Capitolo 10

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Era arrivato il momento: i cancelli della mia scuola erano aperti e gruppetti di studenti parlavano e scherzavano tra di loro, inconsapevoli della mia presenza. Indossavo dei pantaloni neri e una felpa nera, un colore che rispecchiava il tornado di emozioni che ronzavano nel mio cervello e nel mio cuore.
Ancora non l'avevo visto e per questo tirai un sospiro di sollievo. Rebecca era al mio fianco, mentre mi stringeva la mia mano tremante. Aspettavamo Ethan, che sarebbe arrivato come sempre in perfetto orario.
Ma quel giorno non fu così. In silenzio e in parte deluse, entrammo a scuola: io mi diressi dalla segretaria del Preside e Rebecca in classe.
«Salve, ho firmato i documenti dopo essere tornata da un viaggio studio.» mentire non era più un problema per me. Sentivo Snow, muoversi dentro di me, facendomi quasi il solletico. Quasi.

Lei mi guardò: «Oh sì, certo, signorina Hill. Il Preside non può riceverla adesso, ma i documenti sono nella norma. Adesso deve andare nell'aula di Storia, con il Professore Ethan Badescu.»
Annuii e presi il mio nuovo orario di lezioni, che era pressoché identico all'altro.
Scesi le scale, arrivando al secondo piano; mentre percorrevo i corridoi deserti, sentii delle risate dietro l'angolo che avrei dovuto oltrepassare da lì a poco.
«Dai smettila..» diceva una voce acuta, seguita da una risatina. Quella voce l'avevo già sentita: non mi faceva ricordare niente di buono. Proprio niente. «Sciocchino.»
Pregai perché non fosse Tiffany. Pregai perché non ci fosse proprio lui. Pregai che non fossero insieme. E mentre mi avvicinavo sempre di più a quelle due voci, capii che erano proprio loro. Svoltai a destra e vederli insieme, fece ancora più male di quanto avessi mai pensato. Tiffany, mi lanciò un'occhiata da sopra la spalla, mentre continuava ad abbracciarlo. Lui, invece, mi guardò con occhi vuoti. Quegli occhi che mi avevano osservato silenziosamente per lungo tempo, ora, erano vuoti e freddi. Eppure mi fissava.
Provai un brivido dietro la schiena e mi bloccai. Mi ero imposta di procedere verso l'aula di storia, ma fu più forte di me. Lui era lì. Dopo settimane, lui era lì. Davanti a me. Tra le braccia di un'altra.
«Hai bisogno di aiuto, tesoro?» chiese Tiffany, dando un bacio sulla guancia a Brad, che, in cambio, gli diede una pacca sul didietro.
«No..» sussurrai. Costrinsi le mie gambe a muoversi verso la classe, ma rimanevano lì, incollate al suolo.
«Senti, noi abbiamo da fare, quindi sciò.» fece segno con la mano, fendendo l'aria.
«Scusate..» sussurrai, continuando a fissarlo.
Mi incamminai, con passo tremante verso l'aula. Stavo per bussare, quando la sua voce mi fermò:«Aspetta.» mi voltai verso di lui. Si stava avvicinando sempre di più e quasi iniziai a piangere, quando arrivò davanti a me. «Tutto ciò che è successo tra me e te, è storia passata, okay? Cancella tutto. Tu oramai sei morta.» si avvicinò sempre di più e prese la mia mascella nella sua mano. Non mi toccava da tanto tempo e quasi svenni. Poi, continuando a tenermi la mascella, iniziò a stringere sempre di più, causandomi un forte dolore: se avessi potuto avrei certamente urlato. «Ma sappi una cosa: io non dimentico ciò che mi hanno fatto per colpa tua, quindi guardati le spalle, piccola Dracula.»
Mentre mi minacciava intravidi un luccichio dentro i suoi occhi: odio. L'odio che provava nei miei confronti.

Vampire's Destiny IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora