Alzai lo sguardo per vedere il cielo scuro che mi sovrastava. Per colpa della nebbia non riuscivo a vedere molte stelle, ma alcune spuntavano di qua e di là. Mi rilassava osservare il cielo ed in quel momento mi sentivo stanca. Mi guardavo intorno e non trovavo niente di familiare. La gente, spensierata e i bambini divertiti per i nuovi regali fatti per l'avvenire del Natale, mi giravano intorno pronti a festeggiarlo. Io non ero in vena di farlo. Eravamo qui da una settimana. Qui, significava l'Italia. E l'Italia, significava una città di media grandezza nelle vicinanze di Firenze. Camminavo per le strade illuminate del centro, osservando le vetrine e soffermandomi su alcune di esse. Non avevo più sentito nessuno dei due fratelli Badescu. Aspettavo di vederlo comparire davanti a me, facendomi una sorpresa, ma era una cosa impossibile. La città in questione si chiamava Prato. Nome strano lo sapevo, eppure era quasi confortevole e al tempo stesso lontano dal mio mondo.
Osservai il cellulare per la millesima volta, aspettandomi un suo messaggio, ma niente.
Il centro di Prato lo conoscevo abbastanza bene, era piccolo e si trovavano molti negozi carini. Entrai nel Corso, ovvero una strada che dirigeva Piazza del Comune a Piazza del Duomo. Lì c'era la mia libreria. In questa settimana ci sarò andata almeno dieci volte, ed erano sempre carini con me. Feci la piccola salita entrando nel negozio, dove un'aria calda mi invase, riscaldandomi. Superando la cassa dove mi salutarono con un impacciato inglese, andai nel reparto 'Lingue Straniere', al piano di sopra.
Era strano pensare come questo posto mi faceva stare bene. Ma ad ogni cosa pensassi il volto di Brad, mi appariva davanti, sorridendomi. Logan aveva detto che mi sarei dovuta rifare un'altra vita, ma non ne avevo intenzione, dato che, saremmo ritornati presto indietro a Glass City, la mia città. La nostra.
Scelsi un libro a caso, leggendo frettolosamente la trama. Scesi la scalinata che fece dei rumori poco raccomandabili e andai alla cassa.Dove sarà stato Brad in questo momento? Starà pensando a me? Queste erano le domande che mi facevo più del solito. Mi guardai intorno prima di attraversare, superando la stazione ed entrando in una piccola casetta un po trasandata.
Non c'era nessuno in casa, ne ero certa. Avevo provato a scappare ma non avevo avuto un buon risultato, in una settimana avevo fatto almeno tre tentativi, tutti andati male.
Dovevo creare un nuovo piano, ma era difficile dato che qualunque cosa pensassi, Logan lo avrebbe scoperto e mi avrebbe smascherato.
E poi, se fossi riuscita a scappare dove sarei andata? Non sapevo dove Logan teneva il mio passaporto e un po di soldi per pagarmi il viaggio, quindi i miei piani finivano sempre lì.
Volevo andarmene da quella casa, non la sentivo mia. Ormai la mia casa era diventata quella di Ethan e di.. Brad. Pensare il suo nome, mi faceva sentire sempre più triste e malinconica. Una depressa di merda, praticamente.
Accesi la tv e nel frattempo mandai un messaggio telepatico a Brad: Come va? Ti sei rimesso in sesto Brad?
Naturalmente non ricevetti risposta, così "parlai" con Ethan: Dimmi che sta bene, solo questo.
Silenzio tombale.
Iniziai a girare canali a casa e poco dopo aver spento la televisione mi misi a leggere il nuovo libro.
Sentii la porta aprirsi e sbattere subito dopo. «Sono in casa.» urlò Logan.
«Hai intenzione di dirmi per chi lavori?» chiesi fissandolo mentre entrava in salotto, dove poco prima stavo leggendo il mio nuovo libro.
«Non ancora.» sbuffai rumorosamente. «Ehi,» affermò lui. «dovresti essere una prigioniera. Ma io sono troppo buono, perciò..» non lo lasciai neanche finire. Sempre la stessa solfa.
«E te vuoi il mio sangue.» sbottai. «So che ci sono telecamere e telecamere in questa casa e nell'intera città, me ne sono resa conto. Non sono stupida. Quindi dì ai tuoi capi della banda dei cacciatori di vampiri, di andare a fanculo per quanto mi riguarda.» avevo detto la verità e lo sapeva. «Mi fate schifo, soprattutto te.»
Presi il libro e corsi in camera, chiudendo la porta a chiave. Sentivo il ronzio delle telecamere anche in questa stanza. Sapevo e mi rendevo conto di troppe cose.
Brad. Credevo di averlo perso definitivamente e lui non sapeva nemmeno dove ero. Logan odiava Brad, eppure me l'aveva presentato. Mi aveva spiegato tutto: Brad era sotto sorveglianza da parte dei cacciatori e Micheal era solo un diversivo per far combaciare il tutto. Povero Micheal.
E Rebecca? Mancava anche lei. Nathan, pure. Erano così distanti e così..persi nei miei ricordi.
Ricordavo gli abbracci di Rebecca. I baci sulla fronte di Nathan. Le battutine da strafottente di Ethan. E le labbra che mi amavano di Brad. Ero a pezzi, letteralmente.
Non volevo che la mia vita cambiasse così drasticamente. Era successo tutto il 10 Novembre ed eravamo al 23 Dicembre. Ero stata con loro più di un mese ed era stato il mese più bello della mia vita. Certo ne erano successe di tutti i colori ma a chi importava ormai? Ero felice di aver fatto l'errore di essermi fidata di Jusy. Ero felice di essere andata quella sera in discoteca. Ed ero felice di aver conosciuto Brad.
Litigavamo, certo. Ci odiavamo, ovvio. Ma c'era il sentimento tra noi che superava tutto, l'avevo imparato insieme a lui: amore.
Prima o poi sarebbe passato a prendermi, e se non lui qualcuno a cui avesse detto di doverlo fare. Me l'aveva promesso.
E con questi pensieri sdolcinati che vorticavano nel mio cervello, mi addormentai, con la mente piena di tutti i momenti belli di me e Brad, ed il cuore pieno di lui.
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Vampire's Destiny II
VampireSecondo ed ultimo libro di Vampire's Destiny. Emily è disperata: gli manca terribilmente Brad, il suo sangue e la vita che ha lasciato per colpa del suo ex migliore amico Logan, uno dei cacciatori di vampiri. Si trova a Prato, una città vicino Fire...