altre- fece cadere il vassoio e ruppe le tazze di porcellana(cinesi)
-Non è vero la mamma non mi ha abbandonato. Me lo aveva promesso. Mi aveva detto che non mi avrebbe mai abbandonato. MAI. Voi state mentendo- disse mentre correva davanti ai soldati e gli dava dei pugni sulle ginocchia, si fermò e con le lacrime agli occhi si girò verso la nonna
-Vero nonna?!!?-
-Fai....è difficile....-
-No.NOO!!- urlò quel povero bambino e corse il camera sua senza mai voltarsi. Strinse al petto la medaglia che gli aveva dato la madre prima di andare in missione e la spilla del padre. Pianse, pianse come non aveva mai fatto prima di allora....|
Mi svegliai di soprassalto, sono tutto sudato, ho il fiatone. Perchè sogno quel giorno?Perchè rivivo ancora quel giorno? Perchè?!?! Giro la testa e vedo che sono le 4:30
-Cavoli...- poi mi giro e guardo la medaglia e la spilla poggiate vicino la 'foto di famiglia'
-Giorno mamma, giorno papà-~HAZEL POV'S~
-Hazel, svegliati o farai tardi a scuola-
-5minuti- dico a mio padre con la voce ipastata dal sonno
-Sei già in ritarto- apro 1 occhio e vedo l'orario. Sono le 6:45. Maledico in tutti i modi mio padre per avermi svegliato a quest'ora. Come gli salta in mente di svegliarmi prima delle 7. Fatto stà che alle 7:15 ero prontissima, avevo fatto colazione, mi ero vestita ed ero uscita di casa. Presi il primo autobus che mi avrebbe portato ai pressi della scuola e,appena arrivata, decisi di continuare a piedi.
Mentre camminavo un pensiero mi balenò in testa: perchè Frank,ieri, era così cupo??? Mi riscossi subito dai miei pensieri, non sono tipo da farmi incantare da uno come lui. "Però è molto dolce....No,No,No. Ricordi cosa ti ha fatto Sammy. Ti ha fatto innamorare di lui, ti ha fatto ridere, ti ha fatto sentire amata.....e poi ti ha tradita, ti sei fidata di lui e lui ti ha tradita. Ti ha fatto soffrire. I maschi fanno schifo e Sammy ne è l'esempio.....ma Frank....NIENTE, è un maschio, punto e basta" pensai mentre camminavo. Strano ma a me camminare d'inverno piace, di mattina quando si congela mi piace camminare. Mi ricorda tanto quando mi si congelava il naso in Alaska(sono stata in Alaska per 5 anni, perchè i miei genitori avevano litigato. Io sono stata con mia madre, alla fine hanno fatto pace ed eccoci qui a New York).
Continuando a pensare all'Alaska arrivai a scuola. Saranno state le 7:55, Annabeth come al solito stava su una panchina vicino ad un pino, stava leggendo(come al solito)
-Giorno Annabeth!-
-Buon giorno Hazel- mi disse con un sorriso senza staccare gli occhi dal libro
-Come và ragazze?- ci salutò Piper, poi guardò Annabeth e disse
-Sta...-
-Si-
-Quindi non ci calcola-
-Si- poi mi guardò e fece un sorrisetto
-Annabeth,...-
-Oh, ciao Piper- le rispose senza calcolarla
-Stai leggendo-
-Si-
-Sei inteliggente-
-Si-
-Ami Jackson-
-Si- poi mi guardò e disse
-Che cosa avete detto?!?-
-Che ami Jackson- lei diventò rossa come un pomodoro e rispose(un pò troppo velocemente)
-Io non amo, quel pezzetto di Alga- noi 2 scoppiammo a ridere ed entrammo in classe. Appena entrai nell'aula iniziai ad avere una strana sensazione, come se qualcuno mi manca.
