Capitolo XIII

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Guardo la sirenetta... Umi, andarsene nelle profondità del mare e già mi sento di nuovo vuoto.

Fino a questo istante non mi ero accorto quanto la sua presenza mi desse conforto, ma...

È giusto così.

Non poteva rimanere.

Non doveva rimanere.

E perché poi?

Per me?

Che sciocchezza!

E le sue lacrime?

Quelle mi hanno proprio spezzato il cuore, ma se l'avessi detto non sarebbe mai andata via.

È vero che sono un idiota.

Sono un completo idiota perché...

Mi sono innamorato di una sirena e me ne sono reso conto solo quando si è opposta ad andarsene.

Pensavo che il mio voler aiutarla fosse solo perché non era giusto tutto ciò che stava passando, ma solo una minima parte era vera.

Probabilmente da quanto sono idiota ero innamorato già il primo giorno che l'ho vista.

Un gabbiano che vola basso mi fa uscire dai miei pensieri depressivi e comprendo quanto sia tardi.

Se il signor Kurokawa scopre che non sono al lavoro tutto sarà più complicato.

Tecnicamente non dovrei incorrere nei suoi sospetti visto che crede di avermi sequestrato la chiave della vasca della rossa.

Non sa che mi ero fatto in preventiva un paio di doppioni.

Devo muovermi a tornare.

Appena sgattaiolo dentro all'acquario corro alla vasca dei delfini.

Passo la giornata come al solito con l'aggiunta del turno al negozio di souvenir.

È lì che mi rendo conto di aver lasciato sulla spiaggia i sandali di mamma e il mio berretto bianco.

Dannazione!

A suo tempo mamma mi aveva raccontato che indossava proprio quel completo, quello dato ad Umi, quando conobbe papà.

Era tutto molto importante per lei, per questo li avevo salvati dalle grinfie di quello stronzo di Kurokawa.

Quella volta quando mamma è stata ricoverata si era messo in testa di buttare tutte le sue cose perché tanto in ospedale non le servivano.

Sono riuscito purtroppo a salvare davvero poco.

Parlando di mamma...

Come starà?

Ogni volta che lo chiedo allo stronzo mi risponde che è stabile come sempre.

Ormai sono dodici anni che è in quel prestigioso ospedale, ma ancora sembra che non sia cambiato nulla.

Avevo anche creduto che fossero tutte balle di Kurokawa perché non voleva farmi scoprire la verità, ma una volta di due anni fa sono riuscito a chiamare l'ospedale che mi ha confermato che non è cambiata, stabile e basta.

Sospiro.

Andrò a vedere dopo cena se ho la fortuna che non mi abbiano fregato i suoi sandali.

Almeno quelli...

- Kai? Stai bene? Sei pallido. -

Alzo la testa di scatto e guardo Ayumi che mi fissa preoccupata.

- Eh? Ah, no. Sono solo un po' stanco. -

La bionda non è per nulla convinta.

- Non va bene. Dovresti riposare ogni tanto. Ti occupi di metà delle vasche in questo enorme posto, fai un turno qui e ho sentito che ti hanno messo ad occuparti anche del nuovo arrivo, la sirena. -

Tra Te E Il MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora