«Non è colpa tua, smettila» William e Ethan camminavano avanti e indietro nella stanza. «Lo ritroveremo, lo fanno solo per colpire un nervo scoperto. Non ci vorrà molto, prima che tutti i vampiri che ho chiamato arrivino, quindi vai in camera e tranquillizzati.»
Queste furono le uniche parole che mi dissero. Me ne andai in camera e poco dopo sentii arrivare altri vampiri che discutevano del piano e dei diversi nascondigli. Snow era sul letto accanto a me, immobile.
Non volevo parlare con nessuno, tanto meno vedere facce nuove. Non ero pronta a questo, ma ero sicura che avrei ucciso con le mie stesse mani il capo dei Cacciatori.
Snow leccava la mia mano, mentre io ripensavo a perché avessi iniziato a giocare con quel Cacciatore. Se non l'avessi fatto sarei arrivata prima in casa di Tiffany e forse avrei salvato tutti e due.
Che potevo fare? Andare da Logan? Mi sembrava la cosa più intelligente da fare. Senza pensarci troppo, scesi le scale e dopo aver fatto entrare Snow dentro di me uscii dalla porta non facendo alcun rumore. Era abbastanza vicino casa sua e con la velocità da vampiro feci ancora più veloce. Mi nascosi dietro un albero; la macchina di Logan non c'era; ascoltai se qualche rumore si sentiva da quella maledetta casa che conoscevo da sempre. Mi voltai: c'era una luce accesa al piano superiore.
Arrivai davanti alla porta con uno scatto e la porta era aperta. Entrai nel lungo corridoio e buttai un occhio nelle diverse stanze: nessuno.
Salii le scale saltando gli scalini che sapevo che scricchiolavano. Avevo davanti agli occhi una stanza che doveva essere lo sgabuzzino: si vedeva la luce passare da sotto, un lieve barlume. Appoggiai l'orecchio alla porta. Si sentiva un respiro quasi spaventato.
La porta era socchiusa. Lentamente appoggiai la mano sopra la porta bianca e la spinsi. Mi trovai a faccia a faccia con due occhi verde scuro, quasi neri. Era legato ad una sedia, sulle gambe e sulle braccia aveva le catene piene di veleno e la maglia era piena di sudore.
Appena mi vide lessi sollievo sul suo volto. Posai una mano sul suo viso e Brad sussurrò delle parole incomprensibili. Mi guardai intorno con gli occhi stracolmi di lacrime: non era più lo sgabuzzino quello, era diventata una piccola stanza delle torture. Catene colme di veleno, paletti di legno e altri oggetti contro di noi si trovavano sopra vari scaffali. Trovai le chiavi delle manette, ma appena le presi in mano, mi caddero: anche su quelle c'era del veleno.
Facendomi forza, soprattutto anche per Brad, le presi in mano e il più veloce possibile levai le manette. Le mie mani erano diventate rosse per le bruciature. Presi il suo viso tra le mani e lui fece un piccolo sorriso. «Stai bene?» chiesi.
Annuì. «Andiamo via» sussurrò.
Lo aiutai ad alzarlo e piano piano ci riuscì.
«Sai a che ora tornerà Logan?»
«No, però arriverà tra poco, me lo sento.»
In poco tempo eravamo già nel piccolo boschetto che si trovava davanti a casa sua. Mandai un messaggio telepatico a Ethan per dirgli di Brad.
Rimasi stupita del fatto che Brad non si fosse rifiutato di venire con me, eppure sembrava come sempre. «Tiffany è morta..» gli dissi.
«Lo so» mi sentivo in dovere di dirglielo.Passarono vari minuti e sentii un motore di macchina fermarsi davanti alla casa di Logan. Camminai più veloce con il peso di Brad su una spalla. Per fortuna poco dopo, arrivò Ethan che mi aiutò a portarlo più velocemente in casa.
Appena vide William, Brad, diede di matto:«Cosa ci fa lui qui?» mi guardò con un punto interrogativo.
Ethan lo portò nel suo studio dove gli spiegò tutto.
Quest'ultimo mi chiamò nel suo studio e disse: «Devi sapere ciò che abbiamo deciso, partiremo domani sera.»
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Vampire's Destiny II
VampireSecondo ed ultimo libro di Vampire's Destiny. Emily è disperata: gli manca terribilmente Brad, il suo sangue e la vita che ha lasciato per colpa del suo ex migliore amico Logan, uno dei cacciatori di vampiri. Si trova a Prato, una città vicino Fire...