Mentre "spengevo il telefono" il professor Brunner faceva l'appello
-Frank Zhang. Frank Zhang. Assente-disse il prof, "Aspettate, Frank è assente, ecco quella sensazione.... aspetta un attimo, ti manca Frank e ti senti vuota se non è con te...impossibile" pensai scuotendo la testa, poi tornai a seguire la lezione, ma quel senso di vuoto mi perseguitò.
Al cambio dell'ora mi avvicinai al banco di Annabeth, dove mi aspettavano Piper,Calipso,Talia e Annabeth; non mi resi conto,però, che ero stata seguita. Rachel e Silena erano venute al banco di Percy e Annabeth
-Percy, sai perchè oggi Frankuccio....- disse Rachel mentre a me veniva fitta al cuore
-....Tesoruccio non è venuto- mi viene da vomitare
-Mi spiace, non mi ricordo nemmeno come mi chiamo, ci vediamo-
-Ci vediamo- gli risposero per poi dargli un bacio su una guancia. Guardai Annabeth con la coda dell'occhio e avrei scomesso che si era irrigidita e aveva stretto i pugni sul libro
-Vogliamo andare?!?- ci chiese in tono acido
-Ehm....certo!!- le rispondemmo con tono titubante, consiglio MAI e dico MAI mettersi contro un'Annabeth arrabbiata. M_A_I, soprattutto se la fonte della sua arrabbiatura è Percy Jackson
-Si metteranno insieme, ci scommetto la testa- ci disse Talia dopo averci raggiunto, stavamo un pò(molto) distanti da Annabeth. Forse 1,2 10 passi dietro.
-Io li shippo troppo- disse Piper con aria sognante
-Io anche, ma se glielo diciamo, sapete come può diventare- immaginai la scena
\-Annabeth lo sai che scippiamo la Percabeth. Ovvero te e Percy-
-Che cosaaaa!!!- ci urlò contro trasformandosi in Tifone e distruggendoci tutte quante\ sorrisi a quella scena.
Il resto della giornata scolastica passò in fretta, ma alla'ultima ora
-Jackson, Grace svegliatevi- disse la professoressa di storia battendo il registro di classe sulla cattedra
-Si?Cosa?Amo il cibo blu?- disse Percy tirando su la testa di colpo, Jason invece cadde dalla sedia e come un fulmine si rialzò e disse
-Pikachu fulmine....volevo dire presente- scoppiammo tutti a ridere
-Si può sapere perchè dormivate qui e non avete dormito ieri sera-
-Ieri sera stavamo.....- cercò di rispondere Percy poi come se si fosse ricordato di qualcosa di davvero importante guardò gli altri del 'gruppetto' e come se si leggessero nel pensiero disse
-Oggi è venerdì?-
-Si- rispose la professoressa con un punto interrogativo sulla fronte, in realtà il punto interrogativo ce l'avevamo tutti in classe, in quel momento suonò la campanella della fine delle lezioni. In meno di un secodo Percy,Jason,Leo,Luke e Nico erano scomparsi e dietro di loro avevano lasciato solo facce perplesse e delle nuvole di fumo.
