Gli opposti si attraggono;Nico

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-S...s...sc....scusa Nico-
-Che vuoi?-
-Vuoiballareconme-
"questo qui è matto, ma ha una faccia conosciuta" pensai
-Che hai detto??- prese un bel respiro e mi iniziò a fissare in modo strano, un pò troppo solare
-Vuoi ballare con me?-
"Questo è caduto e ha sbattuto forte la testa, ma di brutto"
-E tu saresti??-
-Il tuo vicino di banco Will Solace-
"Ecco dove lo avevo già visto, è quello che mi sta affianco ed è sempre contento, quello che è abbronzato anche in pieno inverno, il ragazzo che con la sua felicità potrebbe far esplodere il sole e prendere il suo posto per illuminare l'universo"
-Io non ballo-
-Prendiamo qualcosa da mangiare-
"Qanto è istinstente, proprio davanti a Percy pergiunta"
-Non ho fame-
-Da bere-
-Non ho sete-
-Allora posso sedermi qui senza parlare o muovermi-
"Perchè il mio sguardo assassino non funziona, perchè non scappa via" pensai per poi dire senza pensarci
-Se non parli,ne fai rumorini o cose varie, puoi restare- mi fece un sorriso a 32 denti che mi abronzò.
"Questo ragazzo è più alto di me, più carino di me, più popolare di me. Perchè mi sta tra i piedi, forse si è accorto che sono gay e mi vuole perseguitare, a me piace Percy e se lui mi sta tra i piedi non gli potrò mai dire quello che provo. Ma che vuole da me, mi continua a fissare come se fossi il re del mondo o un dio"
-Che hai da fissare!!- gli dissi in maniera non del tutto calma, lui all'inizio sussultò ma alla fine mi rispose
-Ti stavo solo guardando, sei piuttosto pallido e hai delle borse sotto gli occhi pazzesche, sicuro che non stai male-
-Sto benissimo, questo è il colore naturale della mia pelle e queste non sono borse, ci sono nato.- poi vedo spuntare Percy dalla folla, la sua espressione era triste ma allo stesso tempo piena di rabbia
-Mi sento male, torno a casa a piedi- mi disse poi mi lanciò le chiavi e uscii, io lo guardai con aria triste e Will se ne accorse allora mi si fece cupo
-Che c'è tra te e Percy??- io iniziai a prendere colore fino a diventare rosso
-N..non c'è niente tra di noi- lui mi iniziò a fissare intensamente per poi fare uno dai tanti altri sorrisi che avrebbe fatto quella sera
-Ne sono felice-
-Che hai detto??-
-Niente- rispose lui arrossendo.
Dopo un pó mentre continuavo a fissare l'accompagnatore di mia sorella, Bianca si avvicinò
-Nico, come stai?- le sorrisi, Bianca è la unica che mi abbia mai visto sorridere, non sò perchè ma sentivo come due occhi che mi perforano l'anima e che emanano una forte quantità di odio
-Sopravvivo, te??-
-Bene-
-Chi è questo ragazzo??-
-Will Solace- si presentò lui sputando la frase come se fosse veleno
-Bianca, Bianca Di Angelo-
-Sei sua sorella-
-Si stò nella classe affianco-
-Ecco stai in classe con un certo Michael Yew-
-Si perchè-
-Siamo amici- poi mi guardò e si affrettò a dire
-Solo amici d'infanzia, tutto qui-
"Questo sta male, si può sapere che vuole da me, che gli ho fatto, forse sa che sono gay e mi sta prendendo per il culo" poi scossi la testa "Impossibile l'unico che sa che sono gay è il mio diario che è chiuso con luchetto e sta in una scatola che ha sua volta si trova dentro la cassaforte sotto il letto mio, nella mia stanza dove nessuno può entrare, quindi è impossibile che lo abbia scoperto"
-Solace, devo parlare un secondo con Bianca, adesso vado e tu non ci seguire. Vai dove ti pare-
-Ma io voglio restare qui-
-Allora resta- dissi e portai via Bianca.
Dopo aver trovato un posto appartato della sala dove nessuno ci potesse sentire, le chiesi
-Hai detto a qualcuno del mio segreto-
-Certo che no, preferirei crepare e finire nel tartaro, apposto che dire il tuo segreto-
-Nessuno lo deve sapere chiaro-
-Tranquillo, nessuno lo saprà. Ma devi dirgli in fretta ciò che provi, sembra molto interessato ad Annabeth e ti farebbe soffrire-
-Dichiarerò il mio amore a Percy prima o poi, più 'poi' che 'prima', ma non voglio rovinare la nostra amicizia-
-Fai come meglio credi fratellino. Io adesso ti lascio che devo tornare dal mio cavaliere-
-Come hai detto che si chiama-
-Non te l'ho detto-
-Infatti-
-Te lo dirò prima o poi, più 'poi' che 'prima'- mi sorrise e corse dal quell'odioso ragazzo. Invece io tornai da quello solare, notai subito che mi stava aspettando e non si era alzato ne si era mosso di un millimetro, anche se non lo dimostrai, quel ragazzo mi stava simpatico e mi interessava. Non fraintendetemi il mio cuore apparterrà sempre a Percy, ma quel ragazzo mi piaceva anche se era il mio contrario/opposto
-Vedo che non ti sei mosso-
-Te lo avevo detto-
-Che vuoi da me?-
-In che senso-
-Sin da quando ero piccolo mi hanno sempre maltrattato per il mio aspetto gracile e il pallore del mio viso, la mia ancora di salvezza era mia sorella Bianca. Un giorno mentre venivo picchiato nel parco sotto casa mia, un ragazzino più alto di me colpì il bambino che mi stava prendendo a calci in pancia. Il ragazzino che mi difese fu affiancato da altri due ragazzini alti più o meno come lui e lo aiutarono a proteggermi, ma i "nemici" erano troppi solo dopo, quando arrivò un bambino un pò più corpulento e un tantino più alto dei miei salvatori riuscirono a cacciare via i mocciosi che mi picchiavano. Quei ragazzi li conosci bene sono nella nostra classe, il primo bambino che colpì il mio assalitore si chiama Percy Jackson, i ragazzini che lo affiancarono dopo sono Luke Castellan e Jason Grace, l'ultimo bambino invece si chiama Frank Zhang. Da allora, ogni volta che passavo per quel parco con mia madre e mia sorella vedevo quei 4 bambini che mi avevano protetto venir picchiati dai fratelli maggiori dei mocciosi che mi avevano picchiato. Solo un giorno mi feci coraggio e li aiutai, ma non finì bene come immaginavo, dopo averci finito di picchiare ci lasciarono per terra con lividi sul tutto il corpo e ad alcuni di noi con il sangue che ci colava dal naso, ci rialzammo ci guardammo e scoppiammo tutti a ridere. Da allora non ci separa più nessuno, aiutammo un altro ragazzo che era come me si chiama Leo Valdez.Ora che ti ho raccontato parte della mia vita, mi vuoi dire se mi vuoi far soffrire così chiamo i miai amici e ti facciamo andare all'inferno a calci in culo o mi dici cosa vuoi da me- gli dissi
-Sai anche io da piccolo venivo preso in giro, non perchè ero gracile o cose del genere, solo perchè ero sempre sorridente. Mi maltrattavano solo perchè ridevo invece che piangere, io non ti voglio far soffrire volevo solo conoscerti meglio perchè sono interessato a te- poi diventammo entrambi dei peperoni che stanno andando in fiamme e se ne andò.
Passai tutta la serata a pensare a quello che mi aveva detto.

L'inizio della fine||Percy Jackson [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora