La mattina dopo mi sveglio sentendo tuffarsi e ancor prima di aprire gli occhi so essere il moro.
Mi stiracchio sbadigliando e vengo colta da una folata di vento che trasporta un ottimo profumino.
Guardo nella direzione da cui viene e vedo un bel sacchetto che mi fa svegliare la fame all'istante.
Prima però guardo sotto l'acqua il moro che nuota tranquillo e non si è ancora accorto che sono sveglia.
Arrossisco all'idea che possa realmente aver visto i miei disegni.
Però sono felice.
Ora si fida di me al punto di avermi raccontato tutta la sua storia o almeno buona parte.
Sono anche triste per non aver buone idee per sistemare tutto.
Non è giusta questa schiavizzazione soprattutto visto che tutto questo dovrebbe essere di Kai per diritto.
Ma non sarebbe giusta nemmeno se non fosse tutto suo.
Nessuno dovrebbe trattare così un ragazzo figuriamoci un bambino.
Non oso immaginare che gli ha fatto in tutti questi anni, ma dalla sua espressione credo cose nemmeno immaginabili.
Quell'uomo poi... ha qualcosa che non mi convince per niente.
E non parlo solo del fatto che sia così stronzo, ma è... falso!
Tutto in lui è una bugia.
Io fossi in Kai non mi fiderei di nulla se non lo vedo con i miei stessi occhi.
Perciò... voglio che incontri sua madre.
Mi riscuoto un attimo dai miei pensieri per far apparire le gambe.
Da ciò che ho imparato all'inizio so che ciò che indosso si chiama bikini o costume.
È davvero carino ed è fatto dello stesso materiale del mio solito abbigliamento.
Battendo le gambe a livello dell'acqua guardo come si muovono.
È davvero affascinante.
Le tocco incuriosita fino a quando decido di prendere una grande boccata d'aria e tuffarmi.
Le agito come fa Kai per evitare di annegare.
È davvero complicato il loro modo.
Lui finalmente mi nota e divertito mi raggiunge.
In questa forma sono davvero negata e non riesco a far altro che mantenermi in quel determinato punto.
Il moro, ormai a corto d'aria, mi afferra per un braccio e mi porta in superficie.
- Puah! Aria! -
- Decisamente. - ribatto accorgendomi che pure io ero a corto.
Eppure sono stata sott'acqua davvero per poco.
- Non sei un granché a nuotare con le gambe. E lo dico così per non essere cattivo... -
- Di pure che ho fatto letteralmente schifo. - sbuffo.
- Eh... giusto un pochino. -
- Come diavolo fai tu ad usarle così bene in acqua? -
- Pratica e tecnica. -
- C'è una tecnica? -
- Vuoi che t'insegni? -
- Oh, ti prego! Mi sento male all'idea di far così schifo nel mio stesso habitat! -
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Tra Te E Il Mare
Storie d'amoreIdiozia, sfortuna, demenza. Questo pensavo quando sono arrivata qui. Rapita di nuovo e portata via dalla mia casa nel profondo blu. Pensavo che non avrei più rivisto i miei amici e la mia famiglia, ora invece so esser stata la miglior cosa che potes...