Vampire's Destiny II

Capitolo 7

Ero in palestra da cinque ore ormai. Io e il piccolo Snow avevamo imparato mosse e tattiche nuove, ed una volta era riuscito anche ad attraversarmi. Da parte a parte, come se fossi un fantasma.
L'obbiettivo da raggiungere era entrare nel mio corpo per poi uscire quando lo desideravo. Non volevo pensare a Brad e questo costava il doppio della fatica.
«Snow, sei stanco?» il cucciolo mi guardò sbadigliando e stendendosi, sul pavimento della palestra. Stare lì era rilassante e nessuno poteva darti fastidio.
Mi addormentai solo dopo aver buttato giù vari piani per scappare da Prato e tornate da Brad.
Osservai il fuori della palestra, ma niente succedeva intorno ad essa: calma piatta.
Mi sdraiai accanto a Snow, che mi sembrò molto più cresciuto.

                          ***

Erano passati tre giorni dall'ultima volta che avevo visto Logan, ma quel giorno sarei dovuta andare da lui per parlare come due persone adulte. Ciò che mi preoccupava era che, appena l'avessi visto gli sarei saltata addosso e l'avrei torturato fino alla sua morte prematura.
Io e Snow avevamo imparato tutte le tattiche che mi erano venute in mente. Ethan e Brad non li avevo sentiti, ma in compenso Snow aveva imparato ad entrare dentro di me.
Era meraviglioso quando diventavo un tutt'uno con la mia tigre: i suoni erano amplificati, lo sguardo più attento, ed avrei potuto uccidere una persona a mani nude. Ecco perchè mi preoccupavo di come avrei reagito alla vista di Logan.

«Snow, dobbiamo andare.» buttai un'occhiata all'orologio sulla parete della palestra e mi voltai verso Snow. Aprii le braccia, alzai la testa e chiusi gli occhi: sentii Snow balzare addosso a me e entrare letteralmente al mio interno. Mi inginocchiai a terra per il giramento di testa, poi mi ripresi, sentendomi come rinata. «Andiamo.»

Camminavo furtiva, come un felino: in un certo senso era ciò che ero. Mi guardai intorno e riconobbi le strade ed i vicoli che mi avrebbero portato nella casa in cui avevo abitato nelle ultime settimane, più brutte della mia vita.
Bussai alla porta, sentendo Logan scendere le scale, esitare davanti alla porta ed infine aprirla. Avere Snow al mio interno mi faceva percepire cose che, anche essendo un vampiro, non saresti in grado di sentire. «Ciao Emily, entra.» lo feci senza degnarlo di uno sguardo. Andai in cucina e mi sedetti su una delle quattro sedie. Lui fece lo stesso, esitando. «Mi disp..»
Alzai una mano decisa a fermarlo: «Se mi avete fatto venire qui, solo per delle misere scuse, vi ringrazio, ma passo.»
«Sei cambiata.» affermò lui guardandomi. Aveva i capelli scompigliati e la barba ispida, non se la faceva da più di due giorni.
«Senti da che pulpito.» risi acida. Guardai la telecamera sull'angolo della stanza fissa su di me. «Funzionano sempre eh.» il ronzio elettrico era impossibile da non sentirlo, eppure Logan mi guardò con un punto interrogativo spiaccicato in fronte.
«Non sei qui solo per delle scuse.» fece una lieve smorfia, che notai subito. Sentivo le pupille degli occhi allungarsi, ma cercai di farle restare il più normali possibili. «Tu ed io domani torneremo a casa, però tu non dovrai far parola con nessuno dell'esistenza dei cacciatori o dei vampiri.»
Scoppiai in una risata fragorosa, mentre Logan mi guardava senza capire cosa stesse succedendo. «Questa è la vostra unica regola? Non l'avrei mai detto a nessuno comunque. Che stupidi.» sputai l'ultima parola furiosa.
«La tua vita tornerà come prima. Non dovrai preoccuparti di niente.»
«Davvero? Vi state contraddicendo, ragazzi.» schiocchiai le dita davanti ai suoi occhi, ma lui rimase immobile. «Non capisco la vostra mentalità, o siete stupidi o qualcosa bolle in pentola. Opto per la prima.» lo fissai cercando di captare qualche segnale. «Questo è il patto?» annuì silenzioso.
Mi alzai andando davanti a lui, le sue pupille si dilatarono senza che usassi la Belladonna.
Allungai la mano, lui si alzò e la strinse con forza. Osservandolo con odio, a denti stretti affermai: «Affare fatto.»