Uscimmo anche noi altri e le ragazze si chiesero
-Si può sapere che avevano??-
-Non lo so, ieri sera Jason è stato sveglio per tutta la notte-
-E come lo sai??- chiese Piper
-Mi è venuto a svegliare 3 volte chiedendomi dove sono dei night club vicino alla scuola-le rispose Talia
-E tu??-
- Io glie lo detti-
-Poi che ha fatto??-
-Ha iniziato a borbottare tra se, le uniche parole che ho sentito sono state 'morte' 'Frank'...- a quel nome cercai di collegare le due parole. L'unico pensiero che mi balenò in testa fù "La morte di Frank", poi scossi la testa,"impossibile, starebbero vicino alla bara e ci avrebbero avvertito
-....'genitori'- disse l'ultima parola Talia.Morte,Frank, genitori. Collegai subito queste parole e espressi il mio pensiero a parole
-La morte dei genitori di Frank- dissi, le altre si girarono verso di me con un'aria interrogativa
-Che intendi dire?!?-
-Prima di Natale, vi ricordate che accompagnai Frank in infermeria...-
-Quando sei tornata rossa come un pomodoro??- chiese Piper con tono malizioso, la mia carnagione cambiò colore e diventò rossa
-....prima che arrivassero Silena e Rachel interrompendo...- "aspetta un secondo, non vorrai dire a Piper di quel quasi bacio. Hai ragione"
-....la...chiacchierata- "salva"pensai
-...Frank mi disse che ha perso i suoi genitori. Quindi potrebbe essere l'anniversario della morte dei suoi genitori-
-Allora che ci va a fare in un night club??- chiese Annabeth
-Per distrarsi dal ricordo- un pensiero mi passò in testa ma io lo scacciai subito. Frank non è il tipo da andare con le troie, giusto.
-Dobbiamo aiutare i ragazzi a trovarlo-dissi io come se trovare Frank fosse una cosa che mi avrebbe fatto bene
-Hai ragione- mi sostenneAnnabeth
-Si, giusto- disse Talia poi guardò Piper e Calipso che annuirono con gioia. Trovammo in meno di un secondo Leo e gli altri che stavano al suo armadietto, estrasse una mappa nel suo zainetto.
-Acquaman, tu controllerai questa parte qui...- e indicò sulla mappa la zona vicino a Central Park
-...Superman, tu questa...- disse indicando una parte al centro della città
-.....Calzoncino boy quest'altra...- disse indicando un punto nei quartieri 'alti' dopo essersi preso un pugno da Luke
-....Death boy tu invece questa- disse indicando una parte ad ovest di Central Park
-Io,invece, questa...- indicando i quartieri malfamati della città
-Possiamo esservi d'aiuto??- chise Talia avvicinandosi
-Si,grazie- rispose Luke
-Ma che succede?-
-Oggi è l'anniversario della morte dei genitori di Frank e ogni anno in questo giorno si ubriaca e va in giro per la città. Dice che è l'unico modo per non ricordarsi che giorno è oggi- disse Percy
-Ma la mattina?-
-La mattina và in giro per la città, cammina, non importa dove basta che stà il più lontano possibile da casa sua o dal cimitero- rispose Jason alla domanda di Piper
-Ricordatevi che l'anno scorso stava quasi per morire, quindi troviamolo in fretta e portiamolo a casa- disse Leo con tono serio(prima volta)
-Ma non a casa sua- sottolineò Nico
-Perchè??-
-La nonna dice che non è un comportamento da uomini e che è un idiota se fà così- spiegò Leo
-Io consiglio di dividerci in squadre, così comtrolliamo meglio i posti dove andare- propose Luke
-Va bene.-
-Le squadre chi le decide??-
-Non importa basta che ci muoviamo- sbottò Leo. Di quello che avevo capito anche se avevano avuto delle liti a causa dell'amore (entrambi amavano la stessa ragazza) dopo erano diventati molto uniti e si definivano "migliori amici"
-Leo, so che sei preoccupato, ma calmati-
-L'anno scorso quel panda idiota stava quasi per morire, per fortuna sono arrivato in tempo-
-Lo sappiamo- disse in maniera calma Percy
-Le squadre saranno:
Nico e Hazel;
Percy e Annabeth;
Jason e Piper;
Luke e Talia;
Io e Calispo. Ora andiamo che quell' idiota si sta già cercando il posto più adatto dove 'dimenticare'- disse per poi rimettere la mappa nello zaino,chiudere l'armadietto.
