Capitolo 25

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Davide p.o.v.

Non so neanche io il perché di queste mie azioni, ultimamente gira tutto per il verso sbagliato , la realtà è solo una non lo voglio ammettere, voglio scappare dei problemi come sempre , Monica aveva ragione io sono solo un codardo che non vuole accettare la realtà com'é e cerca sempre di scappare anche se ciò vuol dire soffrire .

La verità è che io amo solo lei , e non so neanche perché sto con Ema , non so perché ora me la ritrovo nel letto , io nel letto vorrei un'altra e non lei , io amo solo Monica ma adesso è troppo tardi per riprendermela .

Mi alzo dal letto mentre Ema dorme, ieri la serata è stata davvero orribile ho scopato tutta la notte con lei ma mi immaginavo Monica sopra di me.
Faccio velocemente colazione e esco immediatamente.
Non ho voglia ne di vederla e ne di sentirla, ma non posso fare altro. Certo nessuno mi obbliga a stare con lei ma quando me la ritrovo davanti sento come un senso di colpa nei suoi confronti che mi porta a fare ciò che mi dice, forse sarà perché in passato l'ho lasciata sola in mezzo ad una strada come un cane, proprio nel momento del bisogno.

Come da routine vado nella solita villetta a fumare una canna e aspettare Pier.
Fumare è l'unico mio mezzo di sfogo oltre la musica, penso che nel pomeriggio mi rinchiuderó negli studi a registrare così almeno eviterò per un paio d'ore Ema.

Una ragazza mi passa davanti, sembra Monica, mi alzo per fermarla ma prima che lo faccia io si ferma di scatto e mi salta addosso chiedendomi un autografo.

Per poco non la mando male, gli faccio quel benedetto autografo e va via come una bambina felice.

Mi fa stare bene vedere che i miei fans si accontentano di questo, mi fa stare bene il fatto che con la mia musica trovano la pace, ma quello che vuole la pace davvero qui sono io.

- Bró sei sempre pensieroso!- dice Pier arrivando in compagnia di Carla, a quanto pare c'è qualcosa tra i due di cui non ne sono a conoscenza.

- Naaa sto benissimo - mento.

- Bella la serata ieri vero?- domanda.

- Se non fosse per la notizia del tuo fidanzamento sarebbe stata meglio - dice carla guardandomi cin un sopracciglio alzato.

- Vi piaccia o no io ora sto con Ema! - cerco di autoconvincermi.

- Certo! Ah ecco Monica e Clementino! - urla Carla.

Alzo lo sguardo e lo incrocio con quello di Monica.
Ogni volta che la vedo sto davvero male,sto in una situazione del cazzo e non so come uscirne.
Poi vedo Clementino, un mio caro amico, la cui amicizia si è spezzata solo per colpa mia e basta anche se mi fa rabbia vederli insieme.

- Giorno! - dice Monica evitando il contatto dello sguardo con il mio.

- Come va? - chiede Carla.

- Mmmmh va tutto benissimo- dice ironica.

Vorrei saltargli addosso e dirgli che la amo, ma non ci riesco.
Maledetto orgoglio, maledetta Ema e maledetto me!

Vedo arrivare Ema, parla al telefono.

- Vabene grazie Margot ci sentiamo dopo!

- Buongiorno! Amore stamattina perché non mi hai svegliata quando sei andato via?- dice con tono smielato, lo sta facendo apposta.

- Me ne sono dimenticato! - mento.

Si volta verso Monica e le sorride, ora mi riviene in mente le parole di Monica, loro due si conoscevano, devo farmi spiegare da Ema questa storia.

- Monica, ieri sei sparita dalla festa, davvero un peccato, non ti dispiace se mi sono fidanzata con il tuo ex giusto?- dice provocandola.

- Dai non farmi ridere, certa gente meglio perderla che trovarla! - le sorride prende per mano Clementino e va via.

Ema rimane li imbambolata a guardarli andare via e inizia a innervosirsi.
Si volta verso di me mi prende la mano e mi porta via, e come un idiotai mi faccio trascinare senza proteste, non sarà per caso una strega e sono sotto un incantesimo?!

La Ballata Del DubbioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora