Vampire's Destiny II

Capitolo 4

Mi ero rigirata per tutta la notte, non volendo svegliarmi il giorno seguente. Ma il tempo passava ed arrivò la mattina. Avevo paura, molta paura. Come avrei fatto a nascondere una tigre ad un gruppo di assassini? L'avrebbero uccisa? Le domande che si erano formate durante la notte, frullavano nella mia testa continuamente. Dove l'avrei trovata? Non ne avevo idea.
Prima che potessi uscire da sotto le coperte, Logan entrò in camera mia in mutande. Pensai che avesse scoperto il mio potere, ma si avvicinò al mio letto, si mise a cavalcioni ed aprì le tende, mostrandomi la città sommersa dalla neve. «Guarda, nevica!» affermò felice. Lo aveva sempre fatto, prima che scoprissi di essere un vampiro. Veniva a casa mia ed apriva le tende, mostrandomi la neve. Mi alzai anche io sopra il letto, fissando la soffice neve che si era depositata durante la notte. Mi sorrise, felice come non mai. Io amavo la neve e lui lo sapeva.
«Vado a fare un giro.» mi rianimai, essendomi persa tra i ricordi di me e lui.
«Pensavo ti piacesse la neve.» affermò.
«Lo sai che mi piace, ma ciò non significa che di punto in bianco mi scordi ciò che hai fatto a me, a Brad e a tutti noi.» detto questo lo scaccia da camera mia, vestendomi velocemente e salutando come tutti i santissimi giorni la telecamera. Presi una borsa più grande del giorno prima e indossai un cappellino di lana rosso. Prima di uscire presi una delle sacche di sangue che Logan teneva per me e ne bevvi un lungo sorso.
Appena fui fuori ed abbastanza lontana da quella casa che non avrei mai sentito mia, mi sedetti sulla neve, dove il giorno prima c'era fasci e fasci d'erba. Iniziai subito a fare delle piccole palline, che tirai ad un bersaglio invisibile davanti a me.
Non c'era nessuno e questa cosa era positiva, comunque se ci fosse stato qualcuno lo avrei innondato di palle di neve. Mi buttai sulla neve fresca, cercando di scorgere il sole che non c'era. Dopo aver cercato invano, chiusi gli occhi iniziando a riflettere su tutto ciò che era successo e che stava succedendo. Pensare che la gente intorno a noi, vivesse una vita normale, all'oscuro di tutto era da fare invidia. Ed ero gelosa.
Mentre sentivo le mani gelarsi, sentii qualcosa toccarmi la gamba. Pensai fosse un ramo, così non mi mossi. Dopo poco mi sentii toccare per ben due volte e poi quattro. Sentii dei passi salire sullo sterno, poco dopo sentii un respiro sul volto. Aprii di scatto gli occhi, trovandomi davanti al viso due occhioni celesti. Cosa? Mi tirai su di scatto e vidi la cosa più bella che abbia mai visto. Ethan aveva ragione: avevo ereditato una tigre. Ma non aveva detto che sarebbe stata un cucciolo di tigre. Non era siberiana però, era bianca. Bianca come la neve.
«E te cosa ci fai qui?» la guardai. Sembrò capirmi, perché mi saltò addosso iniziando a leccarmi tutto il viso. «Sei morbidosa.» la strinsi e gli feci i grattini sulla pancia rosa per non so quanto tempo. Giocammo tutto il tempo.
«Che nome ti do?» avevo iniziato, fon da subito a parlare con lei, ma non ricevevo risposta. Era un maschietto. Per onorare uno dei miei personaggi preferiti di Hunger Games, decisi di chiamarla Snow. Naturalmente era molto più coccoloso di lui e non odorava di rose bianche e sangue. «Snow.» mi leccò. Lo presi per un si.
Ethan, ho trovato il cucciolo di tigre bianca.
Rispose dopo poco: Gli animali crescono in base al tuo allenamento insieme a lui. Dovete correre ed allenarvi insieme.
Molto arrabbiata, ma comunque innamorata per il piccolo Snow, risposi: E dove cazzo lo trovo un centro allenamenti per vampiri e tigri bianche?
Sbuffo nel mio cervello: Inventati qualcosa.
Certo, certo. Tanto sarebbe stato facile no? Presi il piccolo Snow, mettendolo nella borsa, ed andai a comprare un po di latte in una farmacia, che finì in pochi minuti.
Andai anche in un negozio per animali e gli feci fare un collarino. Era una piccola vendetta su Logan. Quei soldi me li aveva dati lui, ed a lui glieli avranno dati i suoi capi, quindi era un bene spenderli, almeno per me e per il cucciolo.