Ci separammo dal resto del gruppo appena varcati i cancelli della scuola. Con Nico non parlammo molto, in relatà lui gyardava in giro e non mi calcolava, avevo la sensazione che preferisse stare con un morto invece che con me. Scacciai quel pensiero e decisi di farmi coraggio e parlare
-Allora, ho sentito che i genitori di Frank sono morti in un incidente stradale-
-Errato- mi rispose lui per poi continuare
-Racconta a tutti che sono morti in un incidente stradale ler non dire la verità. In realtà sono morti in guerra...- il mio cuore perse un battito-....ha perso il padre quando aveva 4 anni in una battaglia in Iraq. Ha 12 anni perse la madre sempre in una battaglia, questa volta la battaglia era in Afghanistan-raccontò Nico.
Passammo tutto il pomeriggio a cercarlo, arrivati alle 20:35 Leo ci chiama
-Pronto Nico-
-Leo che vuoi??-
-Ho un piano per trovare Frank, venite al bunker 9-
-Va bene, arriviamo- chiuse la chimata Nico
-Il bunker 9!?-
-Dove ci riuniamo in caso di emergenza-
Corremmo, prendemmo 2 autobus e in 25 minuti eravamo al bunker.
Il bunker era una specie di garage ormai abbandonato, i ragazzi lo avevano modificato: c'era una tv a 50 pollici su una specie di libreria piena di videogiochi; davanti alla tv c'erano 6 poltrone tutte disposte a semicerchio. Le poltrone erano tutte differenti: quella di Percy rappresentava il mare, quella di Leo sembrava fatta di bulloni e viti, quella di Jason assomigliava ad una fetta di cielo, quella di Nico era nera, Luke ne aveva una completamente bianca apparte le due scarpe con le ali ai lati della poltrona. La poltrona di Frank aveva disegnato sopra un dragone cinese attorcigliato a 2 lancie che formavano una X. Affianco ad ogni poltrona c'era un tavolino(per ciascuna poltrona) dove c'erano appoggiate cose che non vorrei descrivere(cibo,bevande di 2 o 3 settimane lasciato lì a marcire). Per terra erano sparpagliate delle riviste di ogni tipo, appesi ai muri c'erano dei poster e molte foto di loro(imbarazanti ma simpatiche). C'era anche un frigo,un tavolo da biliardo, un biliardino, un divano, e un tavolo da ping pong. Come si erano procurati tutte quelle cose nom lo sapevo, e non glielo chiesi
-Sapete che esiste l'acqua per lavare vero?!?- disse Annabeth entrando in contemporanea con Piper e seguite da Percy e Jason. Lo sguardo di Piper si abbassò e Jason corse subito a togliere alcune riviste che una ragazza non dovrebbe vedere
-Esiste anche la gentilezza!!- le rispose Percy cercando di nascondere anche lui quelle riviste sotto la poltrona. Annabeth lo fissò in cagnesco fino a quando non entrarono Talia e Luke
-Trovato?-
-Niente, abbiamo girato tutti i bar, i club e qualunque posto ma niente-
-Leo??-chiesi io
-Non viene, ha avuto alcune complicazioni. Il piano non me lo ha spiegato. Mi ha detto però che devo mandare a casa le ragazze mentre noi sappiamo cosa fare-
-COSAA!! FRANK È ANCHE NOSTRO AMICO- urlai
-Lo sappiamo, ma di notte girano dei malfamati e non possiamo rischiare che vi succeda qualcosa- mi spiegò Jason. "Non mi importa, e poi se girano dei malfamati non dovremmo cercare Frank. Gli potrebbero fare del male" pensai
-E voi che farete??- chiese Piper con un tono di voce preoccupato
-Noi lo cercheremo nell'ultimo posto in cui dovrebbe stare-rispose Jason
-Quale...???- iniziò a chiedere Ananbeth, ma Percy la precedette
-Non importa dove andremo noi, ce la sappiamo cavare benissimo da soli, l'importante è ....-
- .....che voi non vi facciate male e che troviamo Frank- continuò Luke, fissando Talia negli occhi come per dire 'Tranquilla, non mi succederà niente l'importante è che tu stia bene'.
Con riluttanza ce ne andammo e lasciammo i ragazzi soli per parlare di quel luogo a noi sconisciuto. Salutai le ragazze con aria cupa e mi diressi a casa, erano le 21:15 quando passai davanti alla gioielleria dei miei genitori
-Papà!!- salutai mio padre appena entrai
-Hazel, ti credevo a casa-
-Ho fatto un giro con delle mie amiche, ci stavo tornando proprio adesso. Tu invece quando torni-
-Tra 1 ora chiudo-
-Ok, la mamma??-
-Sta già a casa-
-Va bene-
Mi diressi a casa, appena entrai vidi mia madre che stava portando delle bende in camera mia
-Sei arrivata per fortuna, ti ho chiamato più di 50 volte-
-Scusa, mi si è scaricato il telfono-
-Fa niente, ora aiutami- la seguii in camera mentre le chiedevo
-A che cosa ti serve il mio ai...- ma le parole mi morirono in bocca quando vidi Frank,ferito, sdraiato sul mio letto. Corsi subito da lui e vidi che stava ancora respirando, il mio cuore riprese un battito perso prima quando l'ho visto ridotto così sul letto
-Che gli è successo??- chiesi a mia madre con la voce incrinata dal dolore e le lacrime che,antipatiche, mi pungevano gli occhi
-È stato investito dopo aver salvato un bambino-
-In che senso salvato un bambino?- chiesi a mia madre mentre l'aiutavo a tamponare e a fasciare le ferite. Posai uno straccio di acqua fredda sulla fronte di Frank e lui assunse un'espressione più serena(ancora con gli occhi chiusi)
-Stavo tornando dal lavoro, sai che quando torno dal lavoro non c'è molta gente. Comunque stavo tornando a casa quando vedo uns bambina attraversare la strada con la madre, la bambina si ferma perchè le era caduta la Barbie e la stava raccogliendo, un ubriaco passa con il rosso e avrebbe messo la bambina sotto se Frank non si fosse messo in mezzo proteggendola con il proprio corpo- io scioccata continuai a sentire quello che diceva mia madre
-Ha protetto la bambina con il proprio corpo, quando sono andato ad aiutarlo mi ha chiesto di non portarlo all'ospedale. Per meglio dire mi ha pregato di non portarlo all'ospedale, lo accontentai e con l'aiuto della madre(della bambina) l'ho portato in macchina e poi a casa. Non sò perchè ha fatto quel gesto, ma è stato molto coraggioso- concluse mia madre posandomi una mano sulla spalla. Mi lasciò da sola con Frank che adesso stava dormendo, gli presi la mano e chiamai al telefono Percy
-Pronto-
-Percy, sono Hazel-
-Oh, ciao Hazel, che succede??-
-Ho trovato Frank, ciao- non aspettai nemmeno la sua risposta e chiusi la chiamata. Non mi andava di dire che stava nella mia stanza, l'unico maschio oltre a mio padte che è entrato nella mia camera è stato Sammy, quel viscido di un Sammy, quello schifoso di un Sammy. Non mi resi conto che avevo ancora la mano di Frank nella mia e che ogni insulto che tiravo contro quel Sammy stringevo di più la mano a Frank
-Ahii!- disse lui con voce impastata dal sonno e dal dolore
-Scusa. Scusa. Scusa...- iniziai a scusarmi con Frank togliendo la mia mano dalla sua.
-Fa niente- disss vercandosi di alzarsi, ma una fitta di dolore lo costrinse a risdraiarsi
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L'inizio della fine||Percy Jackson [In Revisione]
FanfictionPercy Jackson ha affrontato i Titani, Gea, è sopravvissuto al Tartaro... Vediamo se riesce a sopravvivere alla scuola. Percy Jackson, Annabeth Chase, Frank Zhang, Leo Valdez, Nico Di Angelo, Piper McLean,Hazel Levesque, Calipso,Jason Grace, Luke Cas...